Sono elementi presenti in tutte le biciclette e sono molto ricercati da ogni ciclista soprattutto nelle giornate più calde. Stiamo parlando dei portaborracce e delle borracce. Per fare un punto sulle dotazioni ai team per la nuova stagione abbiamo parlato con Marco Cavallin, Sponsorship and Product Innovation Manager di Elite.
Tanta scelta
Il marchio italiano è fra i leader di mercato per quanto riguarda borracce, portaborracce, rulli e altri accessori. Giusto per dare un’idea Elite è sponsor tecnico di oltre metà delle squadre professionistiche.
«Ogni team ha in dotazione una lista di portaborracce – inizia a spiegarci Marco Cavallin – si va da quello ultra leggero fino ai modelli più resistenti, che sono più adatti per le gare con terreni sconnessi tipo il pavé». Quindi, contrariamente a quanto molti pensano, le squadre hanno diversi tipi di portaborraccia da montare: «Sta a ogni team scegliere il modello più idoneo alla gara che si deve correre».
Continui miglioramenti
A questo punto ci è sorta naturale la domanda sui fatti accaduti all’ultimo Giro d’Italia, dove a causa di una borraccia persa da un corridore del gruppo, Geraint Thomas è caduto dovendosi poi ritirare. Dopo quell’episodio si è pensato a modificare qualcosa?
«I prodotti che si vedono oggi sono diversi da quelli di due anni fa – ci dice Cavallin – e ovviamente come tutti i prodotti tecnici si fanno degli sviluppi continui. La capacità di trattenimento dei portaborracce è stata migliorata».
In effetti se riguardiamo bene la storia del ciclismo, non mancano gli episodi legati alla caduta di una borraccia. Chi corre sa bene che spesso in gruppo ci si trova a doverle schivare all’ultimo secondo.
Marco Cavallin ci tiene a però a precisare un aspetto: «Dire che la borraccia è un elemento rigido è un errore. La nostra borraccia Fly ha uno spessore di mezzo millimetro ed è fatta con un materiale che la rende molto morbida. Se si va a riguardare la caduta di Thomas si vede che la borraccia si schiaccia e spruzza fuori il liquido, a dimostrazione che non è rigida».
Borraccia leggera
Proprio Cavallin ci ha fornito l’elenco dei prodotti che verranno forniti alle squadre per il 2021. Tutti useranno la borraccia Fly, ultraleggera (54 grammi) realizzata con una plastica innovativa molto morbida con uno spessore di appena 0,6 millimetri.
Diversi portaborraccia
Per quanto riguarda i portaborraccia, come ci diceva Cavallin, molte squadre ne avranno in dotazione due o addirittura tre modelli diversi. Si va dal Leggero Carbon (nella foto di apertura sulla bici Merida di Arashiro) con un design minimale e un peso di soli 17 grammi fino al Custom Race Plus più resistente in materiale fibrorinforzato (FRP) e con un peso di 40 grammi. Questo modello ha un’alta capacità di trattenimento grazie alla sua struttura frontale che avvolge la borraccia anche nella parte superiore. Inoltre, ha un gommino aggiustabile in elastomero che permette di adattarsi alla perfezione a qualunque misura di borraccia ed evita fastidiose vibrazioni.
Dalla Mtb
Fra i vari modelli in dotazione dalle squadre ci ha incuriosito il portaborraccia Prism, che è fra quelli scelti da: Alpecin-Fenix, Bahrain-Victorious e Intermarché Wanty Gobert. Il Prism è disponibile sia in materiale fibrorinforzato e sia in carbonio. Ha una forma che permette l’inserimento laterale della borraccia. Una caratteristica che viene dalla mountain bike e che è utile per biciclette dotate di telai con tubi inclinati oppure di dimensioni molto piccole.
Come abbiamo potuto constatare lo sviluppo dei materiali e di nuovi design mette a disposizione dei corridori molte opzioni anche in termini di portaborraccia, che possono aiutare ad evitare che si ripetano incidenti come quelli di Thomas.