La chiusura del settore giovanile da parte della SC Padovani a favore della formazione continental aveva portato tanti ragazzi a trovarsi senza squadra di punto in bianco. Una situazione che ha aperto il cuore e le porte della Campana Imballaggi e di Alessandro Coden. Infatti dopo un colloquio con sponsor e collaboratori è nata la formazione allievi della Campana Imballaggi. La figura di riferimento sarà Massimo Finamoni, diesse della categoria alla Padovani e anche lui migrato ciclisticamente in Trentino dopo la chiusura della squadra (in apertura Stefano Colombo/ Cyclingshoots).
«Sono appena arrivato in ufficio – racconta Finamoni – oggi (ieri per chi legge, ndr) piove e i ragazzi non si allenano, ho un cuore anche io (dice con una risata, ndr). Gli impegni non mancano comunque, visto che devo portare le bici dal meccanico».
Il richiamo dei ragazzi
Finamoni ha legato la sua passione del ciclismo alle categorie giovanili. Appena parla ci fa subito capire che avere a che fare con la crescita personale e atletica di questi ragazzi gli dà un qualcosa di unico.
«Prima di allenare gli allievi – spiega ancora Finamoni – ero con gli esordienti e nel mio percorso sono passato anche dalla categoria juniores. Però la dimensione che più mi piace e mi realizza a livello personale è quella degli esordienti e degli allievi. Mi sento di essere un educatore ciclistico e questo mi dà tanta voglia di lavorare e mettermi a disposizione. Capisco l’importanza delle mia figura nella crescita e nella maturazione dei ragazzi».
La chiusura della Padovani è stata una doccia fredda?
Per un certo verso sì, ma d’altra parte la squadra era stata scottata dalla scelta di alcuni ragazzi che avevano deciso di cambiare maglia di punto in bianco. Dopo tante delusioni e complice l’interesse di alcuni sponsor, hanno deciso di creare definitivamente il progetto continental.
Come hanno preso la scelta i ragazzi?
Alcuni non sapevano dove sbattere la testa considerando che erano alla Padovani da sempre. Ci sono state delle reazioni di rabbia cieca alla base delle quali ho capito ci fosse della frustrazione. Io dico sempre che i pensieri dei ragazzi sono come l’olio, vengono sempre a galla. Per fortuna si è trovata una soluzione.
Così hai preso i ragazzi e siete andati alla Campana…
Avrei potuto anche continuare a lavorare in Padovani, mi avevano offerto di rimanere e far parte dello staff della continental. Mi sono trovato un po’ tra l’incudine e il martello con sei ragazzi che sarebbero diventati allievi di secondo anno senza squadra. Nel cercare una sistemazione ho parlato con Alessandro Coden che mi ha detto di essere disposto a prenderli tutti.
E sei andato anche tu.
Ci ho pensato un attimo, in realtà quasi nulla, e sono entrato nella Campana Imballaggi. Volevo restare con i giovani, sono consapevole che questo è il mio posto. Ho ringraziato Galdino Peruzzo, il presidente, e i Vice-Presidenti Alberto Ongarato e Martino Scarso per l’offerta ma ho seguito il cuore. Voglio insegnare ciclismo, quando entri in squadre grandi non lo puoi fare, ma è giusto che sia così.
Insegnare ciclismo agli allievi cosa vuol dire?
Fargli vedere e spiegargli come si mangia, ci si allena oppure come si approccia una gara. I giovani si affidano totalmente alla figura di riferimento e questo crea un legame molto bello. Adesso che fa freddo mi chiedono se devono indossare i guanti, o quale giacca. Se passi in una realtà continental il corridore sa cosa deve fare, è giusto che sia così. E poi c’è un altro aspetto.
Quale?
Mio figlio, che era in Padovani con me, ha 18 anni. Questa scelta di venire alla Campana l’ho fatta anche per lui. In questo modo riesco a insegnarli cosa vuol dire gestire una squadra e quali sono gli aspetti importanti da curare. Coden e tutti gli sponsor della Campana Imballaggi mi hanno messo nelle mani una tavola vuota sulla quale disegnare. Inoltre tratta tutti i suoi atleti allo stesso modo: dagli allievi alla squadra under 23/elite.
Avrete una squadra di otto ragazzi ci ha anticipato Coden…
E sarebbero potuti essere molti di più. Abbiamo ricevuto una ventina di richieste, la maggior parte delle quali non è stato possibile accettare.
Quando iniziate la stagione?
Il 22 marzo, manca meno di un mese. Siamo carichi.