Una delle prime novità per la stagione 2025 riguarda Martina Fidanza, l’atleta bergamasca passerà infatti alla Visma Lease a Bike Women. Un contratto biennale che chiude la sua esperienza alla Ceratizit, formazione tedesca che negli anni è cresciuta fino ad arrivare nel WorldTour proprio nel 2024. Per Martina Fidanza, alle prese con la convalescenza dopo un incidente in allenamento, la chiamata dello squadrone olandese arriva dopo stagioni in costante crescita.
«La convalescenza – dice da casa Martina Fidanza – è più dura del previsto a causa della rottura del gluteo. Ci metterà un po’ a recuperare e il mondiale di pista è dietro l’angolo, manca un mese. Riesco a uscire in bici, ma in maniera blanda, massimo un’ora e mezza a ritmi bassissimi. Giusto per girare le gambe. Oggi ad esempio sono rimasta totalmente ferma».
Lo scorrere del tempo
Per Martina Fidanza la stagione è iniziata presto, anzi prestissimo, con gli europei su pista il 10 gennaio. E’ poi proseguita con gli impegni su strada e le Olimpiadi di Parigi.
«Sono passata dal vedere i mondiali su pista come un obiettivo lontano nel tempo – spiega – al vederli arrivare velocemente e non riuscire ad essere pronta come desidero. Sicuramente darò il massimo, ma il muscolo sarà al massimo delle prestazioni a metà ottobre. Nel mentre dovrò lavorare a regimi minori, onorerò l’impegno, chiaro che dispiace arrivare così. L’ufficialità della firma con la Visma è arrivata tre ore prima dell’incidente, pensare che una notizia così bella sia stata smorzata da questo evento dispiace, rimane però la felicità e l’orgoglio del traguardo raggiunto».
Come trascorri i tuoi giorni a casa?
Cerco di tenere la mente occupata, faccio dei sudoku, mi piacciono e per un po’ non penso ad altro che ai numeri. Poi guardo serie tv, mi sto appassionando a una serie crime, cercare di scoprire il colpevole e risolvere i casi è una bella prova. Infine vedo i miei amici, sto con il gatto e il mio fidanzato.
Come è arrivato l’interesse degli olandesi?
La Visma cercava una velocista giovane da affiancare a quella che già hanno in rosa. La Vos fa un altro tipo di calendario, servivano due velociste pure. Non mi ritengo una delle più forti in gruppo, però ho dimostrato di avere del potenziale e la squadra l’ha notato. E’ una cosa che mi fa parecchio piacere. Dal Thuringen ho fatto vedere le mie qualità e le due vittorie mi hanno dato una bella spinta.
Che contatti avete avuto?
Per prima cosa abbiamo fatto una videochiamata dove mi hanno presentato la squadra e hanno capito che tipo di persona sono. L’interesse è stato subito reciproco e dopo siamo passati al condividere i dati e le varie cose tecniche. La proposta ufficiale mi è arrivata dopo le Olimpiadi, la firma, invece poco prima di metà settembre.
Li hai incontrati anche di persona?
Sono andata in Olanda nella sede principale per conoscere lo staff e il personale. E’ una struttura impressionante, una quantità di bici inimmaginabile. Mi sono sentita subito coivolta, anche perché ho camminato tra le varie maglie e bici dei campioni. Passeggiare e vedere i vari peluche e trofei del Tour conquistati da Marianne Vos o la bicicletta di Van Aert fa emozionare. Sono la prima atleta italiana a far parte del team femminile, è una bella responsabilità, ma non mi pesa.
Quali ambizioni ti poni per la nuova avventura?
Crescere ancora e fare un ulteriore salto di qualità. Voglio essere all’altezza della squadra in cui correrò, direi che cercare di vincere la prima gara di categoria WorldTour può essere un bell’obiettivo.
Hai parlato della pista?
Ci siamo subito detti dell’importanza della doppia attività e del valore che per me ha la pista. Li ho trovati assolutamente d’accordo e sono disponibili per creare un calendario ideale per le mie caratteristiche e ambizioni.
Non resta che farti un imbocca al lupo per una pronta guarigione e questa nuova avventura.
Crepi!