LISSONE – Il marchio Decathlon sta vivendo quella che è la seconda stagione come sponsor a livello WorldTour, affiancando l’azienda di assicurazioni AG2R La Mondiale, che per anni ha dato il nome all’omonimo team. Dal 2024 la formazione in cui milita anche il nostro Andrea Vendrame ha visto l’arrivo di Decathlon come sponsor del team, cambiando il nome in Decathlon AG2R La Mondiale (in apertura sugli Champs Elysées al termine del Tour de France, foto KBLB DAT). Dal 2026 Decathlon diventerà proprietaria unico del team, una scelta che fa ben intendere quali siano le intenzioni dell’azienda per il futuro e l’investimento che è stato fatto sul ciclismo.


Il cammino di Decathlon
Decathlon, come tutte le aziende che lavorano su scala mondiale, diversifica il lavoro sul territorio ma l’aspetto principale rimane solido: accompagnare il ciclista.
All’interno dello Store di Lissone abbiamo avuto modo di parlare con Rosario Cozzolino, il quale prima ha ricoperto il ruolo di Category Manager Ciclismo e dal luglio 2024 è diventato Area Manager.
«All’inizio – ci racconta – l’ingresso di Decathlon nel WolrdTour, con il proprio brand Van Rysel, è stato visto quasi come uno scherzo da molti, c’era poca credibilità. Un anno e mezzo dopo posso dire che il trend è cambiato e ancora sta cambiando. Gli appassionati, amatori o comunque gente che è sempre andata in bici, hanno cominciato ad apprezzare il brand Van Rysel, e anche Decathlon retailer e fornitore di servizi importanti».


Qual è stato il passo più difficile da fare?
Prima il livello tecnico delle nostre bici era diverso, avevamo modelli su fasce di prezzo che al massimo arrivavano a 4.000 euro, ora la nostra bicicletta di riferimento, che è la stessa utilizzata dal team WorldTour, sfiora i 10.000 euro. Per fare ciò sono state superate alcune visioni ed abbiamo investito sulla tecnicità dei modelli e sulla competenza dei nostri collaboratori.
Come si è lavorato?
Su tre punti principalmente: merchandising, la formazione in fase di vendita e sulla riparazione, quindi l’assistenza tecnica post vendita. Il nostro obiettivo è accompagnare il cliente in tutto il processo, dalla consulenza pre vendita alla manutenzione. Questo è stato l’approccio che ci ha consentito di iniziare a penetrare un mercato che in Italia è veramente ostico a causa, o grazie, a quei marchi che hanno fatto la storia di questo sport. Però, grazie anche ad alcune partnership che nel tempo stanno andando avanti, come quella con Santini, siamo riusciti ad acquisire una maggiore credibilità a 360 gradi.


Quanto è stato importante l’investimento fatto?
Moltissimo. Van Rysel fa parte di uno dei tre expert brand su cui Decathlon sta investendo per iniziare a penetrare determinati mercati, insieme a Kiprun sul running e Kipsta per quanto riguarda il calcio. Ora l’investimento sarà ancora più alto e collocherà il team al livello delle migliori formazioni al mondo. Decathlon vuole diventare un faro del mondo WorldTour con un accordo importante siglato per i prossimi cinque anni.
In Italia che riscontro ha avuto?
Sul mercato italiano questo si vedrà sul lungo termine. Sul breve periodo però già abbiamo visto un bel riscontro che ci fa guardare con fiducia al futuro. Abbiamo selezionato dei negozi dove il ciclismo ha un’offerta ampia a livello tecnico. Il fatto di essere entrati nel ciclismo professionistico ci ha dato una grande spinta, alla quale è seguito un miglioramento generale degli aspetti citati prima.


Ci sono altri passi da fare?
Certamente, oggi l’appassionato non ha bisogno solamente del prodotto ma di un’esperienza a 360 gradi. Non si tratta di comprare una bici di alta gamma ma di avere servizi dedicati come il bike fitting, la nutrizione, la preparazione per poi arrivare al creare una community. Il nostro sogno è che un domani gli appassionati insieme alle proprie Van Rysel possano trovarsi fuori dagli store Decathlon, come questo, e fare una pedalata tutti insieme.
Il WorldTour è un modo per arrivare direttamente al cliente?
E’ un aspetto che abbiamo toccato con mano, quando Andrea Vendrame è venuto nel nostro negozio di Torino ha portato tanti appassionati che hanno poi avuto modo di toccare con mano il nostro lavoro. Per Decathlon lavorare a stretto contatto con i professionisti è un modo per avere un feedback costante sui nostri mezzi con l’obiettivo di evolvere in maniera reciproca.


Il cammino di Decathlon come proseguirà?
Nasciamo per poter accompagnare gli sportivi da quando iniziano a quando diventano professionisti. Sono trent’anni, un po’ più in realtà, che siamo in Italia e siamo arrivati ad avere tre expert brand (Van Rysel, Kipsta e Kiprun, ndr) che accompagnano i professionisti. Ma non abbiamo perso la nostra anima che è quella di voler avvicinare le persone alla pratica sportiva.