Q36.5 Dottore Clima, leggere, ventilate e avvolgenti

03.02.2024
4 min
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Q36.5 non è solo sinonimo di abbigliamento tecnico di altissima qualità. Il brand di Bolzano punta dritto anche sulla categoria delle calzature tecniche, con l’obiettivo principale di fornire un prodotto di elevata caratura, capace di influire in modo positivo sulla termoregolazione.

Le nuove calzature Dottore Clima sono molto diverse dalle Unique, principalmente grazie ad una tomaia realizzata in Knit. Entriamo nelle specificità della scarpa.

I due rotori hanno la sede “annegata” nel tessuto (foto Q36.5)
I due rotori hanno la sede “annegata” nel tessuto (foto Q36.5)

Già viste al Tour 2023

Al Tour de France dello scorso anno le avevamo viste indossate da Jacopo Guarnieri e nello stesso periodo erano apparse alla fiera tedesca di Eurobike. Ma le nuove scarpe sono rimaste secretate fino ad oggi.

Come detto, si tratta di una calzatura molto differente dal modello esistente Unique, perché hanno una tomaia completamente differente, che si riflette su una performance tecnica diversa. Per approfondire ulteriormente da dove nasce l’dea di questa calzatura, abbiamo chiesto a Luigi Bergamo, CEO di Q36.5.

I test per valutare i punti di pressione (foto Q36.5)
I test per valutare i punti di pressione (foto Q36.5)

Punti di pressione e fondello

«Un fattore che ci ha sorpreso – spiega Luigi Bergamo, titolare di Q36.5 – è questa correlazione che esiste tra il piede, i punti di pressione e tutto quello che riguarda i punti di appoggio sul fondello e viceversa. Non solo, perché i test eseguiti in questa direzione ci hanno aiutato e diventano fondamentali anche per lo sviluppo delle nuove generazioni di fondelli.

«La Dottore Clima – prosegue Bergamo – ha richiesto circa due anni di sviluppo e per noi, che produciamo abbigliamento ad elevata tecnicità, avvicina la categoria delle scarpe al settore tessile. L’obiettivo principale per Q36.5 era quello di avere una scarpa in Knitted che non sacrificasse il supporto ed il sostegno in ogni sua parte. Un altro messaggio importante che vogliamo far passare è che si tratta di un scarpa per la stagione estiva e per i momenti più caldi.

«La tomaia in Knit – continua Bergamo – aiuta in una termoregolazione ottimale anche in inverno, con dei copriscarpe adeguati, perché non si inzuppa, né di sudore né di acqua. Di conseguenza il piede è meno soggetto al raffreddamento».

Dottore Clima, come sono fatte

La tomaia è un pezzo unico di Knit, ovvero una maglia, un tessuto che incrementa il comfort dell’estremità corporea, grazie ad una ventilazione costante e al fatto che si adatta in modo perfetto alle forme del piede stesso. Non ci sono cuciture e la densità della tomaia è variabile, per dare sostegno dove serve e alleggerire dove è possibile farlo, senza sacrificare la resa tecnica del prodotto. Lo Knit elimina i punti di pressione, che speso generano calore e fastidi. La struttura della tomaia è realizzata con una tecnologia proprietaria Q36.5.

Gli inserti in TPU, applicati per rinforzare la scarpa, non hanno collanti. La chiusura è garantita dai due rotori Boa Li2, con disegno specifico per la tomaia in tessuto.

La suola è in carbonio e adotta la tecnologia Biomimetica, una sorta di vero e proprio scheletro che fa collimare rigidità ed efficienza della pedalata, non bloccando il flusso sanguigno. Alla rigidità è abbinata la struttura scaricata che non influisce in modo negativo sul movimento del piede e sull’ampiezza della pedalata. C’è anche uno stack (altezza) ridotto, che avvina il piede al pedale. Le colorazioni disponibili sono due, grigio ghiaccio e nero. Il valore alla bilancia dichiarato è di 270 grammi, mentre il prezzo di listino è di 470 euro.

Q36.5