Fi’zi:k è un marchio italiano che pone molta attenzione sulle novità che arrivano dal mondo del professionismo, della biomeccanica e della ricerca dei materiali in generale, come dimostrano le selle Adaptive di cui abbiamo già parlato. Una delle ultime tendenze in fatto di scarpe è quella di avere le suole personalizzate per sostenere l’arco plantare, ma spesso non basta. Ecco la proposta di Fi’zi:k: le Vento Stabilita Carbon.
La suola da sola non basta
La ricerca dei famosi marginal gains ha portato l’attenzione anche sulla fase di spinta e quindi sulle scarpe. Come ci ha detto Alex Locatelli Product Manager di Fi’zi:k: «I corridori professionisti usano le suole customizzate per spingere meglio e avere dei guadagni in termini di prestazioni. Però molti di loro si lamentavano che non trovavano un adeguato supporto della scarpa nella fase di spinta. A quel punto in Fi’zi:k ci siamo chiesti cosa potevamo fare per soddisfare queste richieste».
Le Vento Stabilita Carbon sono le scarpe che vanno a intervenire proprio nel sostegno dell’arco plantare. Ma come funzionano?
«Abbiamo rimosso una parte della suola per integrare il sistema Dynamic Arch Support 2.0, in modo che questo avvolga l’intero arco plantare partendo dalla base del piede – continua Alex Locatelli – per fare questo abbiamo realizzato una tomaia flessibile, che si può regolare grazie al Boa Li2 superiore».
Con questo sistema si può regolare al meglio anche la pressione sul piede. Inoltre, Fi’zi:k attraverso il concetto del Volume Control permette di regolare la pressione della parte alta tramite il Boa alto, e la parte anteriore del piede tramite il Boa posto più in basso.
Per tutti i tipi di piede
Oltre al Dynamic Arch Support 2.0 le Vento Stabilita Carbon vantano un sotto piede di montaggio frastagliato in modo che sia flessibile e vada a lavorare in simbiosi con la suola.
«I feedback che abbiamo avuto sono tutti positivi – afferma Locatelli – il sistema funziona con qualsiasi tipologia di piede. Il risultato è che aumentano le performance e al tempo stesso si prevengono gli infortuni, perché pedalare meglio vuol dire spingere meglio e quindi preservare le articolazioni. Per chi fa tanti chilometri è un aspetto importante».
Spinta più arretrata
La suola in carbonio è stata rivista, come dicevamo all’inizio una parte è stata rimossa, però i tecnici Fi’zi:k sono riusciti a mantenere un indice di rigidità di 10, che nella scala dell’azienda veneta è il massimo. Inoltre, è stato creato un canale d’aria che garantisce il controllo della temperatura interna della scarpa.
Sempre nella suola Fi’zi:k ha arretrato i fori su cui innestare le tacchette: «Anche questa scelta è figlia di studi di biomeccanica e delle richieste dei corridori. La ragione sta nelle geometrie moderne delle biciclette che hanno cambiato il modo di spingere, in pratica sono cambiati gli angoli di spinta. Dai nostri test le tacchette più arretrate permettono un’efficienza di pedalata migliore e portano anche un beneficio aerodinamico». Per chi vuole tenere le tacchette in posizione tradizionale Fi’zi:k ha dato la possibilità di un’ampia regolazione grazie all’inserimento di alcune asole, che permettono di avanzare il punto di fissaggio.
Un occhio all’ambiente
Per finire segnaliamo l’utilizzo dei Boa Li2 che hanno delle dimensioni leggermente ridotte, sono un po’ più sottili, il che migliora il profilo aerodinamico ed inoltre sono prodotti con materiale riciclato.