Michelin Pro5 tubeless ready, super scorrevole e immediato

23.05.2025
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Abbiamo provato il nuovo tubeless ready Michelin Pro5, ovvero l’ultima evoluzione del tubeless più versatile dell’azienda francese. Rispetto alla versione precedente è migliorato (è cambiato completamente) nelle differenti sfaccettature tecniche.

E’ più scorrevole e veloce, lo si percepisce fin dalle prime pedalate. E’ più comodo, un comfort che arriva principalmente dalla capacità di adattarsi alle differenti tipologie di asfalto.

Il test completo del tubeless ready Michelin Pro5
Il test completo del tubeless ready Michelin Pro5

I punti chiave del nuovo Michelin Pro5

Adotta la mescola Michelin Gum-X, opportunamente riprogettata per adeguarsi al meglio ed essere ancora più efficace nel contesto tubeless ready road. Ha una carcassa da 3×120 Tpi, una sorta di scheletro con 3 strati diversi e 120 fili di nylon per pollice quadrato.

Michelin Pro5 è pieghevole. Risponde perfettamente alle nuove richieste dello standard ETRTO in merito alla compatibilità con cerchi hook e hookless (fattore dimostrato anche dal design squadrato del tallone, che si ancora perfettamente sui cerchi senza uncino). Sono cinque le larghezze disponibili: 28 e 30, 32 e 35 millimetri. Il prezzo di listino è di 64 euro, a nostro parere ottimo.

Pneumatico tubeless tanto veloce

Fin dai primi chilometri emerge un carattere brioso, diretto e perentorio nelle risposte. A tratti sembra un tubeless ready da crono montato con la camera d’aria in TPU. E’ un lato della performance non comune nella categoria dei tubeless ready sviluppati per il mondo road/training che, a nostro parere, contestualizza il nuovo Michelin Pro5 in un segmento racing dove però è necessario avere uno pneumatico robusto.

Competizione, ma anche endurance e questo secondo aspetto è da interpretare come longevità tecnica dello pneumatico. Pro5 tubeless ready fa parte del segmento Competition Line di Michelin (non un dettaglio).

Pressioni di esercizio da gestire

L’estrema reattività di questo tubeless comporta anche una gestione oculata delle pressioni di esercizio, il tutto per sfruttare le caratteristiche tecniche del binomio pneumatico/ruota. Non solo, perché il Pro5 ha una struttura compatta, sostenuta e robusta e necessita di un range ottimale di pressioni per dare modo alla stessa gomma di lavorare in maniera corretta.

Un esempio: siamo partiti da pressioni di 5,2 e 5,5, rispettivamente per anteriore e posteriore, trovando in 4,6 e 5 bar il setting ottimale (il nostro peso è di 66 chilogrammi e lo stile di guida è aggressivo), nell’ottica di sfruttare una buona scorrevolezza abbinata ad un buon grado di comfort. Queste pressioni ci hanno permesso di avere a disposizione un tubeless molto preciso anche in curva e su asfalti con consistenza differente. Il range consigliato da Michelin, considerando il nostro peso corporeo ed il canale da 21 millimetri, è 4,4/4,6 atmosfere.

In conclusione

Michelin torna a proporre un tubeless ready completo, prestazionale sotto diversi punti di vista e per differenti tipologie di utenza/interpretazione. Ad un eccellente blend di caratteristiche tecniche (nell’ottica della performance) viene abbinata una durata non secondaria dello pneumatico. E poi non costa una follia, il che permette di sfruttare un tubeless vantaggioso anche per il rapporto qualità/prezzo/longevità.

Michelin Pro5 è molto più che un tubeless da allenamento, è uno pneumatico che si spinge ad uno step successivo, in termini di resa tecnica, affidabilità e piena sfruttabilità del prodotto.

Michelin