Caccia ai 5 Monumenti, chi farà prima: Pogacar o Van der Poel?

28.04.2024
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Prima di chiudere definitivamente il capitolo classiche – solo una settimana fa eravamo alla Liegi e sembra passato un secolo – restiamo ancora un po’ sul tema. E lo facciamo con Paolo Slongo, preparatore di lungo corso. Lui ha vinto classiche anche “fuori portata” con i suoi atleti, uno su tutti Nibali alla Sanremo, quindi ha una certa esperienza. La questione in ballo è: chi farà prima a conquistare tutti e cinque i Monumenti, Tadej Pogacar o Mathieu Van der Poel?

Lo sloveno e l’olandese sono stati i mattatori di questa prima parte della stagione. Il corridore della Alpecin-Deceuninck più di quello della UAE Emirates. In ogni caso i due fuoriclasse sono 3 a 3 in questa spettacolare rincorsa ai cinque monumenti che, ricordiamo, nella storia sono riusciti a conquistare solo tre corridori: Eddie Merckx, Rick Van Looy e Roger De Vlaeminck.

Già solo poter tornare a parlarne dopo tanto tempo è un piccolo traguardo. Il ciclismo ci sta regalando dei campioni assoluti e ce li dobbiamo godere. Pogacar ha vinto: Lombardia, Liegi e Fiandre. Van der Poel: Sanremo, Fiandre e Roubaix.

Paolo Slongo è oggi uno dei preparatori della Lidl-Trek
Paolo Slongo è oggi uno dei preparatori della Lidl-Trek
Paolo, dunque, chi dei due potrà arrivarci prima? Ammesso che sia possibile…

La Sanremo è difficile per Pogacar. Non è una corsa impossibile, ma proprio per questo è difficile da vincere… per tutti. Van der Poel già l’ha messa nel sacco, Pogacar no. Due anni fa, ricordo che incontrai Tadej a Cittiglio, era venuto a vedere la sua compagna Urska Zigart al Trofeo Binda. Glielo dissi: «Vincerai la Sanremo quando diverse cose si metteranno insieme, a partire dal clima particolare».

Cioè?

Mi riferisco ad un insieme di cose che potranno agevolarlo. Lui è uomo da corse a tappe, da grandi Giri quindi rispetto ad altri spende di meno, pertanto se incontra una giornata difficile, magari con freddo e pioggia le sue possibilità aumentano. Quando vinse Nibali era freddo, incontrammo due, tre acquazzoni e questo cambiò certi equilibri e il dispendio energetico. E infatti nel finale Vincenzo era più fresco di altri. Per la Sanremo quindi a Tadej, ma anche ad altri, serve anche un pizzico di fortuna e che tutto giri per il verso giusto. Alla fine non la vincemmo con Sagan… ed era la corsa perfetta per lui!

E la Roubaix? Lo stesso Pogacar ha fatto intuire che sente più fattibile la corsa delle pietre che non la Classicissima: perché? E’ questione anche di tecnologia che favorisce uno più leggero come lui?

La tecnologia credo che favorisca tutti, quindi il gap eventualmente resterebbe lo stesso. Piuttosto la Roubaix è una corsa meno aperta. Con meno sorprese. Per certi aspetti somiglia alla Strade Bianche, non tanto per il fondo particolare quanto per i settori, che siano pavè o sterrati appunto, che ti portano ad andare in soglia o fuorisoglia. In più è una corsa lunga, di resistenza, di sfinimento… in cui il dispendio energetico è enorme e uno come lui potrebbe avere meno problemi ad emergere. 

Insomma confermi che la Roubaix è più “facile” per Pogacar?

Sì, da un punto di vista tecnico il suo vero tallone d’Achille è la Sanremo, la Roubaix potrebbe esserlo da un punto di vista della programmazione.

Nella tappa del pavè del Tour 2022 Pogacar si è trovato a suo agio, ma si sa che le pietre della Roubaix sono un’altra cosa
Nella tappa del pavè del Tour 2022 Pogacar si è trovato a suo agio, ma si sa che le pietre della Roubaix sono un’altra cosa
Cosa intendi?

Che lui punta anche ai grandi Giri e la Roubaix è rischiosa. Magari rimanda un anno, rimanda un altro alla fine perde occasioni ed esperienza.

Passiamo a Van der Poel, per lui mancano all’appello Liegi e Lombardia…

Sono due corse simili, ma differenti e in periodi differenti. Sono distanti tra loro pertanto bisogna vedere con che calendario arriva al Lombardia soprattutto. In teoria essendo uomo da mondiale, potrebbe sfruttare la condizione, ma poi lì subentrano anche le strategie di squadra, che priorità danno.

Più Liegi quindi o Lombardia per VdP?

Per la Liegi ha dimostrato di poter lottare, certo è che dovrebbe tralasciare la prima parte di classiche, quella a lui più congeniale (e qui torna il discorso delle priorità del team, ndr) o quantomeno la Roubaix. Quella ti resta nelle gambe ed è vicina alle classiche delle Ardenne si è visto anche come stava all’Amstel. La Liegi è più fattibile del Lombardia.

Perché?

Perché le salite sono più lunghe e può sfruttare un po’ meno le sue caratteristiche di forza ed esplosività.

Sin qui per Van der Poel una sola partecipazione al Lombardia: era il 2020 e arrivò 10°
Sin qui per Van der Poel una sola partecipazione al Lombardia: era il 2020 e arrivò 10°
Quanti chili dovrebbe perdere Van der Poel per queste due classiche?

E’ difficilissimo rispondere, anche perché non ho i suoi dati. Ma poi siamo sicuri che possa dimagrire? Perché un conto è essere grossi e muscolati e un conto è essere “grassi”. Magari lui è già al 4-5 per cento di massa grassa e cosa vai a limare? Van der Poel ha una muscolatura ben definita e e bisognerebbe andarlo a snaturare e abbiamo visto che chi lo ha fatto spesso ci ha rimesso. E’ andare contro natura.

E il discorso dei carboidrati l’ora in teoria dovrebbe agevolare uno come VdP che può “dare da mangiare” ai suoi muscoli di più che in passato. Ci può stare questa teoria?

Non credo, ormai tutti si alimentano bene e con grande cura. E’ un po’ come il discorso della tecnologia e vale per entrambi.

Hanno un limite di tempo per questa assalto ai cinque Monumenti?

Un limite preciso non c’è. Questo dipende soprattutto da loro e dai loro stimoli più che dai loro fisici. E sotto questo aspetto Van der Poel è leggermente avvantaggiato perché lui non è uomo da corse a tappe. Queste ti usurano di più sia durante la gara stessa che nell’avvicinamento. Per Mathieu è più facile prendersi delle pausa nel corso della stagione.

Quindi secondo te ce la possono fare?

Possono senza dubbio invadere l’uno il campo dell’altro, come è già successo al Fiandre. Dico che hanno più o meno le stesse probabilità, tutto sta a quanto sono disposti a trascurare altre corse per raggiungere questi due obiettivi.