Bioracer Epic è la linea al vertice del catalogo (tecnicamente ci piace citare anche Speedwear), capace di dare un fit ottimale, ma al tempo stesso non estremo. Eccellente l’ergonomia della salopette, con un sistema di bretelle tanto traspirante quanto sostenuto e capace di stabilizzare l’insieme.
Finalmente proviamo due capi (anzi tre, includendo anche le calze) Bioracer, azienda belga che da sempre è un riferimento (anche nel customizzato) per ricerca e tecnologia. Il soggetto del nostro approfondimento è la linea Epic.


Una linea personalizzabile a disposizione dei team
Bioracer Epic è la linea tecnica in dotazione al team francese Total Energies ed è la stessa presente in collezione. Aggiornamenti a parte, dedicati e mirati allo sviluppo di tessuti, non cambia nulla.
Questa stessa categoria di capi molto tecnici è disponibile per la customizzazione di utenti non professionisti. Inoltre, Epic può essere configurata con tre tipologie di fondelli diversi tra loro. Quello in dotazione alla salopette del test è disegnato per le lunghe distanze.








Salopette Epic, le nostre considerazioni
Ancor prima di essere indossata, la Epic si presenta con finiture ben curate e cuciture essenziali, ma sostanziose dove serve. E’ dotata di un blend di tessuti tanto elastici: un vantaggio per versatilità e capacità di adeguarsi alle forme del corpo.
Abbiamo provato una taglia small (S) che è risultata adeguata, per nulla stretta, anche se giustamente aderente. Porta in dote un buon livello di compressione che prende forma soprattutto grazie al tessuto laterale alle cosce HoneyWave. Sul fondo gamba c’è una presenza minima di inserti siliconici, ma l’accumulo di calore e umidità è minimo. Le bretelle sono abbondanti, non sono in rete (o meglio, non la rete mesh a quadretti standard), ma confezionate grazie ad un tessuto che non blocca il vapore. Le bretelle non si inzuppano di sudore. Ottima la rifinitura con una sorta di “sbieco di raso”, confortevole sulla pelle, protettivo verso il bordo delle bretelle.




Fondello sviluppato e prodotto internamente
Il fondello è prodotto internamente, non è un accessorio preso esternamente ed applicato alla salopette. Oltre alla tecnicità, Bioracer posiziona l’imbottitura utilizzando un concetto race, perché Epic si rivolge agli agonisti. Questo aspetto si percepisce una volta indossato il pantaloncino. Rispetto agli standard generici il fondello risulta spostato leggermente in avanti, supportando una posizione avanzata e abbassata sul manubrio.
E’ abbondante nelle dimensioni, con densità e spessori diversi, quasi completamente scaricato al centro. Significa che si adatta facilmente ad esigenze di vario genere, così come a posizioni che cambiano spesso nel corso della singola uscita. Davanti è una sorta di contenitore, non comprime, non schiaccia e lascia circolare l’aria. L’azione del fondello è pienamente supportata anche dal sostegno/supporto delle bretelle.








La maglia Bioracer Epic
La maglia segue il medesimo sviluppo della salopette. E’ sviluppata e disegnata per i corridori, al tempo stesso non è estrema nella vestibilità, pur essendo dotata di un’ergonomia ottimale. E’ bella e gratificante da indossare. L’abbinamento delle diverse pannellature di tessuto e la densità dei tessuti stessi segue un posizionamento preciso. L’obiettivo è quello di non contrastare l’impatto con l’aria, riducendo l’effetto drag, senza influire negativamente sul comfort. Traducendo, per i comuni mortali: la maglia Epic è molto comoda pur avendo una vestibilità race, non sbuffa e non sfarfalla in nessun punto. E’ molto elastica, con un collo che non tira e resta morbido.
Ampie (molto bene) le tre tasche posteriori. Le due laterali tendono a scendere leggermente verso il basso sacrificando un po’ di capacità di carico, soprattutto in ottica long-distance, endurance e pedalate epiche dall’alba al tramonto.




In conclusione
Epic rappresenta un pool di capi tecnici in cui convergono tante soluzioni di altissima caratura tecnica ad un comfort funzionale legato anche al fitting. E’ la dimostrazione che un kit sviluppato per l’agonismo può essere efficiente “pur non essendo troppo tirato”, senza essere aderente ad ogni costo.
La maglia ad esempio lascia spazio, senza alcun problema alla possibilità di indossare un base layer, mentre la salopette è compressiva nella zona delle cosce, ma non fa effetto sottovuoto. I prezzi non sono troppo elevati, poco più di 100 euro per la maglia, circa 160 euro di listino per la salopette, al di sotto della media della categoria.