Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'

Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro’

27.10.2025
4 min
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CALDARO – Per la prima volta entriamo ufficialmente in contatto con le ruote Partington. Un brand australiano di nicchia che ha l’obiettivo di sviluppare e costruire le migliori ruote al mondo in ambito bici (crediamo che diversi marchi di questa categoria abbiano la medesima ambizione). Le ruote sono state utilizzate anche in ambito WorldTour con ottimi risultati e riscontri eccellenti da parte di corridori non supportati tecnicamente da Partington (che non sponsorizza nessun team e nessun atleta). E ci è stato chiesto di non veicolare alcuna immagine.

La produzione attuale non va oltre le 600 paia ed ogni componente è fatto in casa (Australia), in modo da avere sotto stretto controllo ogni passaggio della catena produttiva. Entriamo nel dettaglio delle ruote Partington.

Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
Fusto tutto in carbonio per anteriore e posteriore
Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
Fusto tutto in carbonio per anteriore e posteriore

Partington, due versioni in catalogo

Si parla di una nicchia e di un’azienda piuttosto giovane. La conferma arriva anche da una produzione e disponibilità ridotte e da un catalogo che (ad oggi) vede due versioni disponibili. Le 31/31 (numeri che si riferiscono anche all’altezza del cerchio) da un chilogrammo di peso e le 39/44, dichiarate a 1.160 grammi. Entrambi i modelli portano in dote cerchi e raggi completamente in carbonio. Fino a qui nulla di strano, nulla di eccezionale che non si possa trovare anche in altre ruote facenti parte di questo segmento. Quando si entra nel dettaglio dei raggi e nella meccanica dei mozzi allora la curiosità si accende.

A prescindere, i due modelli hanno un canale interno da 21 millimetri di larghezza. Il cerchio è tubeless ready e prevede l’ingaggio hook (non è hookless). Non è previsto il nastro tubeless, ma la parte del canale interno è protetta ermeticamente (volendo fare un accostamento, come le Fulcrum, Campagnolo e come le ultime Mavic, come ad esempio le ultime Lightweight).

Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
Il mozzo è minimale nel disegno e si nota la curvatura dei raggi
Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
Il mozzo è minimale nel disegno e si nota la curvatura dei raggi

Dieci raggi per ruota

Come accennato in precedenza, quando si entra nel dettaglio costruttivo dei raggi e nella meccanica dei mozzi, le Partington mostrano qualcosa di interessante che vale la pena argomentare. Tecnicamente i raggi sono 10 per ruota, perché ogni raggio è un pezzo unico che si avvolge ad U sulla flangia del mozzo e prosegue verso un altro punto del cerchio. Non sono perpendicolari, ma sono curvati e nel punto di innesto al cerchio adottano anche una sorta di asimmetria.

La soluzione è voluta per creare un bilanciamento ottimale della ruota e per limitare eventuali interventi sui raggi in carbonio che prevedono una bussola interna al cerchio (crediamo, di non facile accesso e che deve essere gestita da mani esperte). I mozzi sono in carbonio ed alluminio. Di fatto i raggi sono 20, contando i singoli innesti al cerchio.

Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
La meccanica interna è uno strumento di precisione
Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
La meccanica interna è uno strumento di precisione

I cuscinetti flottanti

Non possiamo parlare di un test vero e proprio. Meno di 2 ore di utilizzo non sono da considerare una prova con sufficienti argomenti da snocciolare. Però la scorrevolezza e la capacità di mantenere la velocità sono fattori che ci hanno colpito (abbiamo usate le 31/31). Buona parte di questa scorrevolezza arriva dalla meccanica dei mozzi che adotta cuscinetti flottanti. Sono completamente (o quasi) liberi da frizioni interne, da pressioni che arrivano dall’esterno del mozzo, liberi da carichi che si generano in modo indesiderato e non programmato.

L’architettura non è un sistema cono/sfera, ma è “una sorta di cuscinetto sigillato” che non ingloba le sfere. Le lascia libere di girare nella calotta (che diventa anche la sede naturale). Il meccanismo delle ruota libera posteriore si basa su due ruote dentate contrapposte ed è piuttosto complicato. Quella più interna al mozzo si movimenta grazie a 6 piccole molle. Queste mostrano una spinta verso l’esterno, comprimendo la ruota dentata verso l’opposta che funge “quasi” da cremagliera. Il corpetto della ruota libera è ingaggiato a pressione, facile da rimuovere e pulire, ma è necessario porre attenzione proprio alle sei piccolissime molle.

Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
Struttura ermetica che non prevede nastro tubeless in plastica
Ruote Partington, costose, usate (non ufficialmente) anche dai pro'
Struttura ermetica che non prevede nastro tubeless in plastica

La nostra opinione

Una considerazione prende forma anche tenendo presente il prezzo di listino. Il prezzo di listino di tutte le ruote Partington presenti sul sito è di 7500 euro. E’ una cifra molto importante, sicuramente non per tutti e che posiziona le ruote Partington ad un livello di desiderio (e poco oltre) accessibile a pochi.

Dal punto di vista estetico le ruote sono oggettivamente belle, tanto minimali, ma al tempo stesso con un design pieno, nonostante i profili non troppo elevati. Per quanto concerne la resa su strada e la gestione delle varie parti delle ruote, forniremo dei feedback diretti e maggiormente approfonditi solo nel momento in cui avremo modo di provarle nei modi e tempi adeguati.

Partington