A metà tra Europa e Nord Africa, un’isola dalla storia antichissima ricca di misteri. Dai Cavalieri di Malta ai templari, dai primi missionari cristiani ai conquistatori arabi: 7.000 anni di storia che si possono respirare in sella alla bici perdendosi tra le vie storiche e la natura più viva. La Eolo-Kometa è approdata sull’isola di Malta per allenarsi e fare gruppo in un training camp di squadra. Alla guida oltre allo staff tecnico c’era Valerio Agnoli, anello di congiunzione tra il ciclismo dei professionisti e la meta turistica maltese.
Un connubio che si sposa perfettamente, che ha trovato gli atleti della formazione italiana entusiasti di ogni metro pedalabile, aprendo la strada a un’opportunità proiettata a diventare bike destination davanti agli occhi dei cicloturisti di tutto il mondo.
Ci siamo fatti raccontare l’esperienza proprio dall’ex professionista, ora figura chiave per le Relazioni Estere nella Federazione di Ciclismo del Vaticano e coordinatore dei progetti tra VisitMalta e il team Eolo-Kometa.




Che impressioni hanno avuto gli atleti quando sono arrivati a Malta?
E’ stata un’impressione sicuramente più che positiva, per il semplice fatto che i ragazzi hanno potuto gustare le bellezze di Malta in un training camp proiettato sul 2024. I ragazzi hanno fatto attività di promozione e di team building. Ho creato grazie a VisitMalta, una caccia al tesoro nella città di Vittoriosa. Tramite degli iPad, i ragazzi erano divisi in gruppi per cercare i target, camminando e scoprendo la città in modo alternativo.
Un modo per fare squadra anche giù dalla bici?
Sì certo, per fortificare un po’ quello che era sia un discorso dello staff che un discorso di nuovi corridori arrivati. E’ stato un team building di fine stagione, ma anche d’inizio perché hanno avuto modo di provare nuovo abbigliamento tecnico: scarpe, caschi e altri accessori. Si sono goduti l’isola non solo in maniera lavorativa, ma anche prendendosi un po’ di relax.
Malta è anche riposo…
Nonostante fosse metà ottobre, c’erano circa 30 gradi quindi molte persone si sono fatte anche il bagno, hanno avuto modo anche un po’ di godersi in modo diverso un training camp.




Che luogo è Malta per un ciclista?
Fondamentalmente è un’isola dove si può fare ciclismo tutto l’anno. In inverno c’è un clima mite con temperature dai 15 ai 20 gradi e l’estate si sta molto bene. Malta è un paese dove il cicloturista può godere di molti percorsi e sentieri in mountain bike e in gravel. Ci sono itinerari spettacolari sulle scogliere e poi si ha la fortuna di avere tutti questi piccoli villaggi caratteristici, che sono una forte attrattiva sia turistica ma anche un riferimento per un discorso culinario.
I pro’ della Eolo-Kometa hanno apprezzato le strade di Malta?
Hanno avuto modo di uscire una giornata in bicicletta. Da ex professionista so che questo training camp aveva un’importanza maggiore per la dinamica del gruppo piuttosto che per quella dell’allenamento in sè. Hanno girato nei vari villaggi, hanno fatto la conferenza stampa a Valletta con il Ministro del Turismo e tutti i rappresentanti di VisitMalta. Hanno avuto modo anche di capire quanto sia importante l’interesse di Malta a investire nel mondo del ciclismo professionistico. Malta è una meta molto importante per il turismo. Abbiamo visto anche una delle più grandi navi al mondo, la MSC Europa. C’erano più di 6.000 persone approdate a Valletta per visitarla.


Quindi c’è tutto quello che serve a un ciclista, a un atleta per allenarsi, ma anche per eventualmente organizzare un ritiro come avete fatto voi?
Sì, diciamo che sul discorso ritiro è normale che non ci siano molte distanze che si possono coprire. Per un discorso offroad si può fare di tutto e di più. E’ un’isola che con il tempo si sta abituando ad accogliere cicloturisti che vorranno godersi una vacanza diversa dal solito, non solo mare.
Parlando con gli atleti che feedback ti hanno dato?
Hanno potuto ammirare al 101 per cento le bellezze dell’isola. Molti corritori e anche parte dello staff mi hanno chiesto per la stagione 2024 di tornare, per gustarsi la storia, la cultura e le tradizioni con più tempo a disposizione. Malta è un’isola che ha più di 365 chiese, c’è tanto da vedere…


Com’è vista la bici a Malta?
Stanno creando già diverse piste ciclabli, quindi si stanno pian piano adeguando agli standard di sicurezza stradale. Basti considerare che negli ultimi tre anni hanno stanziato più di 700 milioni di euro per rifare tutte quante le strade, questo è sinonimo di come l’isola sia propensa e rispettosa nei confronti di tutte le persone che verranno.
E le strutture?
Malta si è affacciata da due anni grazie alla sponsorship nel mondo del ciclismo professionistico. Stanno cominciando a vedere anche loro l’importanza di avere sempre più ciclisti sull’isola. L’investimento coinvolge anche la nascita di bike hotel a misura di bici.