Davide Cimolai, rifornimento, Giro d'Italia 2020

Pasta di mandorle e basta caffè: “Cimo” mangia così

21.11.2020
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Davide Cimolai, “Cimo” per gli amici, è una di quelle persone fortunate che non ingrassano. E la cosa, in certi giorni di tensioni invernali con la bilancia, ad alcuni suoi colleghi può dare molto fastidio. In assoluto, tuttavia, avendo a che fare con un atleta professionista questa caratteristica è davvero un ottimo punto di partenza per farci spiegare come mangi nella settimana tipo di allenamento, dopo averci raccontato come si alleni.

Il regime alimentare di un professionista diventa agevole se l’atleta matura la convinzione che anche la disciplina a tavola rientri nella sua preparazione. Ricordate gli anni di Ullrich che d’inverno prendeva 12 chili e poi passava i primi 5 mesi dell’anno allenandosi con una sola mela in tasca?

Davide Cimolai, caffè
Basta caffè a casa, per Cimo solo a metà allenamento e alle corse
Davide Cimolai, caffè
Stop caffè a casa: solo in bici e alle corse
A che ora ti svegli?

Alle 7-7,30 al massimo. Non mi va di dormire troppo, la mattina sono più attivo e voglio approfittarne.

Subito colazione oppure stretching?

Subito colazione. Avena. Cereali. Una banana. Anche frutta secca. Tutto in una ciotola. Faccio così da quattro anni a questa parte. Ovviamente metto anche latte di avena.

E un caffè?

Il caffè mi piace, ho la macchina professionale, ma lo bevo soltanto in gara. Ne prendevo troppo e mi sono disintossicato. La mattina mi alzavo e mandavo giù una moka da tre, sennò la giornata non iniziava. Non era troppo salutare, per cui ho detto: okay, basta! La macchina espresso la tengo per gli ospiti. Faccio colazione, aspetto un’ora in cui sistemo casa e poi parto.

Cosa porti da mangiare durante la distanza?

Negli ultimi anni ho eliminato le barrette. Prendo con me fichi secchi, datteri o la pasta di mandorle buonissima che fa la mia ragazza. Nelle borracce, sempre due, metto maltodestrine. Quelle che passa la squadra. Comunque non parto mai senza rifornimento, perché la crisi di fame in allenamento è il peggio che possa succedere.

Davide Cimolai, borraccia, Giro d'Italia 2020
In allenamento come spesso in gara, due borracce con maltodestrine
Davide Cimolai, borraccia, Giro d'Italia 2020
In allenamento, borracce con maltodestrine
Quando torni a casa cosa prevede il pranzo?

Sono un tradizionalista: il piatto di pasta non me lo toglie nessuno. Recuperiamo i carboidrati. Poi dipende da orario e lavoro svolto. Se ho fatto due ore, parliamo di 120-130 grammi di pasta. Se ho fatto distanza o lavori pesanti, arriviamo a 2 etti.

Condita come?

Mi piacerebbe un bel sugo, ma faccio da solo perché la mia ragazza lavora e non ho mai voglia di perdere tempo. Per cui bianca o col pomodoro. Accompagnata da un piatto freddo, che sia salmone o bresaola.

Di pomeriggio?

Qualche visita in attesa della cena. Prima, anche se adesso non si può, ci scappa magari una birra all’ora dell’aperitivo. Una volta ero molto più integralista, adesso ho capito che una birretta rallegra l’animo e non fa male.

Pasta di mandorle
La pasta di mandorle fatta in casa da Alessia è il rifornimento preferito da Cimo
Pasta di mandorle
Il rifornimento? Pasta di mandorle
E per cena?

Anche qui dipende dall’allenamento. Diciamo che la base sono secondo e contorno di verdure. Se ho lavorato tanto, ci scappa anche un primo. A tavola solo acqua. Ma può capitare anche il giorno della cena fuori con la mia compagna, quando ancora si poteva.

Davvero non ingrassi?

Vero. Ma è anche vero che a fine stagione faccio un mese di fermo assoluto, perdo massa muscolare, per cui alla fine è qualcosa che si compensa. Comunque le mie abitudini alimentari mi permettono di vivere l’inverno serenamente. E alle 23 al massimo si va a letto. La tivù non ci piace poi tanto.