B.I.S. e CST, un rapporto sempre più solido

09.02.2024
5 min
Salva

CUREGGIO – Il nostro incontro con il Dottor Giovan Battista Vecchi, titolare della B.I.S. Srl (Bicycle Industry Supply), nasce dalla curiosità di voler approfondire con lui un post apparso a fine novembre sulla pagina Facebook di CST Tires Italia. Una foto del post ritraeva lo stesso Dottor Vecchi mentre riceveva una targa da Alvin Xie, Direttore Vendite Estere settore Auto, e Bruce Lin, Responsabile del dipartimento Vendite Estere settore Auto di CST Tires. Stiamo parlando di una azienda punto di riferimento a livello mondiale nella produzione di pneumatici per il settore ciclo, moto e auto.

Ne è nata una piacevole chiaccherata che ci ha permesso di conoscere qualcosa di più della storia della B.I.S. Srl e del suo rapporto con CST.

Il riconoscimento dato a B.I.S. Srl da CST Tires
Il riconoscimento dato a B.I.S. Srl da CST Tires
Dottor Vecchi, quando nasce la B.I.S. Srl?

La B.I.S. Srl nasce come trading company ad Arona a fine 1984, ma da un punto di vista ufficiale, come data possiamo indicare il primo gennaio 1985. A fondarla siamo stati io e mia moglie. Fin da subito ci siamo focalizzati sul primo equipaggiamento per il mondo bici e sulla ricerca di componenti con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Quando nasce invece il vostro rapporto con CST?

Dal 1996 siamo agente esclusivo per l’Italia dei prodotti CST Tires per il settore bici. Tutto è nato da un incontro che ho avuto ad una fiera di settore con il responsabile commerciale, braccio destro del fondatore dell’azienda. Sapevano che ci occupavamo di primo montaggio ed erano alla ricerca di un partner affidabile. Il primo contratto prevedeva l’invio di 2 container l’anno e l’obbligo da parte nostra di non far passare tre mesi fra un ordine e l’altro. Trascorso questo lasso di tempo, CST avrebbe avuto il diritto di recedere dal contratto. Questa clausola è tutt’oggi ancora valida, ma in tutti questi anni non c’è mai stata l’occasione per renderla operativa. Dal 2009, ai prodotti ciclo si sono aggiunti i pneumatici per il mondo moto, mentre nel 2012 quelli per autovetture e trasporto leggero.

Per quanti non conoscono bene la realtà CST, possiamo dare qualche numero utile a presentarla?

Il gruppo Chen Shin Tire è stato fondato nel 1967 a Taiwan, esattamente Yuanlin, e nel 1989 ha aperto la sua prima fabbrica a Xiamen in Cina. Oggi il marchio CST è presente con sedi produttive anche in Vietnam, Thailandia e Indonesia e i suoi prodotti sono venduti in oltre 200 Paesi nel mondo, tra cui naturalmente l’Italia, grazie al nostro lavoro. Negli ultimi anni il gruppo Cheng Shin Tire si è sempre posizionato fra la nona e l’undicesima posizione nella classifica mondiale dei produttori di pneumatici e nello specifico CST Tires si classifica come primo produttore al mondo di camere d’aria con una capacità giornaliera di 300.000 unità, mentre la capacità produttiva degli pneumatici bici si attesta sulle 200.000 unità giornaliere. Negli impianti di Xiamen, si producono giornalmente circa 1.5 milioni di pneumatici per i diversi utilizzi. Attualmente, per il gruppo Cheng Shin Tire il mondo ciclo rappresenta l’8% dell’intero fatturato.

Al centro il Dottor Vecchi con Bruce Lin e Alvin Xie di CST
Al centro il Dottor Vecchi con Bruce Lin e Alvin Xie di CST
E per B.I.S. Srl che peso ha CST?

CST è il nostro primo brand ed ha sicuramente un peso molto importante, anche perché non ci occupiamo solo della divisione ciclo, ma anche di quelle scooter, moto, quad, autovettura, trasporto leggero, giardinaggio. Se dovessimo stabilire delle percentuali, il mondo ciclo rappresenta il 60% del nostro fatturato con CST Tires, mentre gli altri settori incidono per il restante 40%. Sempre parlando del mondo ciclo, oltre a CST Tires, B.I.S. Srl è agente ufficiale e distributore di altri marchi importanti come Tektro, TRP, Zoom, FPD, Yaban, Microshift.

Dopo quasi quarant’anni di collaborazione come è oggi il rapporto fra B.I.S. Srl e CST?

Sicuramente si è rafforzato rispetto al passato. Quando hanno deciso di iniziare la distribuzione sul mercato italiano, prima degli pneumatici scooter/moto/quad e poi degli pneumatici vettura e trasporto leggero, non hanno cercato altri partner. Hanno infatti preferito chiedere direttamente a noi di far parte di questo interessante progetto. Ovviamente molte cose sono cambiate con il passare degli anni, ma questo ha interessato l’intero settore ciclo. Facendo una disanima più generale, che esce dall’ambito del rapporto con CST Tires, in passato probabilmente era più facile lavorare.

Come mai?

Nel momento in cui si prendeva una decisione, difficilmente si tornava sui propri passi. Si seguiva quella strada e si andava avanti. Oggi è tutto più frammentato. Si vive giorno per giorno ed è molto più difficile programmare. L’offerta dei prodotti è enormemente aumentata e tutto questo rende il nostro lavoro più complicato, ma anche più affascinante.

La sede di CST Tires riservata agli uffici
La sede di CST Tires riservata agli uffici

Può farci un esempio?

Quando abbiamo iniziato la nostra collaborazione con CST Tires, il catalogo con le coperture disponibili si sviluppava solo su quattro pagine. Oggi è un vero libro e, per essere al passo con la concorrenza e rispondere alle richieste più disparate dei nostri clienti, è necessario avere in casa tutto o quasi quello che è presente nel catalogo. Nonostante i grandi cambiamenti avvenuti, come dicevo già all’inizio, CST Tires è pienamente soddisfatta del nostro lavoro e ha sempre dimostrato piena fiducia in noi, fiducia che non possiamo che ricambiare continuando a dare il massimo nel nostro lavoro.

Per concludere, allarghiamo per un momento lo sguardo alla situazione internazionale e alle conseguenze che questa ha su di voi?

Gli ultimi anni sono stati davvero difficili. Dapprima la pandemia Covid, poi la guerra in Ucraina e ora quella in Medio Oriente con i problemi legati al Mar Rosso. CST Tires, producendo in estremo oriente, ha subito un danno causato dall’aumento spropositato dei noli marittimi sia nel periodo pandemico, dove i noli hanno superato i 16.000 dollari, sia negli ultimi due mesi. 

Parliamo del costo dei container?

Esatto. Se fino a qualche mese fa il costo per il trasporto di un container si attestava su una media di 2.000 euro, oggi il suo prezzo è aumentato, arrivando anche a quadruplicarsi nel mese di gennaio. A tutto questo si devono aggiungere tempi di percorrenza più lunghi per far arrivare la merce a destinazione. Non è facile, ma cerchiamo di rimediare attuando economie di scala e andiamo avanti, consapevoli di lavorare con un’azienda incredibilmente forte, ben radicata e in grado di offrire prodotti di qualità altissima.

BIS