La “casa” di Deda si veste di sostenibilità

30.11.2023
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Il marchio Deda è da sempre sinonimo di componenti di alta qualità. Solo per fare un esempio, basta citare il manubrio integrato Alanera, in grado di accompagnare nei loro successi tantissimi campioni. Un nome fra tutti: Tadej Pogacar. Il fuoriclasse sloveno ha infatti vinto il suo primo Tour de France stringendo fra le mani una Alanera.

L’integrato Alanera di Deda, con le leve in linea al manubrio
L’integrato Alanera di Deda, con le leve in linea al manubrio

Non solo prodotto

Da decenni l’azienda lombarda sviluppa, produce e commercializza prodotti destinati non solo al ciclismo, ma più in generale al mondo sportivo. In Dedaindustrie sono sempre più convinti che la mission di un’azienda non debba limitarsi al solo sviluppo e alla successiva produzione di prodotti destinati a chi pratica una attività sportiva. E’ infatti necessario mettere in atto azioni importanti e significative sul fronte ecologico e dell’impatto ambientale, associate al futuro dello sviluppo economico di ogni azienda.

Proprio per questo l’azienda lombarda ha deciso di intraprendere una serie di iniziative che hanno come scopo quello di ridurre il proprio impatto sull’ambiente e nello stesso rendere la propria sede di Campagnola Cremasca, situata nel cuore della Pianura Padana, sempre più autosufficiente a livello energetico.

Deda Elementi non cura solamente lo sviluppo e la realizzazione dei propri prodotti
Deda Elementi non cura solamente lo sviluppo e la realizzazione dei propri prodotti

Attenzione alle foreste

In casa Dedaindustrie è stata recentemente messa in atto una serie di azioni finalizzate ad aumentare la quantità di packaging realizzato con certificazione FSC e FSC misto. L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello del 100% di packaging certificato FSC entro la fine del 2023. Ricordiamo a tal proposito che il Forest Stewardship Council (FSC) è una ONG internazionale senza scopo di lucro che ha dato vita ad un sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello internazionale. La certificazione ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati. La presenza del logo di FSC garantisce che un prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi dei seguenti due principali standard: gestione forestale e catena di custodia.

Contestualmente in Dedandustrie si sta procedendo a sostituire progressivamente il packaging in plastica con carta a più basso impatto ecologico. Il ricordo alla plastica sarà inoltre limitato all’utilizzo di materiale rigenerato. L’obiettivo dell’azienda è di ridurre del 50% l’impiego di plastica entro il 2025 e essere plastic-free nel 2030.

Deda cura la sostenibilità ambientale con l’installazione di un impianto fotovoltaico di ultima generazione di 3.000 mq
Deda cura la sostenibilità ambientale con l’installazione di un impianto fotovoltaico di ultima generazione di 3.000 mq

Ecco il fotovoltaico

Fra le azioni messe in atto da Dedandustrie sul fronte ecologico e dell’impatto ambientale, rientra un’iniziativa che sta interessando le sedi operative del gruppo Dedaindustrie, Deda Elementi e Dedacciai. Queste ultime verranno dotate progressivamente di impianti fotovoltaici per un potenza totale installata di 175 kW. 

L’approvvigionamento energetico è un tema di primaria importanza. Proprio per questo è stato avviato un progetto che ha visto l’installazione di un primo impianto fotovoltaico di ultima generazione di 3.000 mq già installato. Ad esso se ne aggiungerà un secondo di 2.000 mq entro il 2024. L’impianto garantirà una produzione annuale di 190.000 kWh in grado di coprire il 65% del fabbisogno aziendale. Si stima che in 25 anni Dedaindustrie eviterà l’emissione di 1.151 tonnellate di CO2.

Chiudiamo con un pensiero sul tema da parte dell’azienda lombarda: «Si tratta di un progetto ambizioso e significativo – dichiarano da Dedaindustrie – l’impianto di 3.000 mq già installato e in grado di produrre 190.000 kWh all’anno, è un ottimo punto di partenza. L’aggiunta di ulteriori 2.000 mq rappresenterà un passo significativo verso l’autosufficienza energetica, riducendo la dipendenza dalle fonti tradizionali e contribuendo alla sostenibilità dell’ambiente. Il nostro settore di produzione e commercio inoltre è strettamente legato all’ambiente ed al benessere, dunque come azienda ci sentiamo doppiamente responsabilizzati sulla tematica».

Deda