Merida ha presentato la sua bici gravel da gara: la Mission. Pur considerando alcuni moderni canoni di sviluppo, fondamentali per il gravel racing di oggi – ad esempio l’aerodinamica ed il passaggio gomme abbondante – la nuova Mission non snatura per nulla il design tipico delle bici Merida.
Sloping leggero, non eccessivamente marcato. Tubazione dello sterzo con disegno oversize nella sezione superiore ed un reggisella rotondo con diametro da 27,2 millimetri, sempre comodo e funzionale. Vediamo la nuova bici nel dettaglio.


A metà tra la Silex e la Scultura Endurance
Al primo impatto visivo una sorta di accostamento è lampante, così come il DNA Merida. La Mission si posiziona a metà strada tra la Scultura Endurance e la gravel Silex (con la Silex, Mohoric ha vinto il mondiale gravel di Pieve di Soligo nel 2023). Entrando nelle specifiche tecniche della nuova Mission, questa adotta un telaio completamente in carbonio CF4 II, con passaggi pneumatici garantiti fino a 40 millimetri di larghezza. E’ stato inserito e perfettamente integrato il G.U.T (acronimo di Gear Useful Things), un vano porta oggetti posizionato nel profilato obliquo, che collima con le due asole superiori all’orizzontale, specifiche per una piccola bag.
La zona dello sterzo è stata disegnata in modo da configurarsi al meglio con il manubrio integrato Merida SL GR1P, il medesimo che si trova anche sulla gamma di bici road performance. La versione del cockpit GR però, adotta una svasatura più accentuata.






Geometrie aggressive
Non è solo questione di quote geometriche, perché i numeri devono collimare con una ricerca aerodinamica funzionale. Lo stack è ridotto rispetto alla Silex ed anche rispetto alla Scultura Endurance: significa avere a disposizione una bici che porta ad avere una posizione aggressiva e ribassata in avanti. Il reach, ovvero la linea orizzontale è piuttosto equilibrata, taglia dopo taglia, comunque configurando una bici compatta.
Traducendo, si è puntato ad avere, proprio attraverso le geometrie, una bici agile e guidabile. Qui si aggiunge anche una scatola del movimento centrale ribassata, ma con un fodero catena dritto (senza gomito). Il carro posteriore è corto, con i suoi 419 millimetri, un valore parecchio contenuto se contestualizzato al mondo gravel.






Tre allestimenti e prezzi accattivanti
Gli allestimenti Merida Mission presenti in catalogo sono tre: 9000, 7000 e 4000, rispettivamente a 5.790, 4.990 e 2.290 euro di listino. La Mission 9000 è una bici gravel race anche per quanto concerne la componentistica, con le ruote Zipp 303s XPLR e la trasmissione Sram Force XPLR 1×13 con power meter Quarq. La versione 7000 porta in dote il pacchetto Shimano GRX Di2 2×12 (per gli amanti della doppia corona) e le ruote Reynolds ATR. Infine la Mission 4000, con il GRX 2×10 meccanico e sempre Shimano per le ruote con cerchi in alluminio. Le taglie disponibili sono quattro in totale, xs e small, media e large.