La nuova Look in dotazione all’Equipe Cofidis non è più un segreto, ma alla maison francese le bocche rimangono cucite.
La bicicletta ha già vinto in terra australiana grazie a Bryan Coquard, ma è stata messa in ottima luce anche nelle tappe con dislivello positivo per merito di Victor Lafay. Cerchiamo di analizzare e approfondire i dettagli utilizzando le immagini a disposizione.
La rivoluzione è completa
«Look sta finalizzando lo sviluppo di diverse piattaforme per il futuro – dice Alberto Fumagalli di Look Italia – lavorando a stretto contatto con l’Equipe Cofidis. Gli atleti stanno utilizzando i prototipi da strada e crono, già approvati dall’UCI. Come per tutte le bici, la tempistica di sviluppo è lunga e coinvolge informatica, prove in laboratorio e test sul campo. Attualmente stiamo sviluppando in parallelo degli studi aerodinamici per ottimizzare la sensazione di guida, la stessa aerodinamica del mezzo, considerando il peso e altri punti chiave. Il team ci offre una porta d’ingresso privilegiata per finalizzare lo sviluppo».
Questa è la dichiarazione di Look ed è assolutamente apprezzabile, oltre che comprensibile. La squadra WorldTour è un’eccellente vetrina e strumento di comunicazione, ma al pari di questo e dello sviluppo delle piattaforme, traspare la volontà di Look di rendere disponibili le biciclette non a spot, ma con un criterio di disponibilità affidabile. Ci vorrà ancora qualche settimana e di sicuro saranno veicolate delle informazioni precise, ma intanto…
Aerodinamica e filante
La sensazione è quella di raccontare una bicicletta Look che non abbandona il fil rouge della 795 Blade, ma con una versatilità maggiore e, siamo convinti anche di un valore alla bilancia molto interessante. A nostro parere non si tratta “solo” di una bici aerodinamica.
L’avantreno è caratterizzato da una forcella abbastanza sfinata, con delle piccole “pinnette” vicino alle sedi del perno passante. La testa invece ha un vistoso becco che si abbina alla sede obliqua, ma non entra completamente al suo interno. Rigida di certo, ma non estrema, veloce e guidabile, la potremmo descrivere così. La parte alta dello sterzo ha una svasatura che contiene la serie sterzo, aiuta a rendere omogeneo l’impatto estetico, anche se si utilizzano diversi spessori e aiuta ad abbassare lo stack. Gli spacers sono specifici e con una forma a goccia.
Un nuovo manubrio
E’ Look e sembra una sorta di semi-integrato. Il manubrio vero e proprio, di cui avevamo già parlato a proposito del fitting di Cimolai, ha una sezione alare e si innesta nell’attacco, anche questo completamente in carbonio e con il passaggio interno delle guaine.
Nella zona del cap dello sterzo si nota la doppia possibilità di inserire un tappo di chiusura specifico e piatto, oppure uno classico rotondo. Questo fa presupporre anche ad un diametro tradizionale dello stelo della forcella, che naturalmente deve agevolare il passaggio dei tubi idraulici.
Non è troppo sloping
La tubazione orizzontale si sfina man mano che prosegue verso il retro. La geometria nel complesso non è marcatamente sloping. C’è un reggisella con una forma dedicata e il blocchetto di serraggio è contenuto tra l’orizzontale ed il piantone. Quest’ultimo ha il profilo posteriore tronco e rientra per lasciare una maggiore luce alla ruota.
L’inserzione degli obliqui è ribassata, una novità per Look, che in questo senso si adegua agli standard di design del mercato. Nel punto di unione i due profilati obliqui sono molto sottili, con un’aerodinamica pronunciata. Il design è parecchio interessante.
Scatola muscolosa
La scatola del movimento centrale è squadrata, imponente e voluminosa, ricorda quella di una bici da crono di ultimissima generazione. Con tutta probabilità si tratta di una larghezza da 86 millimetri con soluzione T47. Ma è la forma dei foderi bassi ad attirare la nostra attenzione, che tendono ad abbassarsi in uscita dalla zona centrale. Una soluzione così concepita potrebbe aiutare ad alzare leggermente il drop a vantaggio della stabilità e dell’agilità, ma senza sacrificare la penetrazione dello spazio.
Gli altri componenti per Cofidis
C’è la trasmissione Shimano Dura Ace a 12 rapporti, ma la guarnitura è la Look Carbon sviluppata in collaborazione con SRM (ovviamente integra questo power meter) e le corone sono Kronos. Le pedivelle hanno le bussole filettate che permettono di cambiare la lunghezza: 170 e 172,5, 175, tutte e tre in una sola pedivella. C’è Selle Italia.
Ci sono le ruote Corima e questo componente rimanda all’utilizzo dei tubolari, che sono Michelin. Corima non ha ancora sviluppato (per lo meno non lo ha ufficializzato) un pacchetto ruote road tubeless.