Ursus ha recentemente presentato una nuova identità visiva e un sito web completamente rinnovato. Un “rebranding” profondo, che non nasce da una rottura con il passato, ma dalla volontà di renderlo ancora più riconoscibile. Al centro resta ciò che ha sempre definito il marchio: l’innovazione industriale applicata al ciclismo.
Fondata nel 1966 a Rosà, in provincia di Vicenza, da Sergio Ferronato, Ursus è una realtà italiana che ha costruito la propria reputazione su progettazione, precisione e competenze ingegneristiche. Oggi, sotto la guida del figlio di Sergio, Mirko, l’azienda sceglie di raccontarsi con un linguaggio nuovo, più essenziale e coerente con il proprio spirito meccanico.
E il nuovo logo è proprio la rappresentazione più evidente di questo percorso. Non è un semplice restyling grafico.




Un progetto… tecnico
Il marchio è stato disegnato utilizzando gli stessi software impiegati per lo sviluppo dei prodotti Ursus. Un approccio che riflette una filosofia precisa: forma e funzione devono nascere dallo stesso processo. Ogni linea è il risultato di uno studio concettuale rigoroso, pensato per esprimere solidità, precisione e cultura industriale.
A completare la nuova identità arriva anche un “pay-off” che sintetizza il metodo URSUS: “Disegnato dagli ingegneri, sviluppato con atleti, testato nel WorldTour”. Tre elementi chiave. Progettazione interna. Collaborazione con il mondo professionistico. Validazione ai massimi livelli delle competizioni internazionali.
L’innovazione è parte del DNA Ursus fin dalle origini. Già nel 1966, Sergio Ferronato ottenne il primo brevetto per un sistema di sgancio rapido della sella e per biciclette pieghevoli. Da allora, la ricerca non si è mai fermata. Oggi l’azienda di Rosà sviluppa componenti di precisione e sistemi integrati per bici da strada, gravel e mountain bike. Senza dimenticare il ruolo di riferimento nel settore urbano, dove affidabilità e durata sono requisiti fondamentali.
Le ruote ad alte prestazioni rappresentano una delle massime espressioni di questa filosofia. Prodotti nati per trasformare ogni singolo dettaglio tecnico in un vantaggio reale su strada. Non a caso, le ruote Ursus sono protagoniste nel WorldTour al fianco del Team Picnic PostNL, confermando la credibilità del marchio anche in ambito racing.
Ursus è inoltre una delle poche aziende del settore ciclismo a possedere la certificazione IATF 16949: uno standard di derivazione automotive che garantisce qualità, sicurezza e affidabilità dei processi produttivi. Un valore che l’azienda applica a ogni prodotto: cavalletti, ruote, mozzi e sistemi integrati realizzati nello stabilimento di Rosà.


Il nuovo sito web
Il nuovo corso passa anche dal digitale. Il lancio del nuovo sito ufficiale accompagna difatti questo importante e significativo “rebranding” con una piattaforma rinnovata nella struttura e nella navigazione. Il sito racconta in modo chiaro le tre anime del marchio: industria, mobilità urbana e performance. Un ecosistema coerente, unito da un filo conduttore preciso: l’eccellenza industriale italiana.
Il nuovo logo e il nuovo sito non sono un punto di arrivo. Sono una dichiarazione di intenti. Ursus continua a progettare il futuro del movimento, unendo sostenibilità, persone e innovazione. Con la stessa visione di sempre.