Pantaloncini Equipe R: nati dall’esperienza con i pro’

10.02.2023
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I pantaloncini della collezione Equipe sono diventati, nel corso del tempo, un elemento iconico della collezione Assos. Uniscono una grande tecnologia, accresciuta grazie all’esperienza del brand nel mondo del ciclismo professionistico, a caratteristiche funzionali semplificate: adatte alle esigenze di tutti i giorni

Il fondo gamba ha dei punti in silicone per rendere più stabile la vestibilità
Il fondo gamba ha dei punti in silicone per rendere più stabile la vestibilità

Altamente tecnici

Realizzati con tessuto Type.443, i pantaloncini Equipe R uniscono le caratteristiche della linea RS (quella collaudata dai team WorldTour, ndr) grazie alla struttura A-Lock Engineering. I muscoli sono avvolti da un pannello a farfalla che dona stabilità, mentre il tessuto Type.443 garantisce compressione e la giusta traspirabilità. Inoltre, questi pantaloncini offrono una protezione UPF50+ ovvero proteggono dal 98% dei raggi UV. 

Il taglio utilizzato da Assos per i pantaloncini Equipe R è il Racing Fit, il quale dona un profilo aerodinamico. Con micro regolazioni apportate nei punti strategici e con una lunghezza standard della gamba. 

I dettagli

I pantaloncini sono sempre un indumento delicato da trattare, perché viene a contatto con molte zone sensibili. Assos ha lavorato ogni minimo dettaglio per avere un prodotto caratterizzato da grande tecnica e comodità. Tutte le zone di pressione sono state studiate e migliorate, in particolare quelle dell’addome e della vita. I pantaloncini Equipe R avvolgono come una seconda pelle e non causano problemi nelle zone sensibili

Le bretelle presentano un elastico monofilamento, che permette di ridurre il peso e che si asciuga più velocemente rispetto ai modelli a doppio strato, mentre i pantaloncini sono dotati del nostro fondello tradizionale da gara.

Il fondo gamba è costituito dalla tecnologia Ultralight leg grippers, che offre un grip a fondo gamba ottimale con micro elastici compressivi e punti in silicone per una tenuta sicura e duratura. Le bretelle hanno una forma ad “A” in modo da ridurre gli afflosciamenti sulla parte bassa della schiena, aiutando così a stabilizzare il fondello durante le uscite (allenamento o gara) ad alta intensità.

Notevole la varietà di taglie a disposizione. Si parte dalla XS e si sale fino alla TIR, a coprire ogni tipo di fisico e di… ingombro. Fra le chicche più divertenti del sito Assos, c’è la possibilità di calcolare la propria taglia. Si inseriscono altezza, peso ed età, poi il plugin stima le misure del girovita e la larghezza dei fianchi, per poi determinare la taglia più adatta.

Assos

Mozzato: l’italiano più richiesto al Tour de France

22.07.2022
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Luca Mozzato sta correndo un Tour de France in prima linea, nelle tappe adatte a lui il corridore della B&B Hotels KTM ha centrato sempre la top 10. Un bel modo di presentarsi alla sua prima Grande Boucle, prestazioni che hanno acceso sopra la sua testa le luci dei media francesi, in particolare dell’Equipe. Il giornale sportivo di riferimento in territorio transalpino, che giornalmente dedica pagine ed approfondimenti al Tour. Chissà se un giorno il giornale rosa farà lo stesso in Italia. La speranza è l’ultima a morire. 

Il Tour di Mozzato si è aperto con il 175° posto della crono di Copenaghen, non il terreno adatto per il corridore veneto
Il Tour di Mozzato si è aperto con il 175° posto della crono di Copenaghen, non il terreno adatto per il corridore veneto

La stampa francese 

Se per Mozzato, prima di aver riscontro mediatico in Italia, si è dovuto aspettare qualche risultato incoraggiante, in Francia il nostro connazionale è stato sempre tenuto sotto “controllo”.

«La stampa francese è particolare  – racconta Luca –  c’è sempre qualcuno che prova a fare l’intervista diversa dal solito. Al posto di chiedermi della corsa mi chiede del mio passato per farsi un’idea di che persona sia. Parlo spesso con un inviato dell’Equipe, ha battezzato me ed altri due corridori: Geniets, lussemburghese della Groupama FDJ e Louvel, francese dell’Arkea. Ogni 2-3 giorni facciamo un’intervista dove ci confrontiamo sul punto della situazione. Ci chiede come va, le nostre aspettative, delusioni ed ambizioni. E’ diventato un po’ un appuntamento fisso che è bello avere soprattutto in una gara come il Tour».

Il miglior piazzamento per Luca è arrivato a Calais, sesta posizione per lui
Il miglior piazzamento per Luca è arrivato a Calais, sesta posizione per lui

Si lotta ovunque

Abbiamo visto Luca battagliare su ogni percorso nella prima settimana, dalle volate danesi fino al pavé del nord della Francia. Passando anche per gli strappi di Calais. Questo gli ha permesso di mettersi in mostra e di farsi notare da tutti, anche dal giornale più importante del Tour. 

«Arrivare al Tour e stare bene è una bella sensazione – ci dice Mozzato dall’hotel – nelle frazioni adatte alle mie caratteristiche ho fatto vedere cose buone. Se penso a quel che può mancarmi per passare dai piazzamenti alla vittoria, direi che non è facile rispondere. Nelle volate di gruppo mi manca un po’ di spunto veloce. Nei percorsi mossi riesco a tenere di più, ma sono in quel limbo dove per passare una salita o uno strappo faccio ancora un po’ troppa fatica. Il mio obiettivo momentaneamente è quello di lavorare a 360 gradi, sviluppando tutte le caratteristiche dette prima».

Mozzato è andato forte anche nella temutissima tappa del pavé, la numero cinque, decimo all’arrivo
Mozzato è andato forte anche nella temutissima tappa del pavé, la numero cinque, decimo all’arrivo

L’ostacolo Pirenei

Per Mozzato la condizione c’è e anche nelle tappe in cui si doveva “salvare” si è difeso a spada tratta. Ora sta affrontando l’ultimo ostacolo che lo separa da Parigi, i Pirenei. Salite che magari facevano meno paura delle Alpi, ma che dopo 16 tappe rappresentavano una grande incognita.

«Non avendo esperienze di altri grandi Giri – dice Mozzato – non posso parlare, ma la sensazione all’interno del gruppo è che non ci siano state tappe banali. Anche in Danimarca c’è sempre stata bagarre, tra vento e cadute può non sembrare ma abbiamo fatto le prime due settimane a mille. Nelle tappe alpine l’idea era di arrivare al traguardo risparmiando energie, ma si è fatto un ritmo altissimo, sempre».

«Ad esempio – riprende a raccontare – nella tappa dell’Alpe d’Huez con il Galibier, tutti i velocisti hanno tentato di rimanere attaccati il più possibile al gruppo, era un sali e scendi continuo con poca pianura. Abbiamo fatto solamente una quindicina di chilometri tra la Galibier e Croix de Fer). Ero un po’ preoccupato per quella frazione, perché al Delfinato ero andato a casa. I Pirenei magari sono stati più semplici ma pendeva su tutto il gruppo la grande incognita della terza settimana. Direi che mi sono difeso più che bene rimanendo sempre nel gruppetto prima di quello dei velocisti per avere un margine maggiore, guardate quel che è successo mercoledì a Jakobsen che si è salvato solo per 15 secondi. Ora si pensa alla Torre Eiffel».

Assos Equipe: la rain jacket giunta alla terza generazione

18.05.2022
3 min
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La giacca antipioggia di Assos, la Equipe RS rain jacket Targa, si evolve ed arriva alla terza generazione. Le sue caratteristiche, che l’hanno resa uno dei capi più importanti del brand svizzero, sono rimaste invariate. Un indumento leggero, resistente e facilmente ripiegabile al quale si è aggiunta membrana più robusta e con meno cuciture lungo tutto il corpo.

Adatta a tutte le condizioni

La giacca Equipe non è solamente un indumento antipioggia ma è molto altro. Le sue caratteristiche la rendono valida per tutto l’anno e per tutte le situazioni: dalla gara all’allenamento. Il tessuto con la quale è cucita è lo Schloss Tex a tre strati, per cui oltre ad una miglior resistenza all’acqua, si aggiunge una durabilità prolungata grazie al tessuto softshell ultrasottile.

Le tasche posteriori non ci sono più, la soluzione ideale Assos l’ha trovata inserendo due aperture con zip a due cursori. Una trovata tecnica che permette di mantenere il corpo asciutto e di raggiungere meglio le tasche dell’indumento sottostante. La fascia riflettente sul dorso ha una duplice funzione: da una parte garantisce una maggiore visibilità dell’atleta, dall’altra rende ancor più impermeabile una zona estremamente delicata.

La striscia sul dorso ha la funzione di rendere ancor più impermeabile la zona della schiena
La striscia sul dorso ha la funzione di rendere ancor più impermeabile la zona della schiena

I dettagli tecnici

La giacca Equipe, come detto, è cucita con il tessuto Schloss Tex, composto da tre stati ultraleggeri ed impermeabili. E’ un prodotto antifruscìo, elasticizzato e con una membrana poliuretanica estremamente traspirante. 

Le cuciture lungo la giacca sono nastrate per proteggere meglio dall’acqua. Anche il colletto ed il dorso hanno una parte di tessuto in più per proteggere meglio il corpo dalle intemperie. 

Disponibile nelle taglie dalla XS alla XL al prezzo di 300 euro.

Assos