Nuova Giant TCR decima generazione, leggerissima e integrata

06.03.2024
8 min
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TAICHUNG (Taiwan) – Giant TCR è uno dei progetti più longevi della storia delle biciclette da gara. Questa è la decima generazione e dal primo modello in carbonio, che risale a 28 anni fa (era l’epoca del Team Once), molto è cambiato.

«Forse, non tutti conoscono Giant nel profondo – racconta Bonnie Tu, presidente di Giant Group – ma tutti sanno cos’è una TCR. Un prodotto che ha ispirato ciclisti di differenti epoche e categorie, l’apice della ricerca e della tecnologia».

La nuova versione era nell’aria, oggi è in dotazione anche al nostro Filippo Zana. Alcuni dettagli la accostano all’ultima versione della Propel. Entriamo nel dettaglio anche grazie ad alcune considerazioni di Nixon Huang, responsabile della piattaforma TCR che ha risposto ai nostri quesiti.

TCR SL 0 definita come total race bike
TCR SL 0 definita come total race bike
Quanto tempo è necessario per costruire un singolo telaio?

Se consideriamo la versione SL, ci vogliono più di 11 ore di lavoro, dalla posa del carbonio per arrivare alla finitura. Invece per l’assemblaggio siamo molto più veloci, circa 25 minuti ed è un’operazione suddivisa su 18 passaggi differenti, che noi chiamiamo stazioni. Ma tutto avviene qui nella GTM (acronimo di Giant Taiwan Manifactury, ndr)

Avete mantenuto il reggisella integrato anche sulla decima generazione. Quale è il motivo?

Perché un telaio con questa soluzione è più leggero ed ha un nodo sella più stabile. Quest’ultimo è uno dei punti critici da sviluppare.

Nixon Huang è il responsabile della piattaforma TCR
Nixon Huang è il responsabile della piattaforma TCR
Quale è stato il passaggio più complicato nello sviluppo della nuova TCR?

Da sempre è trovare il giusto blend di fibre di carbonio e di resine, che permettono di avere una bici sempre più leggera, con un rapporto rigidità/peso migliore e sempre più rigida se comparata con la versione precedente.

Un geometria storica

Si potrebbe fare un articolo sulle geometrie di quella Giant così diversa dai canoni dell’epoca. Corta e compatta, con una tubazione orizzontale che volgeva verso il basso del carro quasi a comprimere il piantone. Nasceva ufficialmente il design sloping. La storia della bici moderna passa anche dalla TCR.

La nuova TCR è figlia di tecnologie di ricerca e produttive del nuovo corso votate a far risparmiare watt, a far convivere rigidità e comfort, dove anche il wind tunnel gioca un ruolo fondamentale. Le versioni sono tre: Advanced SL, Advanced Pro e Advanced.

1997, la prima versione della TCR fornita al Team Once, era in alluminio
1997, la prima versione della TCR fornita al Team Once, era in alluminio

TCR SL con il reggisella integrato

E’ la versione utilizzata dai pro del Team Jayco-AlULa, riconoscibile prima di tutto grazie al reggisella integrato. Prende forma grazie al carbonio Professional Grade, all’apice della scala dei valori in cui trovano impiego anche le resine CNT (Carbon Nanotube Technology), arricchite con micropolimeri. Sono più resistenti del 14% rispetto alle tradizionali e con un peso specifico inferiore.

Anche la posa delle pezze di carbonio è specifica, con l’obiettivo di ottenere una continuità delle fibre mai raggiunta fino ad ora, quasi fosse un blocco unico di tessuto. Per il taglio e la finitura è stata utilizzata la tecnologia del laser a freddo. Adotta la tecnologia monoscocca per il triangolo principale (che si ottiene con la posa di 270 pezzi di tessuto, in precedenza erano più di 300), mentre il carro posteriore è applicato in un secondo momento.

Design TCR, da vicino è molto diversa

La forcella, completamente in carbonio, ha i foderi sfinati ed esili, con volumi più abbondanti nella parte superiore (è un blocco unico quella in dotazione alla SL e Pro, due parti unite tra loro quella in dotazione alla Advanced). Lo stelo ha un diametro maggiorato (31,6 millimetri, come vuole la tradizione e con forma a D) rispetto ai normali standard del mercato (questo obbliga all’utilizzo di uno step con diametro specifico del collarino di chiusura).

La zona dello sterzo OverDrive ora adotta il suffisso Aero, per via di una integrazione massimizzata. Non c’è cavo e/o guaina che passi all’esterno. La scatola del movimento centrale è larga 86 millimetri ed è press-fit. Rispetto alla versione precedente un’importante cura dimagrante ha coinvolto l’orizzontale, l’inserzione degli obliqui al piantone ed il reggisella integrato.

Advanced Pro e Advanced

Utilizzano il carbonio High Performance Grade, ma le differenze maggiori, rispetto alla versione SL sono nel sistema di costruzione. Il triangolo principale è ottenuto grazie a tre sezioni separate tra loro (zona dello sterzo, orizzontale e obliquo). Vengono unite con una sorta di fasciatura e in un secondo momento si applica il blocco del carro posteriore (che include anche il piantone).

Il reggisella non è integrato, pur essendo parte del progetto e con una forma specifica. Seppur con una componentistica differente, adotta la medesima pulizia del design e di integrazione della sorella top di gamma SL. Particolarmente generoso il passaggio delle gomme, garantito fino a 33 millimetri di sezione.

Utilizzato il wind tunnel GST di Immenstad, come per la Propel (foto Giant)
Utilizzato il wind tunnel GST di Immenstad, come per la Propel (foto Giant)

I numeri della nuova TCR

Il telaio della nuova SL scende ufficialmente sotto i 700 grammi, con un valore dichiarato di 690 (ai quali si aggiungono 56 grammi della verniciatura), nella taglia media (la versione precedente era 765 grammi). La forcella è dichiarata a 330 grammi.

Nel complesso, il kit telaio pronto per il montaggio (inclusa anche la minuteria) ha un peso dichiato di 1.358,6 grammi (molto basso), che diventano 1.610 e 1.627,2 per Advanced Pro e Advanced. Per gli amanti dei watt, l’ultima SL (a parità di configurazione, la 0) è più efficiente di 4,19 watt, un valore elevato se consideriamo che non si tratta di una bici aero concept.

Gli allestimenti delle SL

Gli allestimenti sono due: SL0 e SL1. La prima si basa sulle trasmissione Shimano Dura Ace e Sram Red AXS, con il nuovo cockpit in carbonio Contact SL (non integrato, stem e piega sono separati). Entrambe portano in dote le nuovissime ruote Cadex 40. I prezzi di listino sono rispettivamente di 12.299 e 12.499 euro.

La SL1 ha il medesimo frame-kit delle precedenti, ma con un allestimento differente. Trasmissione Ultegra Di2 e ruote Giant SLR, per un prezzo di listino di 8.399 euro. Tutti gli allestimenti SL hanno il power meter abbinato alla trasmissione, Shimano oppure Quarq. E’ disponibile anche il frame-kit in tre diverse livree cromatiche a 3.699 euro. Da notare che, tutte le nuove TCR, a prescindere dalla versione, sono disponibili in sei taglie: XS, S e M, M/L, L e XL. E’ importante sottolineare che le quote geometriche (reach e stack) sono le medesime per le versioni con reggisella integrato e non integrato.

I prezzi di Pro e Advanced

Gli allestimenti previsti per le TCR Advanced Pro sono 3: Pro 0, 1 e 2. Pro 0 è disponibile in quattro diverse combinazioni con prezzi di 7.099 euro per l’allestimento AXS e 6.599 per il pacchetto con la trasmissione Shimano Ultegra Di2.

La Giant TCR Pro 1 ha un listino di 4.799, mentre la 2 è di 4.049 euro. Come per la SL, anche la Pro è disponibile come frame-kit a 2.499 euro (due livree cromatiche).

Sono 4 le varianti Advanced (con trasmissioni Shimano 105 meccanico, oppure Sram Rival AXS). Due allestimenti per la configurazione 0 (4.499 e 4.049 euro). Un allestimento per la Advanced 1, che però è disponibile in una doppia colorazione (3.399 euro). Due montaggi e tre livree cromatiche per la TCR Advanced 2, disponibili ad un prezzo di 2.799 euro.

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