Da Greto ad Anima, la nuova via di Guerciotti al gravel

16.08.2025
4 min
Salva

Quando il gravel sbarcò… in città, furono tanti quelli che credettero di avere di fronte una bici da ciclocross con qualche accorgimento tecnico in più. Altri credettero di riconoscervi i tratti di una mountain bike più leggera e altri ancora pensarono a una bici da strada rinforzata per andare sugli sterrati. In Guerciotti probabilmente iniziarono a sorridere, avendo in casa tutto il know-how necessario per interpretare il nuovo corso del ciclismo.

Per Guerciotti infatti, il gravel è l’evoluzione di decenni di esperienza maturati nel ciclocross, dove fango, sabbia e rilanci violenti hanno plasmato negli anni decine di modelli vincenti che hanno fatto la storia. Per questo, uniti i puntini e sommate le esperienze, inizialmente nacque Greto: di fatto una delle prime gravel italiane

Da Greto ad Anima

Ma il ciclismo non è lo sport di chi si ferma e così, chilometro dopo chilometro e un feedback dopo l’altro, è nata la nuova Anima. E’ stata spoilerata e annunciata a fine luglio sui social dell’azienda milanese. Per toccarla con mano bisognerà invece aspettare l’Italian Bike Festival, che si svolgerà a Misano dal 5 al 7 settembre.

Anima è la nuova interpretazione del gravel da parte di Guerciotti. Un mezzo per il fuoristrada, che però non rinuncia alla precisione e alla reattività di una bici che nasce concettualente e tecnicamente strizzando l’occhio all’agonismo. Il telaio è infatti in fibra di carbonio Mitsubishi T65 e costruito con tecnologia EPS (Expanded Polypropylene System). Così realizzata, la struttura ha una compressione ottimale del carbonio, riduce al minimo (si potrebbe dire che elimina) microfori e resina in eccesso. Se ne ottengono la massima rigidità, il controllo degli spessori e un peso di soli 830 grammi. In cambio non si rinuncia alla possibilità di prestazioni eccellenti su ogni fondo: anche il più sconnesso.

L’integrazione totale dei cavi, unita al colpo d’occhio dei cerchi ad alto profilo, abbina performance assoluta ad un’estetica pulita ed elegante. Ogni dettaglio è studiato per affrontare ogni tipo di situazione con la stessa sicurezza, siano essi i percorsi tecnici, gli sterrati veloci, salite e tratti vallonati. 

I foderi posteriori asimmetrici, che Anima mutua da Vito, danno a questa Guerciotti un senso di grande aggressività
I foderi posteriori asimmetrici, che Anima mutua da Vito, danno a questa Guerciotti un senso di grande aggressività

Il segreto sta nel carro

Il bello sta (quasi) tutto nel carro. Anima condivida geometrie e struttura con Vito, la bici racing dedicata al cross, con i suggestivi e innovativi foderi posteriori asimmetrici, che vengono fissati in quattro punti, migliorando trazione e controllo soprattutto nei tratti più tecnici. Bisogna ammetterlo: con quei cerchi ad alto profilo e quelle lame al posteriore, il senso della velocità è davvero prepotente.

Anche il piantone, che ricorda le linee delle più filanti bici da strada, ottiene il duplice vantaggio di migliorare l’aerodinamica e insieme di ammortizzare le sollecitazioni della guida più veloce. Esso può accogliere il deragliatore, nell’eventualità di una doppia corona, ma anche un semplice guidacatena casomai si puntasse sulla monocorona.

La Guerciotti Anima del 2025 strizza l’occhio al fuoristrada più sconnesso e insieme veloce
La Guerciotti Anima del 2025 strizza l’occhio al fuoristrada più sconnesso e insieme veloce

Fino a pneumatici da 47

La scatola del movimento centrale T47-86, abbinata ai posteriori orizzontali a loro volta disassati, conferisce una rigidità strutturale eccezionale. La bici è così pronta al rilancio e precisa nei tratti tecnici. L’utilizzo del forcellino con sistema UDH garantisce una maggiore solidità e resistenza e permette il montaggio dei gruppi di nuova generazione. Anima può montare coperture fino a 47 mm ed è anche disponibile nella versione con manubrio integrato QTC in carbonio.

Anima è una gravel cattiva e seducente. E’ tecnica, essenziale, evoluta. E’ la perfetta tentazione per chi cerca una bici da competizione capace di adattarsi a ogni tipo di sfida, dentro e fuori dai percorsi battuti.

Guerciotti