Tao Geoghegan Hart, Jay Hindley, Sestriere, Giro d'Italia 2020

Sestriere chiama, «Teo» risponde

24.10.2020
4 min
Salva

Lo stesso pezzo, una settimana dopo Piancavallo, per raccontare Tosatto e il suo «Teo», perché così il grande veneto chiama il gallese che ha appena vinto la tappa di Sestriere e così continueremo a scriverlo per tutto il pezzo. Il loro dialogo è un ideale botta e risposta che la dice lunga sul clima in casa Ineos-Grenadiers. Sul morale sprofondato dopo la caduta di Thomas e poi piano piano risalito fino a sfiorare un bersaglio pieno che era impossibile anche solo da immaginare.

Tutto previsto

Toso è sempre senza voce e forse se infilasse una felpa sopra quella t-shirt grigia avrebbe qualche chance di ritrovarla.

«A Piancavallo non si poteva dir nulla – dice Tosatto – avevamo vinto la tappa, ma mancava una settimana. Sono cambiate delle cose, soprattutto nella gerarchia in casa Sunweb. Noi abbiamo fatto una cosa molto importante nella tappa dello Stelvio, abbiamo preso fiducia e oggi abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissati ieri sera e stamattina. Domani partiamo a Milano con lo stesso tempo del vincitore e vediamo come va a finire».

FIlippo Ganna, Rohan Dennis, Sestriere, Giro d'Italia 2020
Una scodella di riso per Ganna e Dennis prima di partire per Milano
FIlippo Ganna, Rohan Dennis, Sestriere, Giro d'Italia 2020
Ganna e Dennis, tappa finita da poco

Essere felici

«Teo» è sfinito e va di fretta, perché fuori lo aspetta il furgone nero diretto da Sestriere a Milano.

«Devi pensare che nella vita tutto è possibile – dice – ma non me l’aspettavo. Sono piuttosto felice di come sia andata la gara. Il ciclismo è cambiato molto negli ultimi due anni. Il 2020 è stato davvero un anno molto strano e il Tour lo ha confermato. Si sono fatti molti ragionamenti su quale sia stata la miglior preparazione, ma la verità è che la differenza alla fine l’ha fatta l’equilibrio di noi corridori. La capacità di essere felici. Stare in famiglia e stare bene mentalmente mi ha aiutato a superare il periodo di lockdown».

Stiamo calmi

Tosatto fischia a Puccio che arriva al pullman, guarda in strada se nel gruppetto ci sia uno dei suoi e poi torna a parlare.

«Teo ha preso morale a Piancavallo – dice – però c’era ancora un bel distacco. La cosa che mi ha stupito è che non è cambiato in niente. Io continuavo a dirgli: “Teo stiamo calmi, siamo là, se finiamo il Giro nei primi 5 è un ottimo risultato per noi”. Poi abbiamo cominciato a pensare al podio e stasera penseremo ad altro. Ci gustiamo la vittoria di oggi, che è la sesta di questo Giro…».

Per “Nico”

«Teo» trattiene il fiato, il pensiero vola lontano e ad ascoltarlo viene il magone, perché forse non c’è niente di casuale nella vita.

«Penso ancora a Nico (Nicolas Portal, tecnico della Ineos-Grenadiers, scomparso per un infarto il 3 marzo 2020, ndr), il vero riferimento della squadra. Con lui ho fatto il Giro e la Vuelta del 2019 e abbiamo passato parecchio tempo insieme ad Andorra. Nico mi ha fatto credere in me stesso. Anche al Giro l’anno scorso stavo andando molto male e lui non ha mai smesso di sostenermi. E’ stato tremendo essere al suo funerale e ora è un ricordo speciale, una spinta a tenere duro».

Rohan Dennis, Tao Geoghegan Hart, Jay Hindley, Sestriere, Giro d'Italia
Il gran lavoro di Rohan Dennis sulla salita finale
Rohan Dennis, Tao Geoghegan Hart, Jay Hindley, Sestriere, Giro d'Italia
Il gran lavoro di Dennis nel finale

Svolta Stelvio

Toso prende fiato e ripassa mentalmente gli ultimi giorni, in cui la storia del Giro è cambiata

«La tappa dello Stelvio – dice – è stata la vera botta di morale, la risposta che volevamo per vedere come stavano i ragazzi. Abbiamo finito tutti in crescendo tutti, dal primo all’ultimo. Sapevo che Teo poteva vincere a Sestriere. Ai Laghi di Cancano ha vinto Hindley, ma ha tirato sempre Teo. Qui ha corso da corridore navigato ed è andata bene».

Thanks Rohan

«Teo» prima di andare ha un ultimo ringraziamento per il corridore che prima sullo Stelvio e poi verso Sestriere lo ha preso per mano e l’ha supportato con l’autorita dei grandi campioni.

«Quello che ha fatto negli ultimi giorni Rohan Dennis – dice e poi saluta – si descrive da sé. E’ stato incredibile, una macchina. Super concentrato nel lavoro, uno spettacolo da vedere. E’ entrato in servizio sullo Stelvio e oggi ho capito il privilegio di avere un due volte campione del mondo che lavora per me».

Domani l’aiuto di Dennis gli sarà prezioso per i consigli che potrà dargli. Prima l’australiano tenterà di vincere la sua sfida personale contro Ganna e alla fine entrambi saranno lì a tifare per il compagno goloso di crostate che stasera si è fermato a un passo dal cielo.