Il giusto compromesso tra comfort e rigidità, è la Giro Imperial II

03.07.2025
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Il test completo delle Giro Imperial II è una sorta di evoluzione della Giro Empire SLX, ma questa è la versione con i due rotori Boa Li2 in alluminio. Il design e le forme sono in parte mutuate da quella con i lacci, ma il modello con i rotori si rivolge a chi preferisce aggiustare il fitting anche in corsa, oltre ad offrire una sensazione di rigidità e compattezza maggiori.

460 grammi rilevati nella taglia 42 (per entrambe le scarpe, senza solette), un peso molto buono, per una calzatura che si pone come il giusto compromesso tra ventilazione massimizzata, peso ridotto e rigidità della suola. L’abbiamo provata.

Giro Imperial II, super ventilate e con i Boa in alluminio
Giro Imperial II, super ventilate e con i Boa in alluminio

Una scarpa Giro ha sempre dei plus

Prima di tutto il fitting, mai banale, un marchio che come pochi altri è in grado di far collimare una calzata asciutta ad un comfort di altissimo livello. All’apparenza si vede una scarpa magra ed allungata, ma una volta indossata l’avampiede si distende, si allarga e le dita non restano compresse. Il vantaggio nel medio e lungo periodo legato al comfort e il piede ringrazia. Ovviamente entra in gioco anche la tomaia Synchwire in TPU monofilamento, un misto tra una sorta di mesh trasparente (un tessuto particolarmente arcigno, seppur retato) e zone in cui il tessuto è compatto, mai eccessivamente duro. Risulta contenitivo, non cedevole ed è anche piacevole al tatto, quasi da sembrare pellame naturale nella zona del tallone.

E poi ci sono i due rotori Boa Li2 in alluminio, tosti e belli da vedere, comunque leggeri ed entrambi hanno i cavi incrociati. Tutti i passanti di scorrimento dei cavi sono in tessuto. Ci piace questa trovata, perché assolvono ad una doppia funzione, quella di chiudere e quella di adeguare il volume della calzatura al piede. Vicino alla linguetta ed ai lati il piede non mostra spazi vuoti, seguendo una sorta di fil rouge della versione con i lacci, sempre perfettamente aderente al piede.

Suola in carbonio, spessori differenziati

E’ tutta in carbonio unidirezionale ed è rigida. Nella scala dei valori Giro è quella al top, anche se non è estrema. Ha una sorta di linea centrale con spessore maggiorato, così come è più spesso il punto di connessione/supporto della tacchetta. Le asole filettate hanno ben 1,5 centimetri di scorrimento (tantissimo), tanto da portare la tacchetta, tanto avanti o tanto indietro, in base alle necessità e preferenze.

La suola non è piatta e soprattutto nella zona dell’arco plantare si rialza leggermente, senza essere invasiva. Sostiene e non crea fastidi, lascia spazio per eventuali solette interne personalizzate e non influisce negativamente sul fitting.

I tre vantaggi principali della Imperial II

Fitting asciutto e plasmabile al tempo stesso, grazie ad una suola che non è estremamente rigida, soprattutto nel percepito. Volume interno ottimale, perché la scarpa Giro in questione permette di inserire un plantare customizzato, oppure una soletta leggermente più spessa rispetto a quella in dotazione con arco plantare personalizzabile in fase di riempimento (ed è un’ottima soletta).

Nonostante il doppio incrocio dei cavi, la tomaia e la linguetta non schiacciano la struttura del retinacolo del piede. Ovviamente la ventilazione è costante, grazie a buona parte del tessuto “quasi” trasparente ed anche chi soffre di più del calore ai piedi può ringraziare.

In conclusione

Giro Imperial II è una tipologia di scarpa tanto redditizia, quanto capace di soddisfare diverse tipologie di utenza. Ideale per chi ricerca leggerezza e una ventilazione costante, ma non è disposto ad indossare una scarpa cedevole dove il risparmio dei grammi è parallelo ad un calo delle performance e della stabilità. E poi l’impatto estetico, perché Imperial II è una calzatura che gratifica il colpo d’occhio. E’ asciutta ed elegante. Sotto il profilo prestazionale non è eccessiva, anche se la rigidità della suola si sente e non poco, soprattutto nella zona anteriore. Eppure non è una di quelle calzature che invita a portare tutto il peso sulla tacchetta/pedale, per un equilibrio nel gesto ed una semplicità di “lettura” della scarpa che non è banale.

Le cuciture interne sono ridotte all’osso, un fattore che si sente soprattutto nel medio e lungo periodo. Non si percepiscono attriti e frizioni inutili, è sinonimo di una ricerca qualitativamente elevata e proprio la quasi totale assenza di cuciture interne aumenta quell’aspetto di libertà del piede. Imperial II non è una calzatura che fa spanciare il piede, ma è davvero confortevole. Non da ultimo, ci piacciono la talloniera completamente integrata ed il tessuto interno, morbido ed adattivo, comunque anti sfregamento, ma comunque votato a non accumulare sudore/calore, in linea con il focus primario della scarpa Giro. Il prezzo di listino è di quelli importanti, di qualche centesimo inferiore ai 430 euro, anche se in realtà rientra nel range di una categoria top level.

ciclibonin