«Adesso sono un po’ in calo, ma tranquilli che ritorno presto». Nel mezzo della nostra chiacchierata – appena finito il prologo del Ceratizit Festival Elsy Jacobs in Lussemburgo – Silvia Zanardi lo dice convinta, ma con un sorriso un po’ più tirato del solito.
Già, perché la 22enne della BePink, dopo un buonissimo inizio di stagione alla Volta Valenciana in cui è stata sondata dalla Movistar per il 2023 e la vittoria nella prima tappa del Trofeo Ponente in Rosa, sta attraversando un periodo psicofisico opaco. Qualcosa di puramente fisiologico come capita a qualsiasi persona. Nonostante tutto ha cercato di mettersi in mostra, come alla Freccia Vallone dove è stata in fuga per tantissimi chilometri. Però quando sei campionessa europea U23 in carica hai sia tante responsabilità in più, sia tanti occhi addosso che vogliono vederti sempre là davanti. E quando non ci sei e sparisci un po’ dai radar, ecco che possono iniziare a rincorrersi voci e difficoltà.
Per Zanardi, considerato il suo potenziale e i suoi successi internazionali anche su pista, probabilmente questo è il primo vero momento critico della carriera. Quello che, anche se non ce lo direbbe mai (o forse lo ha fatto?), sta patendo più del previsto. Abbiamo provato con lei ad approfondire questa situazione.
Silvia, come va innanzitutto?
Bene, ma non benissimo (risponde subito sorridendo, ndr). Sto uscendo da questo periodo di crisi. Testa e fisico devono sempre andare d’accordo, però ultimamente non mi sentivo bene soprattutto fisicamente. Avevo influenza e mal di gola, sintomi simili al Covid ma non lo era. Stiamo facendo accertamenti.
Un motivo c’era quindi?
Sì, però a me non piace parlare di queste cose, ormai lo sapete anche voi. Non mi piace perché poi viene interpretata come una giustificazione e io non voglio che si pensi che io attinga a delle scuse se non faccio bene. Sono cose che capitano e che devo saper gestire. Mi sento di dire che nessuna di noi può essere sempre al 100 per cento, che si può anche non stare bene per un motivo o l’altro. Anch’io so che non è un buon momento, ma che può succedere.
Come hai vissuto questo momento?
Quando vedi che non fai risultato, vai giù di morale e iniziano i pensieri. Sono due cose collegate fra loro. Vi confesso che non volevo fare nemmeno le interviste, ma come ho detto prima, non voglio giustificazioni o sottrarmi a certi impegni. Sono ancora giovane e sto imparando che questa situazione mi servirà per il futuro, fa parte del processo di crescita. Ora ci do troppo peso, domani gliene darò il giusto o di meno. L’importante è lavorare per superare questi periodi e state tranquilli che tornerò.
In tutto questo potrebbe aver inciso il fatto che la Movistar a febbraio ti abbia contattata?
Prima di tutto mi ha fatto molto piacere che mi abbiano cercato. Non credo però che mi abbia distratta questa cosa, anzi mi avrebbe stimolata ad andare ancora meglio.
E se dovessero rifarsi vivi a fine stagione?
Ne parlerò con Walter (Zini, il team manager della BePink, ndr), se ne occupa lui, anche perché nel frattempo si sono fatte avanti anche altre formazioni WorldTour. In ogni caso ci penserò quando sarà il momento, ora sono concentrata sulle prossime gare.
Parliamone, quale sarà il tuo calendario?
Ora sto correndo in Lussemburgo, finirò domani. Poi faremo il Bretagne Ladies Tour Ceratizit dal 4 al 7 maggio. Dovrei correre ancora in Francia e poi in Germania il Lotto Thuringen Ladies Tour (dal 24 al 29 maggio, ndr), ma vedremo perché in mezzo potrei correre su pista la Nations Cup in Canada dal 12 al 15 maggio. Mi piacerebbe farla, però solo se gli impegni saranno compatibili fra loro.
E il Giro d’Italia Donne?
Sarò al via, ma abbiamo in programma di fare solo le prime cinque tappe. Poi andrò in Portogallo per gli europei U23. Al Giro l’intenzione è quella di cercare il colpo di pedale giusto e magari fare risultato.
Quali obiettivi ti sei prefissata per il resto della stagione?
Ne ho diversi. In gara vorrei fare bene con la mia squadra. Poi agli europei su strada e su pista, magari guadagnandomi una chiamata per i mondiali su pista. A livello personale vorrei crescere fisicamente e mentalmente. Vorrei essere più costante e trovare un miglior equilibrio. Certe cose non le devo prendere troppo sul personale. So che devo tenere duro nei momenti di crisi e vorrei avere più convinzione nei miei mezzi.
Dove e quando ritroveremo la migliore Zanardi?
Spero molto presto, ma se devo dire un appuntamento, allora dico ad Anadia in Portogallo per gli europei U23 (la gara femminile è in programma il 10 luglio, ndr). Sono certa che là sarò in forma.