Coppa Agostoni 2025, Adam Yates, UAE Team Emirates

Yates fa 90 e giura fedeltà alla UAE: «Ognuno ha il suo spazio»

05.10.2025
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LISSONE – Mentre Tadej Pogacar disegnava il suo ennesimo capolavoro è stato Adam Yates a mettere il sigillo con la novantesima vittoria stagionale per il UAE Team Emirates – XRG con la vittoria alla Coppa Agostoni. Sui Colli Briantei il britannico ha fatto valere le sue qualità da scalatore, attaccando e imponendo un ritmo elevato sulle salite di un circuito impegnativo da ripetere quattro volte. L’unico a resistere all’andatura di Adam Yates è stato lo spagnolo Carlos Canal, ci ha pensato però la sfortuna a mettere fuorigioco il corridore del Team Movistar. Al traguardo i due si scambiano una stretta di mano, con lo sconfitto che pregustava la prima vittoria da professionista e invece si è trovato con l’amaro in bocca.  

«E’ stata una gara davvero difficile – racconta il vincitore di oggi, che per ripararsi dal vento freddo si è messo un cappello di lana – all’inizio c’erano tre dei nostri compagni di squadra in fuga, sapevamo sarebbe stata difficile da controllare visto il percorso nervoso. Una volta che la corsa si è accesa mi sono mosso e ho trovato l’azione giusta per vincere».

Podio Agostoni 2025: Adam Yates, Carlos Canal Blanco, Simone Velasco
Ecco il podio della Coppa Agostoni 2025: con Adam Yates che precede Carlos Canal Blanco e Simone Velasco
Podio Agostoni 2025: Adam Yates, Carlos Canal Blanco, Simone Velasco
Ecco il podio della Coppa Agostoni 2025: con Adam Yates che precede Carlos Canal Blanco e Simone Velasco

La seconda in stagione

Nonostante le novanta vittorie in stagione del UAE Team Emirates quella di oggi è solamente la seconda per Adam Yates, il primo successo è arrivato con la classifica generale del Tour of Oman. Un passo indietro rispetto agli scorsi anni dove il britannico ha raccolto qualcosa in più. 

«Questa stagione – continua Yates – è stata piuttosto difficile. Perché durante gli allenamenti mi sentivo bene e ogni volta miglioravo i valori, ma una volta in corsa non riuscivo a raccogliere quanto seminato. La squadra è andata benissimo, però è bello tornare a vincere di nuovo. Devo ammettere di avere avuto anche una buona dose di fortuna, perché Canal è molto veloce in volata e la foratura lo ha messo fuori dai giochi. Mi spiace per lui, naturalmente».

Si alza l’asticella

Nel parlare delle difficoltà di quest’anno Adam Yates torna su un tema che spesso abbiamo affrontato, il livello è sempre più alto. I valori migliorano ma a volte non bastano per riuscire a vincere.

«Ieri al Giro dell’Emilia – analizza Yates – ho fatto registrare numeri davvero ottimi, tuttavia c’erano davanti a me altri dieci corridori che andavano più forte. Ogni stagione la qualità di tutto il gruppo aumenta, questa cosa vale anche per me. E’ difficile rimanere sempre ai massimi livelli».

«Vero, la squadra ha vinto tanto quest’anno e tutti noi siamo molto motivati e vogliamo continuare a raccogliere successi. Però è normale, perché quando un corridore è in forma, ed è così motivato, vuole provare a vincere sempre. Tuttavia il team non ci mette sotto pressione per questo, sanno quanto è difficile vincere e ci godiamo il momento». 

Competizione anche in casa

Juan Ayuso lascerà il UAE Team Emirates, è il primo atleta che esce dallo squadrone emiratino per cercare più spazio. Nel corso degli anni la forza economica messa in campo dalla UAE Emirates ha portato molti campioni a sposare il progetto emiratino. Non è sempre facile trovare spazio per emergere, il dominio di Pogacar ha chiuso ancora di più le porte. 

«Personalmente non ho mai pensato di cambiare squadra – dice con gli occhi quasi spalancati – ho un contratto ancora per tre anni (l’esempio di Ayuso ha dimostrato che il valore dei contratti arriva fino a un certo punto, ndr). Sono contento di correre in questo team, ci sono dei grandi campioni e conosco il mio ruolo che è quello di lavorare per i capitani. E’ come dicevo prima, se sei motivato e ben allenato hai il tuo spazio per emergere. Ad esempio dopo le corse in Canada non avrei dovuto fare molte altre gare, sono stato io stesso a dire al team che mi sentivo bene e che avrei potuto fare ancora qualcosa, come si è visto oggi».