Assioma è diventato un simbolo ed un punto di riferimento per tutti quelli che vogliono un power meter. Lo è per chi utilizza costantemente un misuratore per il training specifico, lo è per quei ciclisti che entrano nella categoria dei misuratori di potenza sfruttando l’elettronica anche per la categoria off-road. Assioma di Favero Electronics è uno strumento tutto italiano.
Assioma Pro MX è il misuratore di potenza specifico per la mtb ed il gravel. L’off-road, una categoria che aveva necessità di uno strumento affidabile e preciso per la misurazione della potenza, che trova in Pro MX una base di lavoro eccellente. Entriamo nel dettaglio
Pro MX, semplice, intuitivo e preciso
Un misuratore di potenza integrato nei pedali, come nel caso di Pro MX, porta dei vantaggi non secondari. Il primo è legato al fatto di poter spostare gli stessi pedali da una bici ad un’altra, dalla mtb alla gravel e anche sulla bici da ciclocross. La compatibilità è universale e l’unica operazione necessaria è legata alla calibrazione (tramite la app Favero Assioma) del sistema dopo l’avvenuto montaggio. Per ingaggiare il pedale alla pedivella è sufficiente una chiave inglese da 15. Da sottolineare che i Pro MX hanno una calibrazione di fabbrica. Cosa significa? Non è necessario calibrare il misuratore di potenza ad ogni uscita, un bel vantaggio, sinonimo anche di ripetibilità dei dati.
Oltre ad una costruzione ad hoc, mirata a proteggere la tecnologia della rilevazione, che influisce anche sulla longevità di Assioma, il misuratore Pro MX è dotato di sistema IAV Power System (acronimo di Istant Angular Velocity). E’ una sorta di protocollo interno al pedale che va a calmierare tutte quelle irregolarità della pedalata (utile anche nel caso di utilizzo di corone ovali) tipiche e del tutto normali quando si pedala in particolare nel contesto off-road (e anche su strada).
Il wattaggio non è stimato
La rilevazione non è stimata. Se la potenza è il risultato della forza moltiplicata per la velocità, una lettura costante e precisa delle due variabili è fondamentale ai fini della precisione del dato finale. La forza e la sua variazione durante il gesto atletico sono misurate con la deformazione degli estensimetri (completamente integrati all’interno del perno). Il giroscopio invece ha il compito di leggere la velocità angolare istantanea e dunque reale (comprese le sue variazioni). Considerando che buona parte dei power meter presenti sul mercato basano la rilevazione sulla velocità angolare media, l’Assioma Pro MX è un chiaro passo avanti in fatto di precisione e ripetibilità dei numeri. Ripetibilità, una sorta di parole d’ordine per nulla scontata, ma necessaria quando il training diventa specifico.
Assioma Pro MX è dotato di protocollo Buletooth per il collegamento allo smartphone e di conseguenza alla app dedicata. Utilizza la trasmissione dati via Ant+ per collegarsi al device (Garmin, Wahoo, Hammerhead, Bryton e altri).
Elettronica e tecnologia, tutto nel perno
Il perno del pedale è il cuore ed il cervello, tutto è nascosto al suo interno. Al momento del lancio ufficiale di Assioma Pro MX, ci aveva colpito l’affermazione di Erika Martinazzo di Favero Electronics.
«Per la famiglia Assioma si può parlare di tecnologia avanzata applicata a un pedale per la bici».
Le parti elettroniche e la batteria sono racchiuse all’interno del perno. Inoltre la batteria ha una posizione dedicata che permette di essere ricaricata senza porte esterne, più delicate e soggette ad un degrado maggiore. Nei termini di longevità e affidabilità della rilevazione la batteria integrata offre dei vantaggi non secondari. Per la ricarica sono presenti i due punti di contatto con i pin specifici per la ricarica, una questione di affidabilità e durata, ma anche di salvaguardia dell’intero sistema.
Due versioni (più una)
Le versioni sono due, Pro MX-2 ovvero quella con il misuratore di potenza su entrambi i pedali (quella provata da noi) e Assioma Pro MX-1 con il power meter integrato solo nel pedale sinistro (opposto alla corona). E’ disponibile anche un upgrade che permette di trasformare MX-1 in MX-2. I prezzi di listino sono rispettivamente di 749, 449 euro e 430 euro per il kit di upgrade. C’è la compatibilità con le tacchette SPD, non un semplice dettaglio.
Tante ore di utilizzo
Risulta difficle quantificare le ore di utilizzo dei nostri Assioma Pro MX-2. Fango e detriti, polvere e pioggia (tanta), ma anche numerosi lavaggi. La bontà costruttiva e l’impiego di materiali di primissima qualità (e di uno strumento sviluppato per durare nel tempo) è confermata anche da questi dettagli che sono tutt’altro che piccoli. L’80% del tempo i pedali (e power meter) sono stati utilizzati nei contesti gravel, il restante 20% in ambito ciclocross.
Ottima l’autonomia della batteria (rilevata oltre le 60 ore per ogni singola ricarica) che non si è modificata con il passare dei mesi e non ha subito nessun calo di performance anche in ambiente con elevata percentuale di umidità. Eccellente l’ermeticità di tutto il perno passante (cuscinetti inclusi), facile da smontare e da controllare per l’eventuale lubrificazione.
Elettronica e sterrato, si può fare
Se pur accessibile sotto molti punti di vista, non in ultimo quello economico, l’Assioma Pro MX è dotato di un’elettronica eccellente, adatta anche all’ambiente del fango e della polvere. E’ uno strumento di precisione, di allenamento e dedicato a tutti quelli che vogliono monitorare il training specifico.
Attraverso alcune funzioni però, è possibile aumentare la qualità del training e valutare (insieme ad una persona esperta in biomeccanica e dinamica della pedalata) la posizione in bici e come performa il nostro corpo con quel setting. Significa che con le apposite funzioni, configurabili anche sul device, è possibile vedere (in tempo reale oppure nel post allenamento) il bilanciamento tra la gamba destra e quella sinistra, la posizione del ciclista sulla bici (funzione rider position) e tenere sotto controllo la power phase. Quest’ultima in particolare ci aiuta a valutare le percentuali tra la spinta e la trazione, permettendoci così di appianare alcune lacune e migliorare al tempo stesso la gestione della forza durante la pedalata (o magari monitorare le eventuali fasi di recupero dopo uno stop forzato).
Attraverso alcune schermate dedicate del Garmin (ma anche tramite la app Favero Assioma), è possibile utilizzare anche la funzione PCO (platform center offset), una novità molto utile anche ai fini del corretto posizionamento della tacchetta. Se la PP (power phase) ci permette di analizzare le fasi di trazione e spinta della gamba, la PCO identifica la distribuzione della forza sulla battuta del pedale. Non stiamo argomentando dei marginal gains, ma dei vantaggi offerti dall’elettronica (quella buona) utilizzabile facilmente nel ciclismo moderno.