La giornata del pro’: oggi andiamo a bussare ad Edward Ravasi della Eolo-Kometa la squadra italo-spagnola di Ivan Basso e Alberto Contador. E proprio dalla Spagna ci risponde Ravasi. Ha preferito restare ad Oliva, visto che qui ha fatto il ritiro fino alla scorsa settimana, domenica ha esordito in corsa e mercoledì riprenderà con la Valenciana. O almeno così avrebbe dovuto fare prima dell’annullamento avvenuto oggi.
Edward, oggi ci facciamo gli affari tuoi! Da mattina a sera, in sella e non… Partiamo da questa fase della stagione. A che punto sei?
Diciamo che sono partito “con calma”. Con il team l’idea è d’iniziare ad andare forte a fine marzo. Ho fatto molta base e non ho fatto lavori di brillantezza o dietro moto che possano simulare le fasi intense di gara e infatti domenica i fuorigiri un po’ mi sono mancati. Però ho la fortuna di non mettere su troppi chili e questo mi aiuta.
Quindi hai corso domenica e avresti dovuto correre mercoledì: quasi la settimana tipica di quando si è giovani, quando si corre la domenica. Come gestisci questi giorni?
Lunedì ho riposato. Martedì ho fatto un richiamo di forza in palestra, quelli ormai li faccio sempre, e poi un paio d’ore di trasformazione in bici. Complice anche la chiusura delle palestre ho fatto esercizi a corpo libero e con i bilancieri. E devo dire che in bici mi trovo meglio. Uso più muscoli e stimolo il sistema propriocettivo.
E gli altri giorni?
Mercoledì ho fatto 3 ore e 20′ agilizzando un po’ la gamba. Giovedì faccio un’ora. E’ importante riposare anche per fare della supercompensazione e fare un piccolo gradino. Venerdì lavoro sulla forza. Sabato faccio distanza. Nei due giorni che restavano prima della Valenciana avrei fatto solo uscite semplici, magari il martedì ci avrei messo qualche volatina o del medio, giusto per portare un po’ su il cuore e farmi trovare un po’ più pronto.
Come fai la forza?
In salita: 20′ tra 40 e 50 rpm al medio. Di solito faccio tre minuti col rapportone e due agili a 80-90 rpm. L’intensità dell’agilità varia in base al periodo. Se è una fase di carico, li faccio anche a soglia, altrimenti vado molto più tranquillo, ma sempre a 80-90 rpm. In generale mi piace svolgere i lavori specifici a fine allenamento, così è un po’ più dura.
E le salite a tutta?
In questo periodo non ne ho fatte molte. Solo una, un test, in ritiro in cui abbiamo valutato la condizione e devo dire che ho espressi già buoni valori, pur non avendo fatto del lattato.
Inquadrata la parte in bici, Ravasi ci porta in casa. O meglio, a tavola!
Cosa mangi a colazione e quanto la fai prima di uscire?
Mi piace far colazione non troppo vicino all’uscita, almeno due ore prima, specie se devo fare la distanza e mangio un po’ di più. Cosa mangio: avena, miele, banana e noci, il tutto accompagnato dal latte, quello normale. Vengo da una fattoria e ci sono abituato. Non ho problemi con il lattosio. Oltre a questo c’è il salato. Toast o (soprattutto) uova. Mi piacciono molto: in tutti i modi, ma strapazzate sono quelle che preferisco.
E in bici?
Le classiche barrette e delle maltodestrine. Dalla primavera in poi porto con me anche una borraccia di sali. Di maltodestrine ne prendo 50-60 grammi l’ora (chiaramente disciolte nella borraccia, ndr), se devo fare una seduta lunga o intensa. Se invece devo fare una passeggiata magari mi fermo al bar: Coca Cola e o un toast o un dolce.
Al rientro con cosa pranzi?
Con la pasta, circa 150 grammi se ho fatto fino a 3 ore e mezza, altrimenti qualcosa in più. Il mio condimento preferito è al pesto, ma non ne abuso. Altrimenti la condisco spesso con l’olio extravergine d’oliva o con il tonno. Prima della pasta mangio verdure crude, sostanzialmente l’insalata. E poi dell’affettato o del tonno (se non l’ho messo nella pasta). Se l’allenamento è stato parecchio duro capita che prima di fare la doccia prenda anche uno shaker di proteine (30 grammi).
Merende e spuntini sono previsti per Ravasi?
Se torno alle 16 no: pranzo e tiro sino a cena. Altrimenti verso le 17 uno yogurt greco con della frutta di stagione non manca. D’estate mi piacciono molto le fragole e l’anguria. Qui in Spagna sto mangiando le arance.
A cena?
Se il giorno dopo ho un allenamento impegnativo mangio un primo di carboidrati: pasta o cereali, un secondo con pesce o pollo, mentre la carne rossa la mangio solo una volta alla settimana. Se invece mi aspetta un allenamento facile sostituisco la pasta con una vellutata, magari con dei crostini.
E nel tempo libero?
Dopo pranzo mi piace riposarmi e dormire un po’. Mi piace leggere, soprattutto biografie. Adesso sto leggendo il libro di Genovesi sul Pirata (Cadrò, sognando di volare, ndr), altrimenti seguo le serie su Netflix. Quando sono a casa mi piace andare a trovare i miei amici d’infanzia, quelli con cui da bambino andavamo in bici.