Il segmento top level di X-Bionic si arricchisce di un altro elemento, sempre nell’ottica di sfruttare al massimo le potenzialità dei tessuti e dei capi super tecnici. In realtà gli elementi sono due, la maglia Ultimare Aero e la salopette Corefusion Compression, ma per entrambi il comune denominatore è la termoregolazione.
I due capi sono belli da vedere, estremamente gratificanti una volta indossati e comodi. Il concetto di comfort che portano in dote è il risultato di un blend di fattori. Ergonomia e massima ricerca dell’aerodinamica (dove serve, non è scomoda), elasticità e una vestibilità senza pari, cura del dettaglio e tessuti pregiati, ma anche la capacità di sfruttare il sudore prodotto durante lo sforzo per raffreddare il corpo. Li abbiamo provati e ora entriamo nel dettaglio del test.


La maglia X-Bionic Ultimate Aero
E’ la maglia più aerodinamica della gamma X-Bionic e segue il fil rouge della famiglia Corefusion. E’ disegnata per essere aderente ed ergonomica, ma anche facile da indossare grazie ai tanti tessuti utilizzati per il suo confezionamento. Ognuno di questi è posizionato ad hoc, con l’obiettivo di ottenere il massimo in comfort, vestibilità e stabilità, oltre alla traspirazione. Davanti e sulle maniche il tessuto è più compatto ed “arcigno”, deve massimizzare l’aerodinamica e “deve stare fermo”. Tutta la zona della schiena e sotto le ascelle adotta un mix di tessuti mesh che hanno l’obiettivo di, espellere il più velocemente possibile il vapore prodotto durante lo sforzo, non sfarfallare durante le velocità più elevate e rimanere aderente al corpo.
Al centro della schiena è inserita la particolarità di questa linea, ovvero la pannellatura Xcoreclimate, un tessuto 3D knitted piuttosto irregolare (soluzione voluta), che tanto stimola la sudorazione come meccanismo di raffreddamento, tanto lascia circolare l’aria tra la cute ed il tessuto (e si percepisce in modo esponenziale). La jersey è dotata di 4 tasche, 3 orizzontali classiche, più una in aggiunta con la zip, nascosta e retata. Il prezzo di listino della Corefusion Ultimate Aero è di 250 euro.










La salopette Corefusion Compression
Cosa cambia rispetto alla salopette Corefusion classica? Il fondello e i due inserti posteriori (destro e sinistro) che si estendono dagli Adduttori superiori, fino al limite inferiore del bicipite femorale. In queste zone il tessuto e la sua densità, sono completamente differenti. Sostengono tantissimo e non influiscono in modo negativo sulla sudorazione, non trattengono l’umidità e lasciano tutto questo comparto asciutto nel tempo, anche alle velocità più basse. Il resto della salopette è confezionata grazie ad un tessuto extra compatto, denso e con spessori ridotti all’osso, ma elastico ed adattabile (il fondo gamba presenta una sorta di puntinato impercettibile). La medesima compattezza la ritroviamo nelle bretelle, ad eccezione della pannellatura centrale che segue il concetto di termoregolazione evidenziato in precedenza sulla jersey. Prende il nome di Thermosyphons. E’ un tessuto simile a quello della maglia.
Il fondello è sviluppato in collaborazione con Elastic Interface ed è di altissima gamma, in quanto è uno dei primissimi fondelli ottenuti dall’impiego della stampa 3D. Ha zone di densità differenziata e lo stesso fondello è diviso in settori, in modo da adattarsi alla seduta ed al peso del corpo che grava in queste zone. La sezione anteriore è completamente scaricata e funge (anche) da contenitore, senza creare pressioni né davanti, né in tutta la parte inguinale. Il prezzo di listino è di quelli importanti, 330 euro.








Le nostre considerazioni
Non sudare è impossibile, però è possibile farlo sfruttando la tecnologia dei tessuti (e dei capi tecnici) in modo da usare a proprio vantaggio questo meccanismo (automatico) di raffreddamento del corpo. Inoltre, sempre nell’ottica di tenere la temperatura all’interno di un range ottimale, risulta fondamentale far circolare l’aria continuamente, tra i capi e la pelle, in modo che entrambi non si inzuppino di umidità. I capi X-Bionic Corefusion sono un esempio in questo e fanno collimare una notevole ergonomia (funzionale) della maglia in versione Aero ed il gradevole supporto posteriore della salopette.
I due capi sono un valido supporto nelle giornate particolarmente calde ed umide (quando si suda a stare fermi), indicati per una tipologia di ciclisti attenti al dettaglio, che ricercano il massimo della resa anche attraverso l’abbigliamento. Corefusion Ultimate Aero e Compression sono due indumenti estremamente tecnici, ovviamente indossabili da chiunque, in grado di fornire un plus a chi spinge tanto forte sui pedali ed è molto attento all’immagine.




Qualche dettaglio da sottolineare
Pur essendo due capi molto tirati ed aderenti non mostrano alcun punto di pressione controproducente e sgradevole anche nel lungo periodo. Ci vengono in mente il fondo manica ed il colletto, il fondo gamba, la fascia addominale e tutta la zona interessata dal fondello. Quest’ultimo offre il giusto mix tra zone di supporto, zone scaricate ed “alleggerite” che si adattano alle forme corporee. Pur avendo qualche cucitura mediana risulta impercettibile anche dopo qualche ora di sella.
La maglia è più sostenuta nella zona anteriore, dove emerge la sua aerodinamicità. Nessuno sbuffo, nessuna piega indesiderata e grinza che, oltre ad essere controproducente potrebbe risultare scomoda. Le capacità delle tasche è una sorta di via di mezzo, non sono troppo piccole, ma neppure eccessivamente grandi e sostengono molto bene il contenuto azzerando i cedimenti verso il basso in caso di un peso extra.