Cettolin ha già ripreso la strada verso la vittoria

03.05.2024
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Con la vittoria al Trofeo San Vendemiano si può dire che Filippo Cettolin ha rimesso un po’ le cose a posto. Non che la stagione fosse iniziata male per il corridore della Borgo Molino, ma certamente la mancanza di successi iniziava a pesare e il fatto che sia arrivata in una delle principali classiche di primavera è la giusta compensazione.

Cettolin, al suo secondo anno da junior, è abituato a partire forte nella stagione e anche quest’anno ha subito trovato la strada giusta: «Avevo scelto di esordire affrontando una gara dura, non proprio adatta alle mie caratteristiche proprio per testare la gamba, poi sono arrivati due secondi posti alla Coppa Senio e al Circuito di Orsago dove avevo visto che gamba era già quella giusta ma non riuscivo ancora a svettare, anche perché poi ho avuto un problema al ginocchio che mi ha tenuto fermo per un po’ di giorni. Tutte cose che mi portavo dietro e che vincendo a San Vendemiano ho finalmente messo alle spalle».

Lo sprint vittorioso di San Vendemiano, ai danni di Andreaus e Sambinello (foto Bolgan)
Lo sprint vittorioso di San Vendemiano, ai danni di Andreaus e Sambinello (foto Bolgan)
Sei al tuo secondo anno: noti differenze rispetto a 12 mesi fa?

Mi sento molto più sicuro di me stesso, affronto le gare con più serenità e questo mi consente di essere più freddo. Prima per troppa foga sbagliavo spesso qualcosa, non ero centrato e penso che qualche risultato mi sia sfuggito per questo. Sprecavo troppa adrenalina, ora mi so gestire di più.

Le tue vittorie arrivano spesso in volata, ma questo basta per fare di te un velocista?

Se si intende uno sprinter puro, di quelli che aspettano la volata allora non è il mio caso. Io preferisco gare impegnative, dove posso mostrare anche la mia resistenza su certe salite, dove il gruppo si screma fino a 20-30 elementi, allora posso far valere il mio spunto veloce. Poi sì, anche nelle volate di gruppo ci provo.

Il podio della Coppa Senio con Cettolin battuto da un altro sprinter di qualità, Davide Stella (foto Bicitv)
Il podio della Coppa Senio con Cettolin battuto da un altro sprinter di qualità, Davide Stella (foto Bicitv)
Se non sei un velocista puro, che cosa serve allora per tuffarsi in sprint di gruppo dove spesso si rischia moltissimo?

Molti parlano di incoscienza, ma a me piace pensare che si tratti di furbizia da mettere in campo. Col tempo sto imparando a sfruttare il lavoro della squadra, a inserirmi nel buco giusto e per farlo serve sì tanto coraggio, ma soprattutto furbizia, saper cogliere l’attimo. E’ un fattore che si affina col tempo, ma devi averlo dentro perché in quei frangenti non c’è molto tempo per pensare.

Alla fine dell’anno dovrai trovare uno sbocco, nella categoria superiore o, ancor meglio, una strada verso il professionismo. Hai già contatti?

Nulla di specifico, ma già dallo scorso anno c’era dell’interesse nei miei confronti. Qualcosa si è mosso, so che ora dipende solo da me, da quel che saprò fare, ma sono abbastanza tranquillo che al momento giusto troverò la strada.

Per Cettolin questo è un anno decisivo per trovare uno sbocco fra i grandi
Per Cettolin questo è un anno decisivo per trovare uno sbocco fra i grandi
Tu d’altronde hai su di te i fari dell’attenzione già da quando eri allievo, da quando hai vinto la Coppa d’Oro, un po’ come sta avvenendo anche per Magagnotti. Questo ti pesa?

Peso no, ma di certo so che molti si sono sempre aspettati tanto da me, quei risultati da allievo diventano una sorta di responsabilità che ti porti sempre dietro. A me però questa pressione non pesa, è anzi uno stimolo per fare sempre meglio.

La gara di San Vendemiano è uno degli appuntamenti cardine della stagione…

Nella mia agenda era cerchiata di rosso… Avevo visto già lo scorso anno che poteva essere davvero la gara giusta per me, ci sono arrivato con la cattiveria giusta. Il percorso è duro, ma bisogna resistere. Quando ho visto che eravamo rimasti in pochi davanti sapevo che dovevo solo arrivare in volata e avrei potuto giocare le mie carte. Quando ti trovi a sprintare con scalatore parti da una situazione di vantaggio, ma questo significa che sul loro terreno mi sono fatto trovare pronto…

Il corridore della Borgo Molino al GP Liberazione, chiuso all’11 posto (foto Dalmazi)
Il corridore della Borgo Molino al GP Liberazione, chiuso all’11 posto (foto Dalmazi)
Che cosa ti aspetta ora?

Intanto il campionato regionale domenica a Predappio, poi spero che arrivi una convocazione in nazionale per qualche corsa all’estero, sarebbe un importante ulteriore passaggio nella mia stagione, anche per farmi vedere in un consesso ancora più qualificato.

Con Salvoldi ti sei già sentito?

Siamo in contatto stretto, mi chiama spesso. Abbiamo un ottimo rapporto, mi ha già chiamato per fare qualche raduno con il gruppo e so di essere nel suo taccuino, quindi sono abbastanza tranquillo.

Il trevigiano è già stato in azzurro ai mondiali 2023. Salvoldi confida molto in lui
Il trevigiano è già stato in azzurro ai mondiali 2023. Salvoldi confida molto in lui
Il cittì a inizio stagione era stato molto chiaro su quel che si aspettava dai secondo anno, una sorta di ruolo di traghettatori per chi approda alla categoria. Ti senti di recitare questo ruolo?

Dino voleva responsabilizzarci ed io mi sono detto subito disponibile, se posso trasmettere quel che ho imparato lo faccio volentieri, penso anzi che sia un onore. Se posso dare consigli, ad esempio a uno come Magagnotti che sta seguendo la mia stessa strada lo faccio volentieri e penso che la prima cosa sia che, quando vince qualcuno che ha la nostra maglia, soprattutto in nazionale, vinciamo tutti.