La bici gravel da gara di 3T si rinnova, arriva la Racemax2 Italia

La gravel da gara di 3T si rinnova, arriva la Racemax2 Italia

10.10.2025
7 min
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PRESEZZO – Una delle bici gravel da gara più ambite si rinnova, per essere ancora più moderna e veloce. Di recente è stata lanciata la Primo2, ma 3T spinge forte sull’acceleratore e ufficializza la 3T Racemax2 Italia.

E’ la seconda generazione della gravel race completamente progettata, disegnata, ingegnerizzata e prodotta in Italia, all’interno del quartier generale di 3T a Presezzo. Il DNA della seconda versione non cambia, così come un impatto estetico che rende perfettamente accostabile la nuova alla generazione precedente, ma le diversità esistono e sono importanti.

La bici gravel da gara di 3T si rinnova, arriva la Racemax2 Italia
Bici gravel aggressiva e ricercata nelle forme
La bici gravel da gara di 3T si rinnova, arriva la Racemax2 Italia
Bici gravel aggressiva e ricercata nelle forme

Riportare la produzione in Italia

Entriamo nel dettaglio anche grazie al contributo di Henrique Romero, ingegnere del carbonio e responsabile di produzione in 3T.

«Partendo dall’alto di gamma, ovvero dalle bici che portano in dote il suffisso Italia – spiega Romero – l’obiettivo di 3T è quello di portare l’intera produzione qui a casa nei prossimi anni. E’ un progetto ambizioso che ci mette di fronte anche ad investimenti elevati, ma ci stiamo lavorando ed è una cosa fattibile. Tornando a noi, la Racemax2 Italia mutua la medesima tecnologia di produzione della precedente, ovvero la Filament Winding. Si tratta di un metodo eseguito interamente qui in fabbrica e utilizza delle fibre di carbonio a secco, non pre-impregnate come usa la maggioranza dei brand.

«La fibra di carbonio a secco ed il processo di lavorazione adottato – conclude Romero – ci permette di avere un controllo totale sui diversi step, sulla qualità e anche sulle performance che vogliamo ottenere da ogni bici. Inoltre il Filament Winding abbatte in modo importante anche i costi e l’utilizzo dell’energia, un fattore da non fare passare in secondo piano».

Quanto tempo occorre per creare un telaio Italia? «Dallo step numero zero, alla bici finita pronta per essere pedalata – racconta Romero – occorrono circa 10 giorni. L’unico procedimento che viene fatto al di fuori di 3T è la verniciatura, eseguita comunque a pochi chilometri dal nostro quartier generale e da un partner molto stretto».

3T Racemax2 Italia, ancora di più fast gravel

Uno degli obiettivi era migliorare ulteriormente l’efficienza aerodinamica di una bici già moderna ed avanzata. La seconda generazione incrementa la sua efficacia dell’1,5% grazie ad alcune soluzione di design e alla geometria rivisitata. La Racemax2 Italia nasce anche grazie al contributo del Politecnico di Milano, sempre più protagonista nel mondo delle bici di super performance. In fatto di numeri e a parità di taglia, la nuova bici aumenta i valori di reach e stack di 3 millimetri ciascuno, quindi è leggermente più alta e lunga, ma prevede un ribassamento della scatola del movimento centrale.

C’è più spazio per il passaggio degli pneumatici e delle ruote con profilo panciuto. La configurazione con la corona singola permette il passaggio di pneumatici etichettati fino a 45 millimetri di larghezza (non di rado si allargano fino a 47/48 millimetri), mentre con il doppio plateau il passaggio si riduce di qualche millimetro (per via dell’ingombro del deragliatore). Gli spazi allargati non hanno influito negativamente sulla lunghezza del carro posteriore che fa registrare uno dei valori più ridotti nella categoria gravel race. E’ lungo 420 millimetri, solo due in più rispetto alla versione anziana.

Sempre in ottica efficienza e miglioramento della penetrazione aerodinamica, è stato completamente ridisegnato il tubo dello sterzo. Non è più rotondo, ma utilizza una forma puntuta nella sezione centrale: soluzione mutuata in parte dalla sorella stradale Strada Italia. A questo si aggiunge la forma caratteristica dell’obliquo, che si allarga in modo importante al centro e verso il basso. Non è solo un vezzo estetico, ma protegge da eventuali interferenze che possono creare i portaborraccia, migliorando l’effetto aero frontale.

I dettagli da considerare

La serie sterzo è stata sviluppata in collaborazione con CeramicSpeed, adotta il sistema SLT di quest’ultima e particolare attenzione è stata rivolta a precisione e agilità del movimento rotante. Una delle novità importanti della 3T Racemax2 Italia riguarda l’aggiunta di un vano nella tubazione obliqua (ma è disponibile anche la versione senza vano): spazio utile per inserire un astuccio con piccoli attrezzi per un eventuale primo intervento. Il vano è perfettamente integrato e nascosto al di sotto del portaborraccia, quest’ultimo applicato su una cover apposita. In totale i portaborraccia che si possono montare sulla Racemax2 Italia sono tre (obliquo, piantone e sotto l’obliquo).

Il reggisella ha un disegno specifico, è full carbon ed è disponibile nella versione con arretramento zero, un puro stile gravel race. Il disegno di alloggio del piantone rende compatibile anche il seat-post della versione precedente, ma il nuovo porta in dote un led integrato che strizza l’occhio alla sicurezza e alla visibilità. Sulla 3T Racemax2 Italia è possibile montare esclusivamente dischi freno da 160 millimetri diametro, per anteriore e posteriore.

Per gli amanti dei numeri

La rinnovata Racemax2 Italia è disponibile in quattro taglie: S e M, L e XL. Il peso dichiarato della forcella è di 380 grammi e adotta lo stelo con disegno a D per semplificare l’intero scorrimento delle guaine, considerando che la bicicletta è compatibile con le sole trasmissioni a batteria. Racemax2 Italia è disponibile con o senza vano nell’obliquo, con un valore alla bilancia dichiarato (rispettivamente) di 1.050 e 990 grammi (taglia media e non verniciato). Il peso della bicicletta completa pronta all’uso, con allestimento di alta gamma parte da circa 7,9 chilogrammi, leggera e comunque in linea con le tendenze attuali della categoria fast gravel.

Gli allestimenti disponibili a catalogo sono sei, ai quali si aggiunge il frame-kit (telaio, forcella e serie sterzo, seat-post con luce integrata, attacco manubrio 3T More e piega 3T Aeroghiaia integrale) a 4.917 euro di listino.

La versione completa che si basa sulla trasmissione GRX Di2 di Shimano 2×12 (con ruote 3T Discus 45/40 LTD) ha un prezzo di listino di 8.114 euro e con il medesimo prezzo c’è il pacchetto con Sram Force AXS XPLR 1×13.

Si alza leggermente il livello (ed il prezzo) con l’allestimento Sram Force AXS XPLR 1×13 che porta in dote la monocorona/guarnitura 3T Torno:, 8.605 euro. E poi i tre allestimenti super top di gamma, ovvero le due con trasmissione Sram Red AXS XPLR 1×13, con e senza guarnitura 3T Torno, entrambe a 10.409 euro, per arrivare al pacchetto Campagnolo Super Record 2×13 a 10.736 euro (con ruote 3T Discus LTD 45/40).

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