A Forlimpopoli arriva la firma del giovane “calabrone” Brennan

16.06.2024
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FORLIMPOPOLI – Da lontano, dopo la linea d’arrivo, non si riescono a leggere facilmente i dettagli e le reazioni dei corridori. La volata è partita quando ancora si faticava a distinguere il gruppetto di testa. Matthew Brennan e Niklas Behrens fanno lo stesso gesto, un pugno nel vuoto. Solo dopo qualche secondo si capisce che il primo è per festeggiare la vittoria, mentre il secondo è di disappunto. L’inglese della Visma Lease a Bike Development, Brennan, ha messo nel sacco l’ultima occasione per portare a casa il bottino minimo per una squadra ambiziosa come quella olandese (foto LaPresse in apertura). 

All’ultimo respiro

Il più felice sembra però Pietro Mattio, compagno di squadra del vincitore, che lo ha portato a giocarsi la vittoria. 

«Dopo tanta sfortuna in questo Giro Next Gen – dice ancora a caldo – finalmente siamo riusciti a vincere. All’ultima tappa, un po’ in extremis ma va bene comunque. Già stamattina avevamo messo questa frazione nel mirino, volevamo provare qualcosa a tutti i costi. Un team come il nostro doveva provare a fare un risultato, anche parziale».

Il clima era rovente oggi in Emilia, Brennan ha pedalato con una borraccia fredda sul petto per rinfrescarsi (foto LaPresse)
Il clima era rovente, Brennan ha pedalato con una borraccia fredda sul petto per rinfrescarsi (foto LaPresse)

Ancora a tutta

L’asfalto scotta e brucia sotto le ruote dei corridori, la temperatura è talmente alta che si ha l’impressione che la gomma dei copertoni sia sciolga mischiandosi all’asfalto. Ultima tappa del Giro Next Gen che si è presentata come le altre, illeggibile e corsa a velocità folli. 

«Siamo partiti fortissimo – continua a raccontare Mattio – come sempre, ma oggi c’erano anche le fatiche dei giorni prima. La nostra tattica era quella di interpretare la corsa come una Classica del Nord, cosa che ci riesce bene. Ci siamo mossi subito e io sono riuscito a entrare nella fuga, per fortuna Brennan è rientrato insieme a un altro compagno di squadra. Alla fine eravamo ancora in due, così all’ultimo chilometro ho provato ad anticipare. Ero sicuro che Brennan sarebbe stato il più forte allo sprint, così una volta capito che non mi avrebbero lasciato spazio ho tirato per lui».

Jarno Widar e la Lotto Dstny Development hanno gestito la tappa e conquistato la maglia rosa (foto LaPresse)
Jarno Widar e la Lotto Dstny Development hanno gestito la tappa e conquistato la maglia rosa (foto LaPresse)

La firma di Brennan

Matthew Brennan ha scritto il suo nome nell’albo d’oro di questa corsa. Tutti i giovani più forti passano da qui, anzi giovanissimi. Lo dimostrano i quattro successi di tappa sugli otto disponibili di corridori classe 2005, ragazzi al primo anno della categoria under 23. 

«Siamo rimasti tranquilli – racconta Brennan – anche quando il gruppo da dietro si è messo a rincorrere. I miei compagni hanno spinto forte e mi hanno guidato benissimo. Ero concentrato per lo sprint e sono felice che sia andato bene. E’ la miglior conclusione del Giro Next Gen che potessimo sperare, soprattutto dopo i tanti problemi avuti. Alla quarta tappa abbiamo perso Nordhagen e Huising, quindi volevamo rifarci, risollevare il morale. Nei primi giorni è stato difficile trovare un nuovo inizio, ma piano piano abbiamo capito come muoverci. Questa vittoria ci dà tanta fiducia per il futuro, la stagione non finisce oggi».