Il 21 maggio, tre giorni fa, Sir Mark Cavendish ha compiuto 40 anni. Il recordman di tappe vinte al Tour de France continua ad apparire nei social dedito alla costruzione di una vita dopo il ciclismo, coinvolto in iniziative e ambienti cui avrebbe avuto ben poco tempo da dedicare se fosse stato ancora un corridore.
«Non mi è mai importato molto del mio compleanno – ha raccontato a Het Nieuwsblad – perché ero sempre impegnato a gareggiare o ad allenarmi. E’ solo da quando è nato Casper che ho iniziato a viverlo in modo più consapevole. Nella vita di un ciclista, non c’è tempo per questo».
Airbnb e il Tour de France
Proprio in occasione del suo compleanno, il velocista dell’Isola di Man è stato presentato a Parigi come host di Airbnb (foto Wendy Huynh in apertura), che ha da poco siglato un contratto di sponsorizzazione con il Tour de France e il Tour de France Femmes, con l’obiettivo di valorizzare il legame tra sport, territorio e comunità locali.
Già da qualche anno, la piattaforma che propone appartamenti anziché camere di hotel, ha aggiunto la sezione delle esperienze, in cui gli host (coloro che offrono servizi) permettono di aggiungere al semplice soggiorno delle attività legate alla tipicità del territori. Eccone una serie ritagliata su misura per il Tour de France. Si svolgeranno lungo il percorso della Grande Boucle e coinvolgeranno atleti, esperti e host locali per offrire agli appassionati l’opportunità di scoprire il cuore delle regioni francesi.
«Airbnb è presente in 29.000 comuni francesi – ha dichiarato Brian Chesky, co-fondatore e CEO della piattaforma – permettendo ogni anno a milioni di ospiti di scoprire le diversità della Francia. Oltre a offrire esperienze irripetibili durante la corsa, siamo orgogliosi di collaborare con il Tour per attrarre nuovi visitatori nelle aree rurali attraversate dalla Grande Boucle. E portare i benefici del turismo sportivo a un numero sempre maggiore di comunità in tutta la Francia».
Cavendish, host del Tour
Tra le esperienze più attese, ecco dunque quella che vede Mark Cavendish nella veste di host di eccezione. Venti ospiti potranno incontrarlo e pedalare con lui all’interno del Grand Palais, durante la tappa finale del Tour a Parigi. Verrebbe da far notare con una punta di ironia che forse nessuno aveva avvertito la catena degli affitti che l’ultima tappa non sarà più affare per velocisti, ma siamo abbastanza certi che il nome di Cavendish permetterà di superare l’ostacolo.
«Ho vissuto numerose vittorie e momenti indimenticabili al Tour de France – ha detto Mark – ma non ho mai avuto l’opportunità di pedalare nel Grand Palais durante il Tour. Sono davvero entusiasta di condividere questa esperienza esclusiva di Airbnb con gli ospiti».
Due date da prenotare
L’esperienza prevede un incontro esclusivo con il britannico, per ascoltare i racconti della sua carriera e condividere i ricordi legati al Tour. Una masterclass di ciclismo sui rulli, con riscaldamento e una power challenge, durante la quale Mark offrirà consigli su come superare i propri limiti. L’opportunità di pedalare insieme a “Cav” all’interno del Grand Palais, celebrando uno dei luoghi simbolo del ciclismo mondiale. Infine l’accesso VIP al traguardo dell’ultima tappa, con posti riservati a pochi passi dalla linea d’arrivo sugli Champs-Elysées.
L’esperienza si svolgerà il 26 luglio, dalle 20 alle 22,30 e si ripeterà il 27 luglio a partire dalle 16. Chi è interessato potrà iscriversi per partecipare dal 27 maggio alle ore 18 su http://airbnb.com/cavendish.
Non solo Cavendish
Non c’è solo Cavendish e infatti nel comunicato diffuso da Airbnb vengono snocciolate alcune delle altre proposte appena inserite nel calendario delle esperienze legate al Tour de France. Sono, si diceva, le Airbnb Originals – esperienze ideate da personalità di spicco e pensate esclusivamente per la piattaforma. In questo modo, mentre le persone prenotano il proprio soggiorno lungo il percorso, nella stessa app potranno anche selezionare una delle nuove esperienze legate al Tour.
Fra le proposte in maggiore evidenza, vengono segnalate: creare una maglia in edizione limitata con Fergus Niland, direttore creativo di Santini e ideatore della celebre maglia gialla. Partecipare a un workshop con Stephanie Scheirlynck, nutrizionista della Lidl-Trek, per scoprire snack energetici e alimenti per il recupero. Infine vivere un tour esclusivo dietro le quinte del Tour con Thomas Voeckler, ex ciclista francese, tecnico della nazionale e attuale commentatore.
La vita normale
Nell’intervista rilasciata a Het Nieuwsblad per commentare questo suo nuovo ruolo, che non sarà il solo che svolgerà (come a volersi tenere altre porte aperte), Cavendish ha offerto un piccolo spaccato della sua vita attuale. A metà fra la nostalgia e la presenza al suo fianco della moglie Peta che lo supporta e in qualche modo gli dà la direzione.
«Ho più tempo per la mia famiglia – ha detto Cavendish – dato che per gli ultimi vent’anni ho corso oppure ero in ritiro. Cosa mi manca? Uscire e andare in giro con i compagni. Ma quando sento che stanno cambiando anche il circuito qui sugli Champs-Elysées con la salita di Montmartre, allora sono anche contento di non essere più un ciclista. Da quando ho snesso ho imparato ad apprezzare di più altri aspetti della vita. Anche i compleanni dei miei figli. Proprio pochi giorni fa, Casper ha compiuto sette anni…».