Selle Repente ha sempre fatto dell’innovazione uno dei sui punti di forza. Il principale “marchio di fabbrica” dell’azienda vicentina è la tecnologia RLS, un nuovo concetto di struttura della sella, presente in alcuni modelli.
Le selle Prime 3.0, Spyd 3.0 e Artax sono dotate di due scafi sovrapposti e combacianti, uno nella base, uno nella cover applicata. In caso di danneggiamento si può sostituire solo una delle due parti, con un notevole risparmio economico e con il vantaggio di mantenere inalterata la posizione in bici. Basta svitare tre viti, effettuare la sostituzione e avvitare le tre nuove viti fornite nel kit. Più economico e più sostenibile, dato che si riducono notevolmente i materiali di scarto.
Le cover sono intercambiabili
RLS ha anche altri vantaggi. L’azione congiunta delle due basi accresce la resistenza complessiva della struttura della sella e permette di controllare le flessioni dovute alle irregolarità del suolo con un contrasto adeguato all’intensità delle sollecitazioni.
Le selle dotate di questa tecnologia assecondano le normali oscillazioni laterali del corpo, garantendo tuttavia la massima efficacia della pedalata.
Per rendere la struttura indeformabile nel tempo Repente ha rinforzato la resina termoplastica PA12 non con comuni frammenti di carbonio, bensì con fibre lunghe di carbonio. Grazie ad un particolare procedimento di iniezione, queste vanno a costituire una sorta di intreccio che aumenta la resistenza della sella.
Ci guadagna anche la leggerezza: con materiali di qualità superiore si ottengono selle performanti con spessori inferiori a quelli di un composito con un rinforzo meno evoluto.
La tecnologia RLS è stata perfezionata da Repente anche grazie alla collaborazione con vari team professionistici, fra i quali la Caja Rural e la Bingoal WB. La squadra vallone utilizza le selle Repente da tre anni. Non poteva esserci miglior test per l’RLS, dato che la Bingoal WB rende parte regolarmente alle grandi classiche del Nord (dal Giro delle Fiandre alla Parigi-Roubaix, dalla Freccia Vallone alla Liegi). Stando ai feedback dei corridori, le selle Repente hanno superato egregiamente l’esame del pavé.
«Generalmente i nostri costi di produzione sono più alti rispetto alla media – spiega Massimo Farronato, Ceo di Repente – ma questo ci permette di offrire ai nostri clienti un prodotto di alto livello. E’ un percorso nel segno della qualità che abbiamo intrapreso con convinzione sin dall’inizio e che vogliamo sia il segno distintivo della nostra azienda».