Dal Belgio a Montichiari, un Ganna in forma mondiale

27.07.2023
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Ganna che vince, in volata e poi a cronometro. Con i mondiali alle porte e con Bagioli che si prende l’ultima tappa, la notizia riempie di buon umore e semmai suscita qualche rammarico. Alla luce del percorso (ma non del calendario), anche il piemontese avrebbe potuto fare la sua figura nella prova su strada. Ma non si può. Il 5 agosto, ci sono le finali del quartetto. Il 6 la prova su strada, che Pippo non farà. L’8 agosto c’è il Team Mixed Relay, che non farà. Mentre l’11 ci sarà la cronometro individuale, che proverà a vincere. In questo ingarbugliato calendario scozzese, in cui Ganna sarà affidato allo staff azzurro, la sua ombra sempre a disposizione sarà Dario Cioni, con lui in questi giorni valloni.

In un’intervista rilasciata ieri alla Gazzetta dello Sport, Ganna ha commentato la vittoria della crono al Wallonie parlando di numeri ottimali e qualche problema tecnico che proprio Cioni starebbe cercando di risolvere.

La crono del Wallonie è servita a Cioni anche per capire il settaggio della bici (foto Ineos Grenadiers)
La crono del Wallonie è servita a Cioni anche per capire il settaggio della bici (foto Ineos Grenadiers)
Come procede l’avvicinamento al mondiale? 

Bene, è arrivata subito la vittoria nella prima tappa, che comunque è un buon segno. Nella crono è andato forte su un percorso non super adatto a lui, quindi anche per questo ha vinto con un margine un po’ limitato. Però a livello numerico ha fatto la potenza che ci aspettavamo.

A cosa si riferiva nell’intervista?

Abbiamo un paio di problemini, che però possiamo risolvere. Fattori esterni a noi, legati ai materiali, di cui però è meglio non parlare.

Ganna è tornato alle corse un mese dopo i campionati italiani, cosa ha fatto nel frattempo?

Uno stage in altura e due blocchi di lavoro in pista, uno però già prima dei campionati italiani. Siamo diversi dal programma che avevamo fatto quest’inverno, che abbiamo dovuto cambiare dopo il ritiro dal Giro. Chiaro che qualcosa sia mancato, perché avrebbe potuto fare un’altra crono, però questa è la vita dell’atleta, a volte ci sono inconvenienti e bisogna trovare le alternative. Diciamo che comunque siamo nella piena fase di avvicinamento.

Nella prima tappa di Hamoir, Ganna doveva tirare la volata a Viviani e ha finito col vincerla lui
Nella prima tappa di Hamoir, Ganna doveva tirare la volata a Viviani e ha finito col vincerla lui
Come si conciliano le date del quartetto con la crono?

Alla fine non sono malissimo, ma se ci fosse stato un paio di giorni in meno da aspettare fra le due prove, sarebbe stato più facile gestire. Nel senso che, fatta la fase di recupero fra una prova e l’altra, poi sarebbe stato ottimale correre subito. Invece resterà su cinque giorni prima della crono.

Correre su strada all’indomani dell’inseguimento sarebbe stato davvero improponibile?

Il problema è che non avrebbe il tempo per recuperare. Hanno voluto far gareggiare tutti insieme e così hanno reso la vita difficile a chi fa la multidisciplina. Così la strada è troppo ravvicinata e la crono è lontana. In quel periodo si dovrà vedere cosa fare, si deciderà in base alle sensazioni e come va con il quartetto. E poi c’è anche il meteo di lassù da prendere in considerazione e le esigenze della nazionale.

La crono è lunga 47,8 chilometri, ha appena tre strappetti e l’arrivo al castello su una salitella in pavé. Cosa te ne pare?

Bisognerà stare attenti alla gestione dell’energia prima dello strappo. E’ breve, quindi Pippo finisce forte e per lui non dovrebbe essere un problema. Però prima di dire altro, bisognerà andarci sopra con la bici, perché valutarlo da remoto è difficile. Comunque alla fine si tratta di un pezzo molto breve, quindi l’influenza non sarà grandissima.

La crono del Wallonie vinta con la maglia tricolore riconquistata nella crono di Ponte Arche in Trentino
La crono del Wallonie vinta con la maglia tricolore riconquistata nella crono di Ponte Arche in Trentino
Il percorso dello scorso anno non andò giù a Pippo dall’inizio, questo sembra più adatto?

Molto di più, confermo. Quello di Wollongong, già a vederlo sulla carta, non l’aveva mai ispirato.

I risultati del Wallonie stupiscono o sono in linea con gli obiettivi che vi eravate posti?

La condizione è buona, si sapeva. Eravamo venuti per vincere la crono, mentre la tappa è arrivata un po’ di sorpresa. Il piano era di tirare la volata a Elia (Viviani, ndr), ne avevamo parlato nella riunione, però poi si è presentata un’altra opportunità e l’ha colta. Non è la prima volta che Pippo fa vedere di avere uno spunto veloce. L’idea comunque era di usare questa corsa per fare fatica, perché comunque non faceva una corsa a tappe dal 18 giugno con l’Occitanie e un percorso con tanti saliscendi era l’ideale. 

Dal Belgio a Montichiari e poi in Scozia: cosa resta da fare?

In pista farà i lavori di velocizzazione, visto che si vedranno da oggi e staranno per sei giorni, fino al primo agosto. Hanno questi giorni di avvicinamento alla pista, anche se il grosso ormai è stato fatto. Ci può essere qualche rifinitura, con cui però non riesci a incidere sulla condizione. Invece bisognerà essere attenti a gestire il passaggio dalla pista alla strada in quei giorni intermedi.

La vittoria nella crono è arrivata, ma con appena 8″ sul compagno Tarling. L’attesa è stata… tirata
La vittoria nella crono è arrivata, ma con appena 8″ sul compagno Tarling. L’attesa è stata… tirata
Cosa si farà?

Non penso che servirà fare grossi lavori di volume, però qualche lavoro intermedio sì, anche perché non può fare intensità tutti i giorni.

Ci sarai anche tu a Glasgow?

A partire dal 6 e fino al 12 agosto. Ganna sarà con la nazionale, io avrò anche altre cose da fare, ma sono comunque là e all’occorrenza potrà esserci il solito buon dialogo. Saranno giorni utili anche per scegliere ruote e rapporti, anche se il test di due giorni fa ha dato delle utili indicazioni.