Ruote Elitewheels: tutti i dettagli dello sbarco tra i pro’

29.01.2025
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Biciclette Pardus e ruote Elitewheels (i due marchi cinesi legati da un filo direttissimo, ma sono due aziende separate): il rinnovamento dell’attuale Team Solution Tech-Vini Fantini passa anche dai materiali, come peraltro ci aveva già raccontato Kristian Sbaragli.

Elitewheels è un’azienda fondata nel 2013 e altamente specializzata nella lavorazione del carbonio (gli studi interni di ingegneria legati al ciclismo risalgono al 2009). L’intento è chiaro, ovvero produrre ruote in carbonio di altissima qualità, cerchi e componenti. Elitewheels sbarca in modo ufficiale e per la prima volta nel ciclismo occidentale al fianco di un team professionistico. Cerchiamo di scoprire qualche dietro le quinte dei prodotti in dotazione al team diretto da Serge Parsani.

Bici Pardus e ruote Elitewheels, il rinnovamento del team passa anche dai materiali (foto Niccolò Lucarini)
Bici Pardus e ruote Elitewheels, il rinnovamento del team passa anche dai materiali (foto Niccolò Lucarini)

Una visione ad alte prestazione

Le ruote fornite al team sono le medesime disponibili per il normale acquirente, tra profili differenti, raggi in carbonio oppure in acciaio, mozzi con sfere ceramiche, oppure in acciaio. Insomma, si tratta di prodotti che non lasciano nulla al caso, in termini di materiali, tecnologie e sviluppo, valore alla bilancia ridotto.

«Produciamo, progettiamo – ci racconta Patrick Clark, Brand Manager di Elitewheels – e testiamo tutti i nostri prepreg (materiale composito preimpregnato, ndr) in resina, fibra di carbonio, cerchi, mozzi e ruote complete. Quando è stata avviata la produzione ci siamo concentrati prima di tutto sulla produzione per conto terzi, ma poco dopo abbiamo creato un marchio nostro, Elitewheels per l’appunto.

«La produzione e tutte le fasi di testing sono interne – prosegue Clark – fattore che ci aiuta a ridurre i costi e a controllare meglio ogni processo. Ecco perché offriamo ruote di altissimo livello a prezzi contenuti. Oltre ai processi di costruzione e assemblaggio, anche le resine sono prodotte in azienda, mentre per la fibra di carbonio ci appoggiamo alla giapponese Toray. Entriamo ufficialmente nel ciclismo professionistico occidentale con il Team Solution Tech-Vini Fantini – conclude Clark – anche se in passato abbiamo collaborato con diversi team per lo sviluppo delle ruote».

Raggi in carbonio e sfere ceramiche

«I raggi in carbonio che montiamo – prosegue Clark – aumentano del 7% la rigidità laterale, rispetto ai normali raggi in acciaio e a parità di tensione. Ovviamente sono più leggeri, più efficienti in fatto di aerodinamica e sono più facili da sostituire in caso di necessità. Anche in termini di reperibilità, i raggi in carbonio sono disponibili tanto quanto quelli in acciaio.

«Per i cuscinetti usiamo anche le sfere ceramiche. Abbinate ai nostri mozzi, che sono disegnati e costruiti internamente con macchine ad altissima precisione, hanno mostrato una longevità altissima in ogni fase dei test condotti».

Le Elitewheels in dotazione al team

Le ruote in dotazione al team toscano sono di tre categorie diverse: due dedicate all’impiego per le corse in linea, allenamenti ed ognuna di loro presenta 3 altezze differenti per i cerchi (per un totale di sei profili), mentre la terza categoria è specifica per le cronometro.

Drive rappresenta il top di Elitewheels. 40D, 50D e 65D, i numeri identificano i profili dei cerchi, con pesi dichiarati rispettivamente di 1.260, 1.300 e 1.460 grammi. Sono tubeless ready ed il cerchio è completamente in fibra. Il canale interno è largo 21 millimetri, mentre la larghezza totale del cerchio è di 28 con disegno wide (piuttosto panciuto). I raggi in carbonio hanno uno spessore di 3,2 millimetri, con dei nipples esterni. I mozzi in alluminio hanno delle flange scavate ed alleggerite, le sfere dei cuscinetti sono ceramiche.

«Le ruote Drive hanno già vinto e fatto diversi podi in corse UCI – racconta Clark – una prima scelta per gli scalatori ed in generale per chi vuole ruote veloci, rigide ed eventualmente per chi vuole usare profili differenziati tra anteriore e posteriore, mantenendo di base le stesse caratteristiche tecniche».

Le Drive Helix SS hanno i raggi in acciaio Sapim CX. Sono caratterizzate dai profili ondulati dei cerchi (volendo fare un accostamento, assomigliano alle Princeton) e sono particolarmente efficaci quando il vento laterale è teso ed anche per un impiego intenso in allenamento. Le versione SS del Team Solution Tech-Vini Fantini ha i mozzi con sfere in acciaio. Hanno un canale interno (tubeless) da 21 millimetri di larghezza, mentre il cerchio presenta delle larghezze differenziate tra anteriore e posteriore. Rispettivamente 31,8 e 30,8 millimetri, il che le rende interfacciabili con pneumatici che passano i 30/32 millimetri di sezione (fino a 38). Tre i profili: 46, 57 e 68.

Quelle da crono, sempre tubeless

Velo TT sono le ruote per le crono. Tecnicamente vengono definite “bundle”, perché sono un binomio tra la lenticolare posteriore e la 82 millimetri anteriore. Sono in carbonio, compatibili tubeless e per i freni a disco. La ruota davanti hai i raggi in acciaio, mentre la posteriore ha due dischi asimmetrici applicati al cerchio vero e proprio.

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