Shimano GRX Di2: il gravel elettronico, con la doppia corona

06.06.2024
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POMARANCE – Perché Shimano ha lanciato il sistema gravel elettromeccanico specifico per la doppia corona anteriore? Perché vuole essere il punto di unione tra la strada ed il gravel. Ha l’obiettivo di accontentare gli amanti del doppio plateau anteriore con tutti i benefici e le opzioni dei sistemi Di2 di Shimano.

Non va in contrasto con il GRX meccanico lanciato nel 2023 (che si pone maggiormente tra la mtb al gravel), ma vuole essere un’alternativa meno sbilanciata verso le ruote grasse. Lo abbiamo provato nel magnifico contesto toscano della Geo Gravel Tuscany, al fianco di Paolo Bettini e dei tecnici Shimano.

Abbiamo provato il GRX Di2 sulla RaceMax Italia di 3T
Abbiamo provato il GRX Di2 sulla RaceMax Italia di 3T

Con Bettini la prova alla Geo Gravel Tuscany

«Per me è motivo di grande orgoglio – ci racconta Paolo Bettini – il fatto che Shimano abbia identificato questa manifestazione come il luogo adatto per il test ufficiale del nuovo gruppo. Quando si tocca il gravel si aprono orizzonti e pensieri. Per quanto mi riguarda è il primo motivo per salire in bici da quando ho tolto i panni del corridore professionista. Shimano mi ha coivolto nel progetto: dal primo GRX DI2 a 11 rapporti, sono tornato ad una trasmissione meccanica con il GRX a 12 meccanico. Poi di nuovo un Di2, una sorta di ritorno al futuro con il nuovo GRX 12. Colpisce il fatto delle 2 corone davanti. Una soluzione che vuole portare verso questa terra di mezzo il classico stradista».

E’ la prima del Front Next Shifting

«Il deragliatore del nuovo GRX Di2 supporta al massimo la corona da 52 – dice Nicola Sbrolli di Shimano – significa che si può montare anche una configurazione più stradale delle corone. Il perno passante della guarnitura è sempre da 24 millimetri. Fa parte di un ecosistema a 12 rapporti Di2 della nuova generazione. Inoltre sul nuovo GRX Di2 abbiamo anche una sorta di prima, quasi come fosse un debutto ufficiale della funzione Front Next Shifting.

«Significa che i due pulsanti superiori ai manettini, se opportunamente configurati con la app E-Tube, agiscono direttamente sulla deragliata e sulla risalita della catena sulle corone. Così si amplia ulteriormente la customizzazione del Di2, perché un solo pulsante agisce su due funzioni. In questo modo si liberano altri due bottoni che possono essere utilizzati per altro. Questa funzione è ora disponibile anche per il comparto strada a 12 rapporti Di2».

Nicola Sbrolli del Servizio Tecnico Shimano
Nicola Sbrolli del Servizio Tecnico Shimano

Doppia corona e meno attriti

«Merita una spiegazione – prosegue Sbrolli – la scala dei rapporti che Shimano ha dedicato al nuovo GRX, mi riferisco in modo particolare alle due corone 48-31. Dietro la derivazione dall’Ultegra Di2 è lampante. Ad esempio se usiamo la combinazione 31/34, corona piccola e pignone grande dietro, questa ha il medesimo sviluppo metrico del monocorona con soluzione 44 davanti e 51 posteriore. La catena lavora con una linea ottimizzata, eliminando molti degli attriti che si generano sulle maglie quando si utilizza una monocorona.

«Inoltre – conclude – in qualità tecnico e meccanico Shimano mi preme aggiungere due cose. Qualsiasi trasmissione a batteria deve tenere conto di una lunghezza della catena che rientra in un range specifico, al pari di un cambio posteriore che sfrutta una tensione ottimale. Sono due fattori estremamente importanti per sfruttare la trasmissione elettromeccanica al pieno delle postenzialità».

Sensazioni dopo l’utilizzo

Rimaniamo dell’idea che una trasmissione Di2 abbia bisogno di tempo per essere utilizzata al pieno delle funzioni e per sfruttare le diverse possibilità di configurazione. La trasmissione Di2 di Shimano non si basa su una sola funzione, ne ha 3. Può essere manuale, semi-automatica e completamente automatica. Per sfruttare a pieno queste ultime due, è necessario capire e adeguare al “proprio stile di cambiata” gli sviluppi metrici e avere un plateau anteriore 48-31 non è usuale. Non è al pari di una combinazione da strada. Il contesto ambientale di Pomarance non è un tappeto di velluto e nel suo essere divertente mette anche alla prova la tecnica del mezzo e le capacità di guida.

Cosa è emerso dopo circa 7 ore di guida spalmati su due giorni? La nuova ergonomia dei manettini offre dei vantaggi non trascurabili, perché si adatta bene ai manubri con flare diversi e offre tanto appoggio per palmi e polsi. Quando si pedala sullo sterrato aumenta il grip, quando si è su asfalto sono aumentate le possibilità di mettere le mani in diverse posizioni (senza gravare sui polsi). La regolazione della distanza della leva dalla piega (non è una cosa nuova) è sempre un valore aggiunto di grande livello.

Il nuovo bilanciere posteriore con il meccanismo di blocco e sblocco
Il nuovo bilanciere posteriore con il meccanismo di blocco e sblocco

Un Di2 non mente

Tutto quello che riguarda la trasmissione è perfettamente in linea con un pacchetto Di2 Shimano e questo identifica l’efficienza del cambio. Aggiungiamo la bontà della doppia corona che non lascia spazi vuoti in fatto di sviluppi metrici, su asfalto e su sterrato, quando si vuole fare velocità, oppure sulle rampe più arcigne.

La frizione posteriore che blocca il bilanciere, stabilizza la catena, soprattutto quando questa è sul pignone più piccolo e/o su quello più grande. Significa che la catena non cade tra telaio e pignone, non cade tra pignone e raggi della ruota. La frizione si attiva manualmente. L’impianto frenante è del tutto accostabile ad un Ultegra, anche in fatto di compatibilità delle pastiglie dei freni e dei dischi. Il liquido all’interno dell’impianto idraulico è sempre di natura minerale.

Il plateau da 48-31
Il plateau da 48-31

Un salto di 17 denti

La differenza tra corona grande e piccola è tanta. Se è vero che per questo Shimano Di2 gravel la derivazione Ultegra è reale, è altrettanto vero che un sistema gravel deve agevolare la salita anche su rampe che vanno ben oltre il 20% e sullo sterrato. Qui è fondamentale spingere e guidare la bici al tempo stesso e la combinazione 31/34 è “tanta roba” nei termini di una sfruttabilità del mezzo meccanico.

La corona da 31 è uno strumento di arrampicata. La 48 davanti permette di fare velocità, eventualmente di diminuire il numero delle rpm quando si percorrono i tratti di trasferimento su asfalto. Con un pacco pignoni 11/36 posteriore si può sfruttare molto bene anche in salita (bisogna avere gamba).

In conclusione

Lo aspettavamo ed il nuovo GRX Di2 è arrivato. A nostro parere completa la piattaforma Di2 di Shimano, che si pone comunque su un gradino diverso dalle trasmissioni meccaniche. E’ un’opzione e un’alternativa (come lo è anche la configurazione meccanica), sicuramente performante, certamente votata ad implementare l’elettronica funzionale e customizzabile anche in ambito gravel/off-road.

Meglio o peggio di una trasmissione meccanica? Meglio o peggio di un monocorona? Ragionando con il cuore dello stradista vero e proprio, potremmo dire che il nuovo GRX è quello che si avvicina di più al modo di pedalare della strada e forse anche per questo motivo diventa più facile. Una trasmissione 2×12 ha di fatto 24 rapporti da sfruttare ed imparando ad usare le funzioni automatiche non esistono sovrapposizioni quando si tratta di entrare del dettaglio degli sviluppi metrici. Significa avere un potenziale di configurazione praticamente infinito.

Shimano