Eccoci alla settimana della Milano-Sanremo, una delle più attese di tutto l’anno. Si corre sabato e la febbre sale. Come la vivono gli atleti? Come si gestiscono tra Parigi-Nizza o Tirreno-Adriatico e la Classicissima appunto? Lo abbiamo chiesto a Christian Scaroni.
Il corridore dell’Astana-Qazaqstan lo abbiamo intercettato quando era di ritorno proprio dal sopralluogo della Sanremo.
«Avendo finito la Parigi-Nizza appena al di là del confine con l’Italia, abbiamo deciso di ottimizzare i tempi e fare la ricognizione del finale già lunedì. La sera stessa della corsa ho lasciato Nizza con il meccanico che mi ha portato a Laigueglia, dove c’era Mario Manzoni. Ieri abbiamo fatto questa prova del percorso».
Quindi Christian, ieri (lunedì) cosa hai fatto?
Ho fatto gli ultimi 50 chilometri della Sanremo. Da prima della Cipressa al Poggio e l’ho ripetuto due volte. Queste salite non le ho fatte a spasso, ma venendo da otto giorni di corsa, la gamba non era proprio super! Però il secondo Poggio l’ho fatto abbastanza “allegro”. Poi sono tornato in hotel: doccia e ritorno con Manzoni verso casa in Lombardia.
Questa ricognizione serve solo per le salite o anche per le discese?
Anche per le discese, eccome… In quella del Poggio però non ho potuto tirare più di tanto perché il fondo era bagnato e il traffico era aperto. Ma il vero problema non erano tanto le auto, quanto le vie laterali che si infilano tra i muri e non lasciano spazi di manovra. A casa, tra quello che ho visto e Veloviewer continuerò a studiare. Anche perché per me sarà la prima Sanremo.
E siamo a martedì, cosa prevedeva oggi il menù?
Un po’ come ho detto prima, la Parigi-Nizza si fa sentire, così ho fatto un oretta e mezza, quasi due, di scarico. Recuperare è molto importante dopo otto tappe corse in quel modo.
Mercoledì?
Devo fare quasi 5 ore, con un po’ di lavori di velocizzazione, cioè dietro motore e delle accelerazioni da 30”. Poi questo allenamento, l’unico vero della settimana, dipenderà molto anche dalle mie sensazioni. Qualora dovessi essere troppo stanco, non insisterei.
Il giorno dopo: giovedì?
Più o meno quello che ho fatto martedì, quindi un paio d’ore tranquille. A quel punto, nel pomeriggio mi sposterò a Pavia. A me piace fare le cose con calma, specie prima di corse tanto importanti. In questo modo la mattina dopo mi sveglio già in hotel, faccio colazione lì. Ed esco anche con qualche compagno. La decisione di partire prima è molto soggettiva: c’è anche chi preferisce arrivare all’ultimo e stare un giorno in più a casa. E chi, come me, partire un giorno prima.
Venerdì: alla vigilia cosa farai?
Credo un’oretta con dei “lavoretti” di attivazione (quindi lavori brevi e intensi, ndr) così da non arrivare ingolfato alla partenza… Che poi con quasi 300 chilometri di corsa, neanche è così fondamentale. Però serve, specie se si dovesse partire forte. E comunque in Francia si è fatto tanto volume e tanta intensità. I ritmi erano sempre vertiginosi. Pensate che nella tappa più dura, nella quale si pensava potesse andare arrivare la fuga, sono passate due ore perché questa partisse. Io c’ero ma poi la Ineos ha chiuso.
E sabato la tua prima Sanremo!
Eh già, la prima Sanremo, una bella emozione. Anche perché sto bene. Alla Parigi-Nizza non ho raccolto molto perché abbiamo deciso sin da subito di uscire di classifica e avere più spazio per puntare alle tappe. Ho preso tre fughe su tre, ma nessuna è arrivata. Ho provato anche a lottare per la maglia a pois, ma poi se l’è presa Remco con gli attacchi nelle ultime due tappe. Io voglio una vittoria a tutti i costi, la squadra lo sa, e per questo ho preferito uscire di classifica. Non volevo lottare per un ottavo o decimo posto nella generale, ma viste come sono andate le fughe… Però dai, le sensazioni sono buone.
Hai già anche il programma del post gara?
Rientrerò la sera stessa daSanremo e poi farò 3-4 giorni di stacco totale. E’ dall’Australia che corro e devo arrivare al Giro d’Italia. In più per fine marzo è previsto un camp in altura sul Teide.
Christian, nella nostra “settimana tipo” parliamo anche di alimentazione: come ti regolerai? Quando inizierai il famoso carico di carboidrati?
Seguirò un’alimentazione molto regolare: con parte di carboidrati e fonte proteica sia a pranzo che a cena. Io poi mangio sempre i carboidrati la sera. Magari a cena prediligo il riso alla pasta, condito con olio e parmigiano. Poi i dettagli della Sanremo, compresa l’alimentazione in gara, li vedremo giovedì sera direttamente con il nutrizionista, Luca Simoni.
Invece dopo questo sopralluogo hai qualche idea particolare sul setup della tua Wilier?
Nulla di particolare. Io mi trovo molto bene con le ruote da 60 millimetri che uso anche in salita. I rapporti sono il 54-40 e l’11-34, ma visto il percorso sto pensando anche ad un 55. Vedremo giovedì con il meccanico. Anche per questo mi piace andare prima, così faccio la sgambata provando l’assetto da gara.