Falcon Disc di FFWD, il sogno di tutti i triatleti

20.07.2024
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Il brand olandese FFWD ha appena presentato una nuova, grande alleata per i triatleti e gli specialisti delle cronometro: la ruota Falcon Disc. Fedeli al loro nome – che è l’abbreviazione di Fast Forward, “avanti veloce” – in casa FFWD hanno costruito una lenticolare leggerissima e performante, perfetta per sbriciolare i propri record. Cosa che in effetti è già successa, con la vittoria all’Ironman Lanzarote del triatleta del Team FFWD Kenneth Vandendriessche, che anche grazie a Falcon Disc ha stabilito il nuovo record del percorso.

Proprio la collaborazione con gli atleti è stata fondamentale nello sviluppo di ogni dettaglio della ruota, fino ad arrivare ad un prodotto dal peso eccezionale: solo 1.040 grammi nella versione per freno a disco. Andiamo a vedere più nel dettaglio tutte le innovazioni della Falcon Disc.

La nuova struttura è resistente e leggerissima, con un risparmio di peso di ben 300 grammi
La nuova struttura è resistente e leggerissima, con un risparmio di peso di ben 300 grammi

330 grammi in meno

Falcon Disc non è il primo modello del brand che porta il nome Falcon, ma ne rappresenta sicuramente l’ultima frontiera. Questo perché, rispetto al modello precedente, è stato utilizzato un metodo di produzione completamente nuovo che ha permesso di creare una struttura allo stesso tempo resistente e leggerissima, con un risparmio di peso di ben 300 grammi (!). Come accennato infatti, la versione con freni a disco della Falcon Disc ferma la bilancia a 1.040 grammi.

E’ però disponibile anche nella versione per freni tradizionali, la quale pesa 85 grammi in più. Questo poiché la zona attorno alla superficie frenante è stata rinforzata con carbonio extra, operazione fondamentale per gestire le forze e il calore generati dalla pinza freno.

Tubeless ready e copertoncino

La Falcon Disc è studiata per essere utilizzata in un setup tubeless.  Il canale interno è da 21 mm (hooked) progettato per un’installazione tubeless facile e veloce, offrendo un supporto perfetto per tutti gli pneumatici da crono più diffusi.  Allo stesso tempo però, proprio in virtù del cerchio uncinato, la ruota è compatibile anche con pneumatici in cotone abbinati a camere d’aria in lattice.

FFWD suggerisce di non usare pneumatici inferiori ai 25 mm, mentre la misura massima è limitata dal tipo di telaio della bici. La larghezza esterna della ruota è di 28 mm, adatta alla maggior parte delle moderne biciclette da cronometro. In caso di dubbi FFWD consiglia di verificare sempre che il telaio sia in grado di gestire la larghezza del cerchio.

Lla versione per freni a disco ferma la bilancia a 1.040 grammi
Lla versione per freni a disco ferma la bilancia a 1.040 grammi

Adattatore per valvola a 90 gradi

Come sa bene chi c’ha provato almeno una volta, gonfiare una ruota lenticolare può non essere semplicissimo, perché lo spazio per la testa della pompa è molto limitato. Per ovviare a questo inconveniente FFWD fornisce la Falcon Disc di uno speciale adattatore per la valvola a 90 gradi, che assicura un gonfiaggio del pneumatico senza problemi.

Ogni ruota Falcon Disc è inoltre venduta con dei copriforo specifici per le valvole, per garantire le migliori prestazioni aerodinamiche possibili.

Prezzi e dove trovarla

La nuova Falcon Disc è disponibile ad un prezzo consigliato al pubblico di 2.199 euro, sia per la versione disc che rim brake. E’ possibile acquistarla nei principali distributori di FFWD o direttamente olandese.

FFWD

Lenticolare SL Hero Deda Elementi

Lenticolare: veloce, ma molto difficile

01.03.2021
4 min
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La si vede in poche occasioni, ma spesso può far vincere o perdere un grande Giro, certamente è sinonimo di velocità e rigidità. Stiamo parlando della ruota lenticolare. Ma come si costruisce una ruota così particolare? Lo abbiamo chiesto a Davide Guntri, Responsabile per i Team di Deda Elementi.

Poche al giorno

Quando si parla di ruote lenticolari si pensa alle cronometro oppure alle prove in pista, ma certamente è uno strumento poco utilizzato dalla maggior parte dei ciclisti.
«E’ una ruota particolare, molto difficile da costruire e che richiede anche molto tempo – inizia a spiegarci Davide Guntri – se ne fanno al massimo 2 o 3 al giorno. La difficoltà maggiore sta nel fatto che non avendo i raggi quando esce dallo stampo deve essere già dritta, perché dopo non ci puoi fare più niente».

Deda Elementi lenticolare SL Hero
La SL Hero è la lenticolare di Deda Elementi
Deda elementi lenticolare SL Hero
La SL Hero è la ruota lenticolare prodotta da Deda Elementi

Fogli di carbonio molto vicini

E come tutte le cose complicate c’è un procedimento preciso da seguire.

«Ci sono due stampi, uno per la parte destra e uno per la parte sinistra – continua Guntri – la parte interna della ruota è quella più lunga da fare. In pratica viene messa una serie di fogli di carbonio molto vicini l’uno con l’altro. Poi si inserisce un anello di carbonio tutto intorno alla ruota, che sarebbe la pista frenante. Una volta si faceva in alluminio ma oggi è tutto in fibra. Questa prima fase di lavorazione è quella che conferisce rigidità alla ruota. Una volta ultimata, si mette tutto in forno per 40/50 minuti».

Mozzi standard

Tirate fuori dal forno, inizia un’altra fase che è quella dedicata al mozzo.
«Il mozzo viene inserito all’interno della ruota – ci dice Guntri – applicando della colla bicomponente sia nel lato destro che sinistro e poi viene avvitata la flangia nella parte sinistra. A questo punto si rimette la ruota in forno per 20 minuti in modo da far seccare la colla».

Ma i mozzi delle lenticolari sono specifici? «Usiamo dei mozzi che hanno lo stesso meccanismo di quelli che usiamo per le ruote standard da strada. In questo modo si possono riparare più facilmente in caso di problemi».

cronometro Area Zero Deda Elementi
Un corridore dell’Area Zero Pro Team durante una cronometro
Cronometro Area Zero ruote Deda elementi
Un corridore dell’Area Zero Pro Team durante una cronometro con la lenticolare

Finitura esterna

Arrivati a questo punto si passa all’ultima fase di lavorazione.
«Per terminare si stendono dei fogli di carbonio sulla parte esterna – continua a spiegarci Davide Guntri – in Deda Elementi usiamo del carbonio con finitura 6K. Mentre per la parte interna usiamo il carbonio T700. Fatta la finitura esterna la ruota è pronta».

Sempre più piatte

Abbiamo chiesto se la lenticolare deve avere degli angoli precisi da rispettare oppure se ci possono essere delle differenze fra un modello e un altro.
«Le nostre lenticolari sono piatte e la tendenza è quella di appiattirle sempre di più – ci spiega il Responsabile di Deda Elementi – facendole piatte sono più rigide. Inoltre, risultano più filanti anche perché sono più in linea con il telaio. Una volta erano più bombate, ma adesso con gli studi di aerodinamica si è deciso di appiattirle».

Lenticolare Deda Elementi SL Hero Disk
La lenticolare SL Hero nella versione disco
Lenticolare Deda Elementi SL Hero Disk
La lenticolare SL Hero nella versione disco

Lenticolare tubeless

Deda Elementi è stato uno dei primi marchi a produrre la lenticolare con il freno a disco e come abbiamo appena visto è molto attenta alle innovazioni tecniche. Quali novità ci potranno essere sulla lenticolare?
«Stiamo valutando di fare una lenticolare tubeless, che al momento non c’è. Abbiamo visto che con questo tipo di pneumatici si ha una scorrevolezza maggiore e si può risparmiare qualche secondo su una cronometro»