Tutto sommato Wout Van Aert ha conquistato il bronzo nella cronometro di Parigi in sella a qualcosa del genere (ma con doppia ruota lenticolare). E lo stesso Vingegaard, nonostante la taglia ridotta, nel Tour del secondo posto ha preso il secondo posto nella crono di Nizza sulla sua P5 da crono. Ebbene, forti dell’esperienza accumulata dagli atleti della Visma-Lease a Bike, gli ingegneri di Cervélo hanno tirato fuori dal loro autocad la nuovissima P-Series, che nasce per il triathlon, ma porta con sé il know-how della strada pro’.
Un bel vantaggio, tenendo conto della mole di lavoro effettuata in galleria del vento e le simulazioni con i celebri manichini del team olandese, che riproducono le sembianze dei campioni che le useranno in gara.
Massima personalizzazione
Trattandosi di una bici non riservata ad atleti professionisti, che quindi possono valersi del massimo della personalizzazione, la P-Series utilizza una forcella con tubo di sterzo a D interfacciata con attacco manubrio rotondo. Va da sé che questo consenta di utilizzare qualsiasi tipo di manubrio con l’attacco tondo, permettendo quindi a chiunque acquisti il solo kit telaio di procedere alla miglior personalizzazione possibile della parte anteriore.
Lo stack passa a 53 mm con la possibilità di inserire gli spessori necessari per raggiungere l’altezza necessaria e il fitting migliore.
Ugualmente ispirata al professionismo del WorldTour è la scelta di lasciare più spazio per il passaggio ruota. Questo consente di montare sulle ruote Reserve dal profilo differenziato (52-63 mm) pneumatici Vittoria fino a 29 mm, mentre nella versione precedente c’era spazio per pneumatici da 28. Stando alle osservazioni dei team professionistici, questo consente un miglioramento nell’aerodinamica e il conseguente risparmio di watt.
Doppio vano porta oggetti
Nata per il triathlon, quindi per atleti che devono poter risolvere in autonomia ogni possibile guasto, nella parte superiore del tubo orizzontale (subito dietro il cannotto di sterzo), troviamo il primo scomparto portaoggetti. E’ lo Smartpak 400, che fa parte della dotazione di serie, all’interno del quale il triatleta è solito tenere gel e rifornimenti, risparmiandosi la necessità di avere un body con le tasche, a tutto vantaggio dell’aerodinamica.
Inoltre, un secondo vano si… nasconde al di sotto del portaborraccia. Cervélo lo indica come luogo ideale per contenere una camera d’aria, un multi-attrezzo e due bombolette di CO2. Così facendo, oltre ad aver… risolto la necessità di trasportare i suddetti oggetti, si è trovato il modo per non montare alcun borsello sotto la sella, dove si può così posizionare la seconda borraccia.
Cinque versioni
Le versioni previste da Cervélo si differenziano per la scelta dei componenti e in base ad essi varia il prezzo di acquisto. Si parte dal solo kit telaio, che viene dotato di Forcella Taperedd P, la serie sterzo FSA, reggisella SP23 Carbon e perni passanti Cervélo Aero. Le misure disponibili sono 48-51-54-56-58-61.
Su questa stessa base, vengono allestite le bici complete. Si parte dalla versione montata con Shimano 105 (fanno eccezione i comandi Dura Ace), che ha entrambe le ruote Vision Team i23 Disc da 23 mm e pneumatici Zaffiro Pro V. Segue il montaggio 105 Race, con entrambe le ruote Reserve: 52 mm all’anteriore, 63 al posteriore. La P-Series con Rival Axs, quella con il 105 Di2 e con l’Ultegra Di2 che rappresenta il modello di punta della nuova serie di bici per il triathlon di Cervélo.