E’ un tubeless road di alta gamma, uno pneumatico che adotta una carcassa Souplesse di nuova concezione. Lo Schwalbe Pro One è la sintesi del percorso evolutivo del marchio tedesco e mette insieme diverse peculiarità, dalla costruzione fino arrivare alla mescola. E poi c’é quella sostanza tipica degli pneumatici di questa azienda, che alla performance di alto livello riesce a far collimare anche una longevità non trascurabile.
Souplesse, che cos’é
La carcassa, ovvero lo scheletro di questa gomma prende il nome di Super Race con costruzione Souplesse. Significa che i materiali e la tipologia di intreccio dei fili, devono fornire il massimo nei termini di leggerezza, rotolamento e affidabilità. E poi c’è quella sensazione, molto più simile ad un tubolare che non al copertoncino. Aumentano il comfort e l’elasticità, il grip e la versatilità d’impiego, insieme alla facilità di montaggio.
La tecnica di abbinamento dei tessuti che compongono la carcassa si chiama Turn-Up e rispetto al procedimento tradizionale permette di utilizzare meno materiale con una resa tecnica maggiore e migliore. I tessuti della struttura non prevedono interruzioni dal basso verso l’alto. C’è anche la versione One, ma è diversa, per concept e costruzione.
Souplesse, come è fatto
Prima di tutto; lo pneumatico è pieghevole. Si parte dai talloni (rinforzati con aramide) che ancorano la gomma al cerchio. I fianchi hanno 3 strati sovrapposti e il battistrada usa la mescola Addix Race. Inoltre la sezione centrale dello pneumatico integra la cintura di protezione V-Guard, che minimizza il rischio di forature, tagli e aumenta la longevità del prodotto, il tutto senza gravare in modo eccessivo sul peso della gomma.
Lo shape dello Schwalbe Pro One Tubeless si presenta tondegginate. Lo pneumatico è direzionale e con degli intagli laterali che formano una sorta di freccia. Abbiamo provato la sezione da 25c.
Ogni gomma Schwalbe di nuova generazione ha la sigla laterale per la categoria, TLE per i tubeless, TUBE per i copertoncini Il Pro One è un tubeless direzionale TWI, un acronimo che identifica una sorta di piccolo incavo della gomma, ovvero il segnale dell’usura A prescindere dal gonfiaggio interno e con canale da 19, la larghezza si attesta a 26 millimetri
I nostri feedback
E’ un tubeless road facile da montare, che non esige operazioni particolari in fase di tallonatura. Schwalbe Pro One Tubeless è una gomma sostanziosa, per nulla banale. E’ consistente, a tratti può sembrare dura e secca nelle risposte, in realtà è uno pneumatico molto versatile anche ad un range di pressioni molto diverse tra loro. Non è un fattore scontato, se consideriamo che è race oriented.
Il suo design rotondo facilità la presa di confidenza e aiuta nell’essere filanti in piega e nei cambi di direzione. Non soffre le pressioni basse, perché la carcassa non tende mai a schiacciarsi e perdere la forma originale. Raggiunge il suo massimo, in fatto di grip e scorrevolezza, quando il terreno è asciutto, ma con un gonfiaggio adeguato ha delle performances ottimali con asfalti umidi. Il suo battistrada non si segna facilmente e riesce a contrastare i piccoli sassi e gli asfalti granosi. Questo aspetto lo rende performante e ampiamente sfruttabile anche su brevi tratti di strada bianca.
Non è una gomma invernale
Come è facile immaginare lo Schwalbe Pro One tubeless in questione non è una gomma da inverno; non lo sono la stragrande maggioranza delle gomme sviluppate per il contesto gara. Si percepisce la sua capacità di adeguarsi a differenti range di pressioni, grazie alla mescola che si adatta alle condizioni meterologiche variabili.
Attenzione alle pressioni di esercizio: ci siamo trovati a nostro agio con 5,5 bar per la ruota anteriore, 6 bar per quella posteriore (il nostro peso è di 67 chilogrammi). Con temperature esterne prossime e/o superiori ai 10°, si può salire tranquillamente di 0,5 bar (è sempre fondamentale considerare il peso del ciclista), nell’ottica di sfruttare la gomma al massimo delle sue potenzialità.