Colnago C68 Gravel, non è una sorpresa: è una conferma

07.03.2024
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E' una bici gravel tutta fatta a mano in Italia, è la Colnago C68 Gravel. Completa la famiglia C dell'azienda lombarda mutuando le congiunzioni in carbonio che hanno reso celebre queste biciclette. E' costosa, elegante e raffinata, al tempo stesso, sotto il profilo delle prestazioni non è una comodona, capace di sorprendere in diverse situazioni dell'offroad. Colpiscono stabilità e trazione del carro posteriore e le geometrie sono un valore aggiunto

Colnago colpisce nel segno con la sua nuova bici gravel. La C68 non è una di quelle tiratissime ed è proprio questo il valore aggiunto, a conferma che, soprattutto in ambito all-road il compromesso ottimale e la capacità di copiare il terreno fanno una grande differenza.

A questi fattori si abbina una geometria ben sviluppata, che porta l’utilizzatore a sfruttare bene il piantone, ma anche un buon carico verso il retrotreno a tutto vantaggio di una trazione ai massimi livelli. Entriamo nel dettaglio.

Colnago C68, la signora del gravel
Colnago C68 Gravel, la signora del gravel

La C68 Gravel del test

Una taglia 51, che è molto diversa dalla sorella in versione stradale. Il modello Gravel ha uno sterzo più alto e dei valori di reach e stack maggiorati (è più alta e lunga). Aumenta anche il passo complessivo. Questo però non vuol dire che è necessario prendere una taglia in meno, ma piuttosto è fondamentale valutare di accorciare lo stem in modo da sfruttare le potenzialità della bicicletta in un contesto off-road, anche impegnativo.

Il manubrio è Colnago CC.01 gravel, tutto in carbonio e con un flare pronunciato. La sella è Selle San Marco Regal Short con i rail in carbonio. La trasmissione è Sram Red AXS con monocorona da 40 denti e pignoni XPLR 10-44. Le ruote sono Zipp 303s, gommate Pirelli con larghezza da 40. Il test si è svolto con la configurazione tubeless. Il valore alla bilancia rilevato è di 8,19 chilogrammi (senza pedali). Il prezzo di listino per questo allestimento è di 11.600 euro.

A briglia sciolta

Onestamente non ci aspettavamo una bicicletta gravel così veloce, un prodotto che non ha nulla da invidiare ad una bici endurance stradale. La Colnago è decisamente più adatta e scorrevole sui terreni accidentati, sentieri e strade bianche piuttosto scassate.

Se consideriamo che è possibile montare il doppio plateau anteriore, la Colnago Gravel diventa parecchio interessante in un contesto misto. Non è una bicicletta reattiva e nervosa, ma la trazione costante del retrotreno fa una grande differenza (in positivo).

Pronta in accelerazione

Non la vediamo come una bici da bikepacking e/o da caricare con i borsoni da viaggio, anche se la distanza e le tante ore di sella non fanno paura. La C68 Gravel diverte anche nei contesti dove oltre a spingere è necessario guidare la bici. A nostro parere è fondamentale azzeccare le gomme (tubeless) in base allo stile di guida ed al percorso da affrontare.

Questa è la classica bici da usare con gli pneumatici differenziati, con tassellatura media/pronunciata sull’anteriore, anche slick o semi-slick per il posteriore. Ribadiamo il fatto che la C68 in questione è una bici gravel piuttosto veloce, quindi sfruttare un grip pronunciato sulla ruota davanti non è peccato. E’ un’elegante bici da smanettoni, perché è sempre all’altezza anche quando si decide di aprire la manetta e dare gas.

Colnago