Athletic Affair, conosciuta agenzia di Marketing e PR sportivo con sede a Girona nel nord della Spagna, è stata scelta da Wilier Triestina e Miche per guidare nei prossimi due anni le loro rispettive strategie globali di comunicazione e marketing. Questa partnership ambiziosa punta a rafforzare la presenza internazionale di entrambi i brand, sfruttando un approccio innovativo e mirato a coinvolgere le comunità ciclistiche di tutto il mondo.
L’accordo si fonda su quattro pilastri strategici: Marketing, Pubbliche Relazioni, Attivazione di Partnership e Sviluppo del Brand. L’obiettivo principale è migliorare l’interazione con i ciclisti e gli appassionati, supportando progetti innovativi e amplificando il legame con i media specializzati. In particolare, Wilier Triestina, già affermata come partner tecnico di squadre WorldTour, intende consolidare la sua posizione di rilievo nel settore del ciclismo professionistico. Miche, a sua volta, con la propria esperienza nella produzione tutta italiana di componenti di precisione, completa questa visione con il suo impegno verso l’eccellenza e l’innovazione.
Fondata nel 1906, Wilier Triestina rappresenta un simbolo di qualità e tradizione italiana nel settore delle biciclette ad alte prestazioni. Miche, dal canto suo, aggiunge valore a questa eredità con soluzioni all’avanguardia nel design dei componenti, garantendo prestazioni di alto, altissimo livello e affidabilità.
Cavendish in Wilier Triestina “disegna” la livrea della sua bici celebrativa del record di vittorie al Tour de France.Cavendish in Wilier Triestina “disegna” la livrea della sua bici celebrativa del record di vittorie al Tour de France.
Un ponte tra marchio e comunità
«Siamo estremamente orgogliosi di collaborare con due marchi iconici come Wilier Triestina e Miche – ha dichiarato Xavi Güell, co-fondatore di Athletic Affair – e questa partnership non solo testimonia la loro fiducia nella nostra capacità di creare campagne d’impatto globale, ma ci offre anche l’opportunità di supportare il loro sviluppo nel dinamico mercato del Sud-est asiatico, grazie al nostro nuovo ufficio a Singapore».
Athletic Affair, già nota per l’impegno verso progetti che generano un impatto positivo su società e ambiente, rappresenta un vero e proprio ponte tra marchi e comunità. Con un focus diretto su valori condivisi e passione per l’outdoor, l’agenzia ha difatti dimostrato di saper costruire connessioni autentiche e durature.
Michele, Enrico e Andrea GastaldelloMichele, Enrico e Andrea Gastaldello
Questa collaborazione tra Athletic Affair, Wilier Triestina e Miche segna un passo importante nel percorso di crescita dei due bike brand italiani. I quali, grazie al supporto strategico di Athletic Affair, sono adesso ancor più organizzati nel poter consolidare il proprio ruolo di protagonisti nel mondo del ciclismo globale.
MISANO – La collaborazione con i tecnici FDJ-Groupama ha portato Wilier ad un piano superiore in termini di sviluppo e di applicazione dell’aerodinamica. La Supersonica SLR è il risultato. Stefan Kung l’ha usata per vincere la crono finale della Vuelta, poi per centrare il secondo posto ai campionati europei (tra Affini e Cattaneo) e l’ottavo domenica scorsa nella crono di Zurigo.
Grazie al responsabile del progetto, Claudio Salomoni, entriamo nel dettaglio di questa bici che nasce per le prove contro il tempo. Non una bici ibrida tra crono e triathlon, uno strumento specifico per i cronoman.
La prima Supersonica montata ufficialmente per KungLo svizzero al Tour de Suisse con la Supersonica SLRLa prima Supersonica montata ufficialmente per KungLo svizzero al Tour de Suisse con la Supersonica SLR
Cosa differenzia una bici da crono da tutte le altre?
La Supersonica SLR nasce per corridori come Kung, solo per fare un esempio, atleti che sono cronoman prima di tutto e hanno bisogno di uno strumento specifico. Il reggisella integrato, non estraibile può essere un dettaglio, una sorta di spartiacque tra le bici da crono vere e proprie e quelle nate anche per il triathlon. Zero compromessi.
Prestazione su tutto?
Sì. Siamo andati alla ricerca di una resa tecnica in senso assoluto e avevamo necessità di migliorare i prodotti esistenti. La collaborazione con il team francese ci ha spinto ad un livello superiore di ricerca e non mi riferisco solo alla galleria del vento.
Qui all’ultima rassegna europea di Hasselt, chiusa con la medaglia d’argento dietro AffiniQui all’ultima rassegna europea di Hasselt, chiusa con la medaglia d’argento dietro Affini
Come siete partiti con il progetto Wilier Supersonica?
Siamo partiti dalla taglia large, quella di Kung. L’atleta svizzero doveva essere il primo. Forte cronoman, molto tecnico per i feedback e svizzero. I mondiali si sono corsi in Svizzera, non è un dettaglio. Ovviamente la bici è stata usata anche alle Olimpiadi.
Però, tempi stretti per mettere insieme i vari tasselli!
Strettissimi. Per un prodotto del genere ci vogliono circa 12/15 mesi, a volte 18: noi l’abbiamo fatto in 5. Una corsa estenuante contro il tempo. Non ricordo quante volte siamo stati in galleria del vento, anche durante le ferie. Però, che grande soddisfazione e che stimoli…
Curvature specifiche per ogni sezione e tubazioneL’asimmetria frontale degli steli della forcellaCurvature specifiche per ogni sezione e tubazioneL’asimmetria frontale degli steli della forcella
Cosa è cambiato rispetto al passato?
Tutto. A partire dai modelli di analisi usati, fino ad arrivare alla bici così come la vediamo. Ogni tubo ha uno specifico sviluppo Naca, ogni curvatura e ogni sezione. Questa Wilier non è frutto di un disegno fatto a matita, ma è il risultato di un’insieme di algoritmi combinati tra loro, poi tradotti in una bicicletta.
Le nuove regole UCI hanno influito sul progetto?
Chiaramente sì. Ne sono un esempio la forcella molto larga e fine, il manubrio e anche la borraccia integrata, che è asimmetrica, disegnata sulla bici. Tutto ha contribuito a miglioramenti rispetto alla Wilier Turbine.
I profili alari del posterioreI profili alari del posteriore
Colpisce anche la dimensione della scatola centrale. A cosa è dovuta?
Deve contrastare le torsioni e buona parte di esse convergono in quel punto. Se poi consideriamo quanti watt sviluppano oggi atleti come Kung… Abbiamo una sezione centrale rigidissima, che anche in fatto di impatto visivo è quasi mezza bici.
Avete usato le stampe 3D?
Sì. La prima Supersonica è stata di fatto un pezzo di plastica, mi piace definirla come tale, ma questo pezzo di plastica ci ha permesso di approcciare la galleria del vento, di presentare ufficialmente il progetto a FDJ-Groupama, ottenendo fin da subito dei risultati eccellenti. Anche i francesi sono rimasti a bocca aperta.
Borraccia asimmetrica e specifica per la Supersonica SLRBorraccia asimmetrica e specifica per la Supersonica SLR
C’è stato un punto critico che ti lasciava qualche perplessità?
I primi prototipi in resina vibravano leggermente in fase di angolazione laterale accentuata. Ormai la galleria del vento prevede test completi considerando tutte le direzioni, non solo le prove frontali. In realtà queste vibrazioni erano riferite alla sola resina. Una volta posizionata la bici definitiva in carbonio, tutto più che perfetto, abbiamo avuto ragione.
Avete usato il binomio bici/corridore?
A partire dal secondo step in galleria del vento. I tecnici francesi hanno stampato in 3D due manichini con le caratteristiche fisiche di Kung, che ovviamente era impegnato nelle gare e negli allenamenti. Un manichino statico e uno con le gambe mobili. Siamo oltre la F1.
In caso di monocorona sono garantiti i 70 denti (anche oltre)In caso di monocorona sono garantiti i 70 denti (anche oltre)
Supersonica è un monoblocco?
Il telaio è un monoblocco, ma devi considerare i tre pezzi principali. Telaio, forcella e manubrio. E’ tutto carbonio al quale si aggiungono alcune parti stampate in 3D, come ad esempio borraccia e portaborraccia fatti in collaborazione con Elite. C’è anche lo zampino di Miche per le ruote, nuove anche queste, dove abbiamo approfondito degli studi sui tubeless.
Con o senza deragliatore?
La gabbietta del deragliatore, disponibile in due versioni, si può rimuovere. In caso di una monocorona si può montare anche un piatto da 70 denti, ma anche oltre.
Viste in azienda da Wilier, le protesi personalizzate di KungViste in azienda da Wilier, le protesi personalizzate di Kung
E’ possibile quantificare il costo di una bici del genere?
In termini industriali una bici del genere non dovrebbe neppure esistere, non solo per Wilier, per chiunque affronta questa categoria di prodotti. Anche se per regolamento deve essere inserita nel catalogo e prodotta. E’ un’immagine per chi la produce, è tecnologia, è know-how e dà un bagaglio di conoscenze che vengono riportate a cascata su tutte le altre categorie di bici. Una bici come Wilier Supersonica SLR non è una bici creata con l’intento di vendere migliaia di pezzi.
Una bici che Wilier è in grado di fare!
Esattamente, è come un biglietto da visita. Oggi la Supersonica è la bici più veloce.
Quinto Tour per Guarnieri, regista del treno di Demare. Parla di sua figlia Adelaide e del disegno che gli ha regalato. E fa le carte agli altri sprinter
La Wilier Verticale SLR è la naturale evoluzione della famiglia Zero SLR, quella che va alla ricerca della massima leggerezza. Una bici “solo” per gli scalatori? A nostro parere c’è molto di più.
Verticale va oltre il progetto bicicletta, perché porta in dote un rinnovato processo di costruzione del telaio, impiegando un blend di fibre composite (sono tre) dalla qualità elevatissima. Non è solo una questione di carbonio, perché la leggerezza della Verticale è ottenuta anche grazie alla cura maniacale delle lavorazioni. E poi le geometrie, tutte diverse rispetto anche a Filante SLR, con taglie che non presentano nessuna sovrapposizione (considerando anche l’esposizione che si ottiene abbinando le diverse misure del manubrio integrato).
Materie prime e lavorazioni di altissima qualità
Entriamo nel dettaglio grazie al contributo di Claudio Salomoni, responsabile dell’innovazione Wilier. «Il carbonio e le resine di alta qualità – spiega – sono più che importanti, fanno la differenza nell’economia prestazionale e nella bontà complessiva del progetto, ma non si riduce tutto alla fibra composita. Sono importantissime anche le lavorazioni e i procedimenti con i quali le materie prime vengono plasmante. Ogni telaio della Wilier Verticale SLR è costruito grazie ad oltre 400 pelli di carbonio ed è un monoscocca vero e proprio. E’ un blocco unico.
«Gli step di crescita e di valore del progetto sono più di uno. Ad esempio la zona della testa della forcella – prosegue Salomoni – ha un design asimmetrico e nel punto dove è ancorata la pinza del freno permette di distribuire meglio le forze che si generano. La testa conica collima con una sorta di inspessimento maggiorato, soluzione che permette di sfruttare la continuità nel posizionamento delle fibre. Non ci sono interruzioni, non ci sono angoli e/o gomiti che possono creare stress. Il tutto si riflette in modo esponenziale sul feeling e precisione di guida».
Sfinata e aggressiva, DNA WilierNodo sella sfinato e rigido, forma dedicata per il regggisellaLa sede del blocco reggisella segue la tangente degli obliquiUn forcellino del cambio che ricorda la soluzione UDH, è rigido e protettivoFoderi asimmetrici per la forcella e testa ampiaScatola asimmetrica, così come la base del piantoneSfinata e aggressiva, DNA WilierNodo sella sfinato e rigido, forma dedicata per il regggisellaLa sede del blocco reggisella segue la tangente degli obliquiUn forcellino del cambio che ricorda la soluzione UDH, è rigido e protettivoFoderi asimmetrici per la forcella e testa ampiaScatola asimmetrica, così come la base del piantone
Verticale SLR, come è fatta
Un monoscocca in carbonio che utilizza un mix di fibre T800, T1100 e M46JB, ognuna applicata in modo specifico in zone dedicate e con orientamento altrettanto specifico. T800 e T1100 sono caratterizzate da resistenza alla rottura, la terza è usata per aumentare la rigidità torsionale. Al pari della laminazione del carbonio all’interno degli stampi, c’è l’innovativo processo Active Molding, che utilizza dei controstampi in polimeri espansi. L’obiettivo è quello di consolidare i materiali e curare ogni singola parte delle tubazioni, azzerando la formazione di arricciature e dopositi di materiale.
Oltre ai dettagli costruttivi e di design citati da Claudio Salomoni, è stato ridisegnato il sistema di blocco del reggisella. La vite lavora diagonalmente e l’intero blocchetto è integrato nel nodo sella (la vite di chiusura è posta nel rinforzo tra piantone ed orizzontale). Il seat-post è sfinato, ma non è rotondo ed ha una sorta di disegno a goccia. Supporta una luce con batteria ricaricabile e lo stesso supporto può essere utilizzato come portanumero. Due gli arretramenti disponibili, 15 millimetri oppure zero off-set.
Una brugola, due asole, doppia possibilità di posizionare il support del deragliatoreUna brugola, due asole, doppia possibilità di posizionare il support del deragliatore
Corone fino a 56 denti
L’attacco del deragliatore non è più rivettato e mobile. Tutta la zona è più leggera rispetto al passato e meno soggetta a stress. Il doppio posizionamento del deragliatore dà modo di supportare corone fino a 56 denti (in ottica WorldTour non è un dettaglio banale).
Rimanendo nella zona della trasmissione, c’è un forcellino sagomato che supporta il bilanciere posteriore. E’ intercambiabile e presenta una sorta di sbalzo all’interno (ricorda quelli UDH, ma è disegnato da Wilier). Ottima scelta, perché il suo disegno tiene lontana la catena dai foderi del telaio e lo stesso forcellino non è soggetto a rotazione. Inoltre, così come è disegnato permette di risparmiare un foro, che andrebbe rinforzato.
Bici sviluppata a braccetto con il Team Groupama-FDJ (foto Wilier)Bici sviluppata a braccetto con il Team Groupama-FDJ (foto Wilier)
Nuovo concetto per le geometrie
La geometria della nuova Wilier Verticale SLR è completamente differente dalla Zero SLR e dalla Filante SLR, sviluppata grazie alla collaborazione con il Team FDJ-Groupama. Se lo stack (a parità di taglia) è rimasto quasi invariato, il reach è stato modificato profondamente, concentrandosi sul binomio telaio/manubrio.
In linea generale la Verticale SLR nelle taglie più piccole è stata accorciata, mentre per le misure più grandi è stata allungata leggermente. E’ bene considerare che questo nuovo progetto nasce per la competizione, quindi le valutazioni finali partono sempre dalle posizioni più aggressive del corridore.
Cockpit integrato con design unico nel suo genere3 centimetri di differenza tra i manettini ed i terminali della curvaSupporto del device perfettamente integratoCockpit integrato con design unico nel suo genere3 centimetri di differenza tra i manettini ed i terminali della curvaSupporto del device perfettamente integrato
Cockpit integrato, non solo questione di flare
Un manubrio integrato che colpisce non poco grazie alla sagoma non usuale, bella da vedere e capace di completare il pacchetto Verticale. Un monoblocco in carbonio da 310 grammi dichiarati, dove tutto scorre internamente.
Tra la sezione superiore dove appoggiano i polsi (ed i manettini del cambio) ed i terminali bassi ci sono 3 centimetri di differenza (ad esempio 37 sopra e 40 centimetri sotto, oppure 39 e 42). Ma è la sezione centrale della piega a fare la differenza, con una sorta di gomito che agevola la presa ribassata e lo scarico della forza in fase di sprint e rilancio. Efficiente e funzionale.
Movimento centrale Miche con sedi e corpo centrale in alluminioDavanti e dietro scompaiono le soluzioni SpeedReleaseGhiera Miche fresata e mozzi con cuscinetti CeramicSpeedLa cover aerodinamica per il mozzo anteriore MicheIn dotazione le Kleos RD36 di Miche I perni passanti sono lavorati ed alleggeritiLuce ricarivabile con presa usbIl supporto, anche per il numero da garaMovimento centrale Miche con sedi e corpo centrale in alluminioDavanti e dietro scompaiono le soluzioni SpeedReleaseIn dotazione le Kleos RD36 di Miche Ghiera Miche fresata e mozzi con cuscinetti CeramicSpeedLa cover aerodinamica per il mozzo anteriore MicheI perni passanti sono lavorati ed alleggeritiLuce ricarivabile con presa usbIl supporto, anche per il numero da gara
Tanta componentistica Miche
Miche è entrata a fare parte del portfolio Wilier, non è un segreto. Sulla Verticale SLR è montato il movimento centrale Miche Integrale RD sviluppato in collaborazione con CeramicSpeed. Scorrevolissimo e rigido, capace di influire in modo positivo sulla rigidità della stessa scatola centrale. Ottima soluzione. Tutte le versioni della Verticale SLR portano in dote le ruote Miche Kleos, versioni standard oppure le top di gamma RD.
Miche ha sviluppato e dedicato al nuovo manubrio una prolunga per il computerino, con il braccetto che si innesta frontalmente e all’interno del cockpit. Pulito, elegante e un altro componente che permette di risparmiare grammi, per un kit telaio Verticale SLR (telaio, forcella e reggisella, manubrio e serie sterzo, viteria inclusa e nella taglia media), con un valore dichiarato alla bilancia di soli 1.669 grammi.
Wilier Verticale SLR Groupama-FDJColorazione rossa con trasmissione Red AXSColorazione nera e montaggio CampagnoloWilier Verticale SLR Groupama-FDJColorazione rossa con trasmissione Red AXSColorazione nera e montaggio Campagnolo
Versioni e prezzi
Le taglie sono 6: xs e s, m e l, xl e xxl. Le combinazioni cromatiche 4, per un totale di 7 allestimenti ai quali si aggiunge il frame-kit (5800 euro di listino). L’allestimento con la trasmissione Shimano Dura Ace è disponibile con e senza power meter, con le ruote Miche Kleos RD36. I prezzi di listino sono rispettivamente di 13.000 e 12.200 euro. Si passa all’allestimento con il nuovo Sram Red AXS e Quarq incluso (con ruote Kleos RD) ad un listino di 13.000 euro. Il montaggio con il Campagnolo Wireless e ruote Miche Kleos RD ha un valore di listino di 13.400 euro.
Tre le versioni che hanno le ruote Kleos standard. Quella con Ultegra Di2 e Sram Force AXS, con o senza misuratore di potenza. I prezzi ufficiali sono rispettivamente di 9.900, 10.400 e 9.900 euro.
I segreti delle Pinarello d'oro. Ne parliamo con il meccanico della Fci, Carlo Buttarelli. Catene, cere e persino pulizia della bici. Ogni cosa ha il suo peso
«Per tutti gli appassionati di ciclismo, e anche per noi di Wilier, la bicicletta rappresenta l’essenza di questo bellissimo sport. E’ parte della nostra mission realizzare dei prodotti che non solo siano performanti e tecnologicamente avanzati, ma che sappiano emozionare…». E’ con queste parole, una personale dichiarazione d’amore nei confronti della bici e del ciclismo, che Wilier Triestina ufficializza oggi la nuova livrea speciale della bicicletta – il modello è il Filante SLR – che il team francese Groupama-FDJ utilizzerà nel corso dell’imminente stagione agonistica 2024.
«La nuova partnership con il team Groupama–FDJ – ha dichiarato Michele Gastaldello, CEO e responsabile del prodotto Wilier Triestina – è motivo di grande orgoglio per noi e uno dei focus principali di questa collaborazione è la parte di ricerca e sviluppo prodotto. Aver incontrato uno staff di ingegneri di primissimo livello ci ha galvanizzato e già da metà stagione vedrete i primi risultati di questa importante collaborazione. Ma rimanendo sulla più stretta attualità, per il 2024 appena iniziato ci sarà Filante SLR ad accompagnare gli atleti del team: un mezzo polivalente, altamente performante, senza dubbio il modello di punta della nostra gamma road performance».
«La livrea – ha continuato – è chiaramente un tributo ai colori del team ed alla bandiera francese, ma abbiamo voluto farlo con un tocco di novità, con una tipologia di decal nuova, che introduce un effetto di finto vissuto nella grafica, se vogliamo in linea con i trend di moda e abbigliamento. Il colore alla base è bianco. Finalmente abbiamo avuto l’occasione di sfatare il falso mito che una bici a base bianca è una bici più pesante delle altre… Filante SLR in configurazione team, con pedali, porta borraccia, ruote con profilo da 50mm, ciclo computer, in taglia M, pesa 7,2 chilogrammi. Niente male per una bicicletta aero…».
Per il 2024 il team WorldTour francese correrà su bici Wilier TriestinaPer il 2024 il team WorldTour francese correrà su bici Wilier Triestina
Visibilità… commerciale
«E’ stata una grande soddisfazione ricevere in prima persona i feedback entusiasti dei corridori su Filante SLR al ritiro di Calpe di dicembre – ha aggiunto Enrico Gastaldello, CEO e direttore commerciale Wilier Triestina – e soddisfare al meglio le esigenze dei corridori World Tour è professionalmente davvero molto appagante. Siamo davvero felici di aver iniziato al meglio questa collaborazione, e sono personalmente sicuro che anche a livello commerciale questa partnership ci porterà molta visibilità a livello internazionale. L’obiettivo che abbiamo è doppio: consolidare la presenza sui nostri mercati di riferimento e crescere in quelli dove ci sono delle ottime potenzialità, ancora inespresse. Vogliamo far crescere e far conoscere il nostro brand e con i ragazzi capitanati da Marc Madiot sentiamo di essere sulla strada giusta».
Durante il primo ritiro invernale, i corridori della Groupama-FDJ hanno preso confidenza con la Filante SLRDurante il primo ritiro invernale, i corridori della Groupama-FDJ hanno preso confidenza con la Filante SLR
Le prime impressioni di Gaudu
«Ho provato Filante SLR per la prima volta durante il training camp di Calpe – ha dichiarato David Gaudu, uno dei capitani della Groupama-FDJ – e questa sarà la bicicletta con cui affronteremo la stagione 2024. C’è sempre una certa eccitazione nel salire su un mezzo nuovo. Ho visto per la prima volta la bici ad ottobre, ma questa volta ho potuto provarla direttamente e utilizzarla per oltre dieci giorni consecutivamente.
«I primi test hanno dato subito buoni riscontri dato che sono riuscito subito a trovare la corretta posizione in sella per avere il giusto feeling. Nelle sezioni pianeggianti, la bici risponde immediatamente ai cambi di ritmo, è molto leggera ed estremamente maneggevole all’avantreno. E’ molto facile impostare le linee che vuoi seguire, ed è più versatile della biciclette che avevamo nella stagione precedente, ma senza perdere in leggerezza. Wilier ha fatto davvero un ottimo lavoro con questa bici».
La livrea è chiaramente un tributo ai colori del team ed alla bandiera franceseUno dei focus principali di questa collaborazione è la parte di ricerca e sviluppoLa livrea è chiaramente un tributo ai colori del team ed alla bandiera franceseUno dei focus principali di questa collaborazione è la parte di ricerca e sviluppo
La Wilier Filante SLR 2024 in dotazione al team Groupama-FDJ monta un manubrio Zero Bar, un gruppo completo Shimano Dura-Ace, ruote Shimano Dura-Ace C50, copertoni Continental Grand Prix 5000 TT, sella Prologo Scratch M5, porta borraccia Elite Vico Carbon, pedali sempre Shimano Dura-Ace e nastro manubrio Prologo Q.
Si chiama Koralie x Wilier 0 SLR ed è il nuovo progetto unico ideato da Wilier Triestina nel quale arte e sport si fondono in un connubio unico, per celebrare un telaio iconico della stessa marca vicentina: il modello 0 SLR.
La Wilier 0 SLR Unico plasmata dall’estro artistico di Koralie, una talentuosa artista francese originaria della suggestiva Provenza, rappresenta un omaggio alla gioia di percorrere in bicicletta le strade più affascinanti della Francia. Non a caso, è proprio dalla Provenza che si scorge l’imponente vetta del Monte Ventoux: un vero e proprio simbolo di quel territorio. Ma anche a Biarritz, l’attuale dimora di Koralie, l’Oceano permea il paesaggio con tonalità blu intense, riflesso nei suoi disegni e nelle sue opere, mentre più a est si delineano i profili dei Pirenei: una fonte immediata di ispirazione per tantissimi appassionati ciclisti…
La Provenza e la costa atlantica trasmettono un messaggio chiaro: è possibile godersi il ciclismo con un sorriso sulle labbra. Ammirando ciò che si trova a breve distanza e trascorrendo giornate pedalando, ma anche cogliendo l’ispirazione per affrontare le leggendarie salite del Tour de France, così vicine e impregnate delle gesta dei grandi campioni. La libertà nel ciclismo è proprio questa: la possibilità di decidere ogni giorno cosa chiedersi e quale sfida affrontare. E questo, nell’opera unica di Koralie, rappresenta il più profondo significato: l’incontro libero e vivace tra l’arte e l’esplorazione in bicicletta dei luoghi più incantevoli della Francia.
Un omaggio al ciclismo e alla Francia
Koralie, con le sue radici provenzali, incarna non solo un’artista di talento ma anche una ciclista appassionata. La sua esperienza a Montpellier, crocevia di influenze culturali, ha plasmato il suo approccio all’arte e alla vita stessa. Le strade sinuose della Provenza, con i loro paesaggi che attraversano campi di lavanda, vigneti e affascinanti città medievali, hanno forgiato la sua prospettiva artistica.
La Wilier 0 SLR Unico, frutto della collaborazione tra Koralie e Wilier Triestina, è un vero e proprio capolavoro. Ogni linea, colore e dettaglio riflette l’amore per la Francia e il ciclismo. La connessione tra arte e sport in questa bicicletta non è solo superficiale ma profondamente radicata nell’essenza stessa dell’esplorazione. La libertà del ciclismo si riflette nel messaggio di Koralie: ogni pedalata è un’opportunità per scoprire, esplorare e affrontare sfide. Nella sua opera, si cela la fusione vibrante tra l’arte e l’esplorazione. Queste due discipline creano un legame indissolubile tra la bellezza delle creazioni artistiche e l’avventura che si vive pedalando attraverso i luoghi più affascinanti di Francia.
Il telaio realizzato dall’artista Koralie per Wilier TriestinaIl telaio realizzato dall’artista Koralie per Wilier Triestina
Questa connessione tra l’artista, la bicicletta e i luoghi iconici della Francia rafforza il concetto che lo sport e l’arte non sono entità distinte, ma si intrecciano armoniosamente, ispirandosi reciprocamente per creare esperienze uniche e indimenticabili. La Wilier 0 SLR, divenuta un’opera d’arte funzionale grazie all’estro di Koralie, incarna questa fusione, trasformando ogni pedalata in un viaggio artistico attraverso la Francia.
Un colore iconico, il ramato, incontra l'innovazione e la modernità della Filante SLR. Wilier presenta la nuova colorazione disponibile con Campagnolo Super Record WLR
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Godersi il viaggio prima di tutto. Wilier Adlar è la bicicletta dedicata a chi vive l’avventura sulle due ruote, a chi ama il bikepacking e vive la bicicletta con le emozioni che è in grado di offrire. La nuova Wilier esprime un concetto molto diverso da quello espresso dal modello Rave SLR.
Adlar nasce con un telaio in carbonio di circa 1.100 grammi dichiarati, con delle geometrie derivate dalla categoria mtb e permette di montare pneumatici tanto larghi, oltre alla possibilità di una forcella ammortizzata. Entriamo nel dettaglio.
Wilier Adlar, viaggio e molto di più (foto Wilier)Wilier Adlar, viaggio e molto di più (foto Wilier)
Da caricare come un mulo
La nuova Adlar è anche un vero e proprio punto di unione tra la strada e la mtb. Uno dei cardini del progetto è stato sviluppare un mezzo con enormi margini di carico. Infatti la Wilier Adlar permette di montare un portapacchi anteriore, uno posteriore ed entrambi scaricano il peso delle borse sui perni passanti. Un aspetto tecnico decisamente importante, perché si riduce in modo esponenziale lo stress dei carichi sul telaio, sul forcella e sul carbonio in genere, ma anche nello sbilanciamento della bici. Fino a 35 chilogrammi di carico, tantissimo.
C’è inoltre la possibilità di installare un terzo portaborraccia sotto l’obliquo, o per necessità un porta attrezzi (o falsa-borraccia).
Sono previste esclusivamente le trasmissioni con monocorona anteriore, un fattore che ha permesso di “liberare” dello spazio alla base del piantone e vicino al passaggio della ruota posteriore, oltre ad alcune schiacciature (volute) dei profilati in queste zone. Si possono integrare senza difficoltà anche dei parafanghi.
A pieno carico (foto Wilier)Il piantone scavato lascia tanto spazio tra tubo e gommaCon il portapacchi il peso scarica sul perno, un bel vantaggioLa zona dello sterzo con DNA WilierUna posizione alta anche davantiA pieno carico (foto Wilier)Il piantone scavato lascia tanto spazio tra tubo e gommaCon il portapacchi il peso scarica sul perno, un bel vantaggioLa zona dello sterzo con DNA WilierUna posizione alta anche davanti
La forcella ammortizzata
Come accennato in precedenza le geometrie delle 5 taglie (XS, S e M, L e XL) sono di derivazione mtb, con un reach pronunciato. Oltre a sfruttare al meglio degli attacchi manubrio corti, l’angolo dello sterzo è “molto aperto”, con un valore di ben 70° (comune a tutte le taglie). Significa che c’è tanto comfort da sfruttare, ma anche stabilità e pochi limiti quando si affrontano dei tratti impegnativi in condizioni di sterrato.
Un altro vantaggio è dato dall’ampia luce tra il passaggio delle ruote e i foderi, quelli del carro e della forcella. Si possono montare gomme gravel fino a 52 di sezione, oppure pneumatici mtb 29×2,00.
Si può montare una forcella con escursione fino a 40 millimetri, con il vantaggio che la geometria non subisce variazioni. Il reggisella ha un diametro di 27,2 millimetri e c’è la piena predisposizione ad un reggisella telescopico.
Tra le prime bici ad usare il nuovo GRX 1×12 (foto Wilier)Nessuna compromissione per la stabilità (foto Wilier)Reach allungato e maggiore sfruttabilità degli stem corti (foto Wilier)La forcella prevede anche il montaggio di una dinamo per la luce anteriore (foto Wilier)Allestimento GRX 1×12 con kit bikepackingL’allestimento con lo Sram Rival XPLRCon il GRX 1×11Tra le prime bici ad usare il nuovo GRX 1×12 (foto Wilier)Nessuna compromissione per la stabilità (foto Wilier)Reach allungato e maggiore sfruttabilità degli stem corti (foto Wilier)La forcella prevede anche il montaggio di una dinamo per la luce anteriore (foto Wilier)Allestimento GRX 1×12 con kit bikepackingL’allestimento con lo Sram Rival XPLRCon il GRX 1×11
Anche il nuovo Shimano GRX 12v
Le configurazioni disponibili per la nuova Wilier Adlar sono 5, mentre 2 prevedono la trasmissione Sram Rival XPLR AXS e le ruote Miche Graff XL. Quella con l’aggiunta del kit bikepacking ha un prezzo di listino di 5.400 euro, quella tradizionale di 4.800 euro. Si passa all’allestimento con il nuovo pacchetto Shimano GRX, sempre con monocorona e 12 rapporti posteriori (confermate le ruote Miche Graff XL). 4.600 euro di listino con il kit bikepacking, 4.000 euro nella configurazione standard. La versione più economica ha il gruppo Shimano GRX 1×11 e le ruote Miche Contact, con un prezzo di 3.700 euro.
L’iconico Ramato ha colorato le eccellenze di Wilier in passato. Oggi torna sulla Filante SLR portando con sé la passione dell’azienda veneta per il ciclismo e l’abile maestria artigiana, emblema di italianità. Un concetto condiviso e potenziato dalla sinergia e unione d’intenti condivisi con Campagnolo e il suo nuovissimo Super Record Wireless. Questo incontro ha dato vita ad una vera e propria essenza del ciclismo italiano. Tradizione e innovazione si fondono in un look senza tempo e tecnologie prese in prestito dal mondo dei pro’.
Una linea aerodinamica e improntata alla velocitàLeggerezza e rigidità sono due caratteristiche imprescindibili di questo modelloUna linea aerodinamica e improntata alla velocitàLeggerezza e rigidità sono due caratteristiche imprescindibili di questo modello
Filante e aerodinamica
Filante SLR è stata concepita per dare il massimo del rendimento aerodinamico in condizioni reali. Lo studio si è fondato sui dati rilevati in galleria del vento prendendo in considerazione anche gli agenti effettivi che si possono incontrare in strada. Così facendo non sono stati valutati solo i dati tipici del wind tunnel (angoli di imbardata da -20° a + 20°) ma sono state considerate anche le turbolenze dell’ambiente che interferiscono con la bici per i più differenti motivi.
Questi studi hanno portato alla riprogettazione dei profili, partendo dallo standard NACA / KAMM ma senza gli spigoli tagliati di netto sul posteriore. Angoli ammorbiditi quindi, che permettono una migliore resa anche quando il flusso d’aria è perturbato. L’interno della forcella anteriore vanta di 7mm quindi un 13,6% di più rispetto alla forcella di Cento10PRO.
Il colore ramato è iconico e senza tempoForcella con profili filanti e spazi maggioratiIl colore ramato è iconico e senza tempoForcella con profili filanti e spazi maggiorati
Come una piuma
I profili aerodinamicamente ottimizzati hanno permesso di risparmiare ulteriore peso nella realizzazione del telaio. La forma senza spigolo netto richiede meno materiale e meno resina negli angoli. Così l’interno è più omogeneo e permette al peso del telaio di fermare l’ago della bilancia a 870 grammi. La bici assemblata con specifiche top di gamma pesa 6,8 chili.
Il carbonio usato per costruire il monoscocca Filante è lo stesso di Wilier 0 SLR. Grazie ai diversi tipi di carbonio usati assieme al Liquid Cristal Polymer, al particolare posizionamento delle fibre e alla tecnologia costruttiva è stato possibile raggiungere un livello di leggerezza e di rigidità di assoluto livello. Il minor peso complessivo rapportato con la rigidità torsionale di altissimo livello ha fatto aumentare lo STW del 12,5%. Questo miglioramento lo si percepisce nettamente con la precisione di guida e la sensazione di sicurezza che si ha alle alte velocità.
Il Super Record Wireless viene presentato con una serie di rapporti nuovaNuovo impianto frenante, performante e aggiornatoIl Super Record Wireless viene presentato con una serie di rapporti nuovaNuovo impianto frenante, performante e aggiornato
Campagnolo
Con il Campagnolo Super Record Wireless è nata nuova generazione di trasmissioni a 12 velocità. Un’evoluzione importante che ha saputo tenere fede al design iconico e allo stile del marchio veneto. Il Super Record Wireless non prevede alcun tipo di cablaggio. I due comandi hanno un’ergonomia rinnovata, per un controllo ulteriormente migliorato rispetto alla versione EPS che si riflette anche in un’azione frenante ancora più efficiente.
I rapporti, anteriori e posteriori si posizionano al di fuori dei normali standard, con l’obiettivo di offrire un feeling ottimale in ogni situazione. In particolare sono disponibili: 50-34, 48-32 e 45-29. Tre sono anche i nuovi pacchetti dei pignoni, tutti N3W: 10-25, 10-27 e 10-29. Inoltre sonostate ridisegnate anche le pinze dei freni e i dischi adottano un sistema di controllo della temperatura.
La Wilier Filante SLR Ramato montata con Campagnolo Super Record Wireless è disponibile ad un prezzo di 12.500 euro. Il modello parte da 8400 euro, con possibilità di acquistare il kit frame a 5.000 euro.
L’estate, anche se così non sembra, si sta avvicinando e presto ci ritroveremo a pedalare sotto i caldi raggi del sole. Dal punto di vista dell’abbigliamento non ci si può far trovare impreparati, in nessun modo. Wilier Triestina ha deciso di fare un passo verso di noi proponendo la sua linea di magliette estive. E’ la Vibes, una delle più conosciute ed apprezzate del marchio vicentino, linea che ha deciso di rifarsi il look.
La maglia Vibes ha dalla sua anche un design molto fantasioso, per gli animi più estroversiLa maglia Vibes ha dalla sua anche un design molto fantasioso, per gli animi più estroversi
Estiva e traspirante
Una delle grandi qualità della linea Vibes è l’ottimo rapporto qualità/prezzo, tanto da renderla una delle best seller di casa Wilier. I tessuti utilizzati per realizzare i capi sono altamente tecnici e leggeri, tanto da avere una grande traspirabilità. Quest’ultima porta questa maglietta ad essere estremamente apprezzata durante le lunghe pedalate, quando le temperature si fanno sempre elevate.
Il tessuto utilizzato da Wilier Triestina per la maglia Vibes è 100% poliestere con vestibilità standard, per uno stile confortevole.
Nella parte posteriore sinistra la maglia è dotata di un foro per far passare gli auricolariNella parte posteriore sinistra la maglia è dotata di un foro per far passare gli auricolari
Dettagli tecnici
La maglia Vibes ha nei dettagli e nelle scelte tecniche le sue qualità, come ogni capo di ottima fattura. La zip di chiusura è lunga, a vista e con cursore autobloccante, una scelta utile per rimanere sempre comodi. Il fine manica è in lycra e a taglio vivo, mentre il fondo maglia ha un elastico siliconato, utile per mantenere la vestibilità.
Le tasche posteriori sono tre e nella parte posteriore sinistra è presente un foro per auricolari.
Le taglie, invece, vanno dalla S alla XXL, il prezzo è di 49 euro.
Il test della Granturismo SLR, la bici endurance di casa Wilier
La nuova Wilier Granturismo SLR non è solo l’evoluzione della bici endurance. Questo mezzo è un mix perfetto di eleganza, nuove soluzioni integrate e performance dedicate a chi ama pedalare per tante ore.
Dopo il lancio ufficiale l’abbiamo provata in un test sul lungo periodo. Una prima uscita di oltre 170 chilometri (in sei ore) e oltre 2.200 metri di dislivello positivi, un primo impatto che rende bene l’idea del feeling immediato che regala questa bicicletta.
Wilier Grantursimo SLR, il piacere di stare sulla biciWilier Grantursimo SLR, il piacere di stare sulla bici
Famiglia delle bici top
SLR è un acronimo, ma anche un tatuaggio che identifica l’apice del listino di casa Wilier, a prescindere dalla categoria del prodotto. Race, Endurance e/o gravel, se una Wilier adotta il suffisso SLR, deve essere ben chiaro che non ci sono compromessi.
La Granturismo è discendente della NDR, ma è molto diversa. Il carbonio utilizzato per le tubazioni è Hus-Mod, il top di gamma usato proprio per le piattaforme SLR. Unito alla fibra composita c’è il Liquid Crystal Polymer, che ha l’obiettivo di irrobustire ulteriormente il tessuto di carbonio. E poi c’è il nuovo Actiflex 2.0, una delle particolarità più evidenti della Wilier Granturismo SLR. Per capire meglio di cosa si tratta abbiamo a chiesto a Claudio Salomoni, deus ex machina delle tante bici Wilier.
L’Actiflex stampato 3D disponibile sui due allestimenti al top del listinoIl punto dove è ancorato l’Actiflex 2.0Una curvatura appena accennata per i foderi obliquiL’Actiflex stampato 3D disponibile sui due allestimenti al top del listinoIl punto dove è ancorato l’Actiflex 2.0Una curvatura appena accennata per i foderi obliqui
Che range di escursione prevede il sistema Actiflex 2.0?
Si arrivano ad avere un massimo di 5/6 millimetri.
In termini di performance ci sono delle differenze tra quello stampato 3D e quello “pieno”?
Si ci sono delle differenze, a livello di peso e in termini di personalizzazione. Con l’inserto 3D si risparmiano circa 20 grammi, non sono molti, ma per chi considera anche il minimo dettaglio è qualcosa da tenere presente. Questo con le cellette micro-beam ha un peso di circa 30 grammi. L’obiettivo per il futuro è quello di realizzare componenti utilizzando questi materiali “personalizzabili”. La tecnologia 3D diventa ampiamente customizzabile, in fatto di rigidità e comfort.
Il carbonio, quello dei foderi obliqui e presente nella zona dell’orizzontale dove si innesta l’Actiflex 2.0, accompagna l’azione smorzante?
Ogni parte del telaio ha una laminazione specifica. Nel caso di Granturismo SLRil carro e’ laminato in maniera che “lavori” con l’Actiflex, ma senza perdere la rigidità torsionale.
I foderi obliqui sono “separati” dal piantone, ma c’è il ponticello sopra la ruotaUna posizione sempre ben centrata sul piantoneI foderi obliqui sono “separati” dal piantone, ma c’è il ponticello sopra la ruotaUna posizione sempre ben centrata sul piantone
La bicicletta in prova
Una Wilier Granturismo SLR nella taglia media, con la trasmissione Shimano Dura Ace (50-34 e 11-30). La sella Prologo Dimension 143 TiRox e il cockpit integrato full carbon Wilier0 Bar. Un manubrio che ha un’architettura e una geometria eccellenti.
E poi le nuove ruote Wilier con il profilo da 38 millimetri, belle da vedere e perfettamente in linea con il carattere della bicicletta. Ottima la scelta di montare dei tubeless da 28 (Vittoria Control Graphene), perché danno un range ampio e ottimale per sfruttare le pressioni di esercizio. Inoltre diventano facili da capire anche per quella categoria di ciclisti che non ha ancora approcciato, o non lo ha fatto del tutto, le gomme con le sezioni maggiorate.
Abbiamo rilevato un peso di 7,52 chilogrammi (senza pedali). Il prezzo di listino della bicicletta con l’allestimento descritto, è di 10.300 euro.
Sterzo alto in linea con la categoria endurance e ampio passaggio della ruotaL’ergonomia del manubrio integrato Wilier, davvero un gran bel componenteNon c’è più il forcellino con asola aperta SpeedReleaseAnche per la forcella è stato abbandonato lo SpeedReleaseSterzo alto in linea con la categoria endurance e ampio passaggio della ruotaL’ergonomia del manubrio integrato Wilier, davvero un gran bel componenteNon c’è più il forcellino con asola aperta SpeedReleaseAnche per la forcella è stato abbandonato lo SpeedRelease
Geometria confortevole
Wilier è un marchio di biciclette da corsa, fattore che non deve essere dimenticato, inoltre, riprendendo la considerazione precedente, la Granturismo fa parte della famiglia SLR. Rispetto ad una Zero SLR, oppure ad una Filante SLR, questa bicicletta è più corta (reach ridotto) e più alta (stack maggiorato). Questo è il concetto di base sul quale si sviluppa la geometria endurance, per una posizione meno schiacciata verso il basso e verso l’avantreno.
C’è da prendere in esame anche una tubazione del piantone che non è mai eccessivamente scaricata verso la ruota posteriore, con valori compresi tra i 74,5° e 72,5° (in base alle sei taglie disponibili, dalla XS fino alla XXL). Questo porta ad avere un impatto estetico sempre proporzionato e gratificante.
Ad amplificare la sensazione di comodità, ma anche una certa facilità nel tenere alta l’andatura, c’è quella capacità di copiare il terreno. L’Actiflex è protagonista, ma non è solo lui. Si sente di più quando si è seduti ed è il peso del corpo deve essere sostenuto dalla bicicletta, meno nelle fasi di rilancio in fuorisella. Non è nervosa, non è una scattista pura, ma è fluida e stabile.
L’avantreno riprende dei concetti aero che non passano inosservatiL’avantreno riprende dei concetti aero che non passano inosservati
Il passo totale è contenuto
Per la taglia media in prova, il passo totale della bicicletta è al di sotto del metro di lunghezza, meno della media della categoria endurance. Qui si spiega l’agilità della bicicletta e una briosità marcata dell’avantreno, che comunque non è mai eccessivo nella chiusura delle traiettorie e lascia tantissimo spazio per le eventuali correzioni, anche quando si è all’interno di una curva e/o un tornante.
Il mozzo della ruota davanti non sarà mai al di sotto della linea della faccia, come spesso capita per le bici race, un ulteriore vantaggio per il piacere di guida sulle lunghe distanze e per il comfort, ma anche per chi non affronta le discese a rotta di collo.
Il profilo e la forma di queste ruote da 38Il mozzo Miche delle ruote da 38Il profilo e la forma di queste ruote da 38Il mozzo Miche delle ruote da 38
SLR38KC: che belle ruote!
Questo profilo, in questa versione rappresentano un nuovo ingresso. Come tutta la gamma delle Ruote Wilier, sono sviluppate e prodotte da Miche (che rientra nel portfolio Wilier) e sono l’interfaccia perfetta della Granturismo SLR. Sono comode e scorrevoli, ma soprattutto hanno delle misure che rendono sfruttabili differenti tipologie di gomme tubeless. Con le 28 (come la configurazione del test) diventano gratificanti anche nel corso delle salite lunghe.
La posizione del tronco non è mai troppo bassa e schiacciataFodero arrotondato e scatola da 86,5 millimetriPiantone svasato e voluminoso nell’innesto con la scatola centraleLa posizione del tronco non è mai troppo bassa e schiacciataFodero arrotondato e scatola da 86,5 millimetriPiantone svasato e voluminoso nell’innesto con la scatola centrale
In conclusione
La Granturismo SLR è una bici endurance di livello superiore. Lo è per l’insieme di dettagli che porta in dote, gli stessi che influiscono su una performance a tuttotondo e tanto sfruttabile. Lo è anche per alcuni prezzi relativi ad una parte degli allestimenti, che pongono questa bicicletta in una fascia piuttosto alta del mercato. Qui collimano eleganza, un impatto estetico gratificante e una prestazione che non scontenta nessuno.
Non scontenta quei ciclisti che amano pedalare, ma rimangono lontani dalle competizioni. Non scontenta chi trova l’ambizione nell’attaccare di tanto in tanto il numero, ma sfidando se stesso prima di tutto.