Corridonia, facciamo il punto. Trovarsi a gestire quasi 1.000 concorrenti di questi tempi non è cosa facile. Gli impegni legati alla gestione della sicurezza in tempi di pandemia impongono grandissima attenzione. La seconda tappa del Giro d’Italia di Ciclocross a Corridonia è stata un successo proprio perché non si è mai derogato dalla rigida applicazione delle regole.
«Però posso dire che mi sono divertito – afferma il responsabile Alfio Caccamo – anche il meteo altalenante alla fine ci ha consentito di andare avanti per tutta la giornata e con tantissime gare in calendario. Il minimo intoppo avrebbe portato a uno slittamento. Ma così non è stato, tutto ha funzionato bene».
Entusiasta anche il responsabile della kermesse, nonché responsabile tecnico della nazionale Fausto Scotti.
«Sono state tutte gare entusiasmanti, rispetto a una settimana prima c’è stata una crescita generalizzata. C’è grande voglia di correre, speriamo che la crescita dei contagi e i nuovi Dpcm non portino a un nuovo stop, non nascondo che il timore c’è».
Parlando con Scotti, non si può non toccare l’argomento Eva Lechner, dopo l’esaltante medaglia d’argento conquistata dall’azzurra ai Mondiali di mountain bike.
«Ho parlato con Eva all’indomani del suo bellissimo risultato, non è un caso se sul percorso austriaco siano emersi gli specialisti del ciclocross. Con Eva siamo d’accordo che già all’indomani dell’Europeo Mtb di domenica prossima inizierà la stagione internazionale del ciclocross con obiettivo l’Europeo di inizio novembre, poi si prenderà un po’ di sosta per affrontare successivamente la seconda parte di stagione sui prati. Il ciclocross le servirà tantissimo per preparare l’appuntamento olimpico e lei lo sa bene».