Challenge Tires lancia l’ultimo pneumatico tubeless e compatibile hookless con la carcassa in cotone: il Criterium RS. Il suo scheletro è da 350 Tpi (fili per pollice quadrato), tantissimi, per una gomma leggera e confortevole.
C’è anche una nuova mescola, la SmartPrime, categorizzata come la più scorrevole del mercato. Il design del battistrada mette insieme una sezione centrale liscia, con dei bordi puntinati e a loro volta differenti nel disegno. Li abbiamo provati.


Challenge, gomme fatte a mano
Le coperture possono ancora fare la differenza nell’economia prestazionale della bicicletta? La risposta è sì e le gomme Challenge non solo in ambito del ciclocross. Sono costruite a mano, hanno la carcassa in cotone e quest’ultima mostra diverse peculiarità. Ognuna ha un compito ben preciso, ma nell’insieme danno forma ad uno pneumatico di altissima gamma, dalle performances al di sopra della media e non comuni alle gomme con la carcassa in nylon.
Sono tubeless ready e grazie al tallone rinforzato sono compatibili con i cerchi hookless. Due le sezioni disponibili: 25 e 27 millimetri, con un prezzo di listino di 84,90 euro.


Tanti dettagli in un sola gomma
Il Criterium RS non è solo un tubeless ready fatto a mano con la carcassa in cotone. Il Challenge Criterium RS ha il tallone rinforzato, per contrastare la grande morbidezza e pastosità che comporta la struttura in cotone. Lo strato nero di rinforzo ha anche l’obiettivo di essere un riferimento in fase di montaggio, per il perfetto allineamento dello pneumatico al cerchio.
Inoltre, per rendere impermeabile la struttura interna, la copertura ha uno strato di lattice (la parete bianca all’interno) che funge da… ombrello e da membrana, proteggendo il cotone dal liquido anti-foratura.
Tra la carcassa e il battistrada è stato inserito uno strato PPSganzo in multicomponente elastico. E’ un’aggiunta che protegge dagli agenti esterni. E’ flessibile e si adatta alle forme della gomma; influisce in minima parte sul valore alla bilancia della copertura.
Infine la mescola SmartPrime, pastosa e compatta al tempo stesso. E’ elastica al tatto, tanto che le unghie sembrano affondare quando si applica una pressione minima. Eppure ha una scorrevolezza da primato, aspetto della performance che trova conferme una volta che lo pneumatico è portato in strada. Il design del battistrada è differenziato tra la parte centrale ed i bordi.






Le nostre considerazioni
Utilizzando un paragone motociclistico, la Challenge Criterium RS è “una gomma da tempo”, lo è per la qualità del grip e per l’affidabilità che mostra, ma per fortuna non lo è in fatto di longevità. Questo pneumatico, pur essendo parecchio morbido, elastico e pastoso, quasi malleabile, dimostra anche delle buone doti di resistenza ai chilometri, ma comunque non è un prodotto sviluppato per l’utilizzo in allenamento.
La sua caratteristica principale è la capacità di smorzare le imperfezioni dell’asfalto e la sua morbidezza, peculiarità non comuni, ma che non devono trarre in inganno quando si gonfiano le gomme. Rispetto ad uno pneumatico “sintetico” e a parità di ruota, il Challenge va gonfiato ai medesimi Psi (magari con un range di 0,5 +/-). Deve essere l’utilizzatore in grado di sfruttare le doti elastiche della carcassa in fibra naturale.
Al centro, dove c’è il battistrada slick, è più compatto e sostenuto, mentre ai lati sembra lavorare costantemente quando si è in piega. Lavora e si adatta, invita a spingere verso la corda e in un certo senso a tenere una traiettoria tesa e veloce nel modo più naturale possibile.
Il Challenge Criterium RS, noi abbiamo provato la sezione da 27 millimetri e lo abbiamo utilizzato su ruote dal profilo medio con il canale interno da 21, è uno pneumatico che richiede un po’ di pazienza nelle fasi di montaggio e tallonatura. Ha bisogno di essere gonfiato e sgonfiato con più passaggi consecutivi, in modo che il tallone aderisca in modo “perfetto” al cerchio, hookless oppure standard. Al pari di questo è necessario usare il lattice in modo adeguato e far si che quest’ultimo abbia il tempo di spalmarsi lungo tutta la parete interna. Possono essere necessarie anche oltre 24 ore per far sì che lo pneumatico mantenga la pressione desiderata/adeguata.
Si possono usare con la camera d’aria? Certamente, uno dei vantaggi di uno pneumatico tubeless ready è anche quello di sfruttare al meglio il prodotto con la camera e senza tribolare in modo eccessivo (rispetto ad un tubeless tradizionale).


In conclusione
Challenge Criterium RS è uno pneumatico da competizione ed è dedicato agli amanti del tubeless pastoso e morbido, accostabile ai tubolari di cotone di alta gamma. Per chi è abituato a questa tipologia di prodotti, al loro comportamento e alla versatilità che dimostrano, è difficile trovare di meglio.
Per chi passa da una gomma totalmente sintetica ad una Challenge, le risposte ottimali possono arrivare dopo qualche ora di utilizzo. E’ necessario capire come lo pneumatico si adatta alla ruota e allo stile di guida, ma anche a come copia il terreno, ma dopo questa fase di approccio sarà difficile farne a meno.