VC Borgo 2022

Capra come Trentin: la scuola di vita del Veloce Club Borgo

31.03.2022
4 min
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Le radici di Thomas Capra, vincitore non senza sorpresa della Gand-Wevelgem per gli juniores, affondano negli anni trascorsi al Veloce Club Borgo, la società che da tantissimi anni organizza la Coppa d’Oro. Ce ne siamo già occupati in questa veste, ma abbiamo forse lasciato un po’ da parte tutto quel che il sodalizio trentino ha fatto e fa nella promozione del ciclismo, nella costruzione di talenti. Abbiamo allora preso il telefono in mano e richiamato Stefano Casagranda, presidente della società nonché ex pro’ dalla lunga carriera.

La chiacchierata non poteva che nascere dalla grande impresa di Capra, che ha corso a Borgo fino agli allievi ed è poi passato alla Assali Stefen Makro.

«E’ ovvio che non me l’aspettavo – dice Casagranda – anche se a dir la verità un piazzamento nella top 10 era nelle sue corde e glielo avevo anche detto. Quando poi, nel corso della gara ho saputo che era nella fuga a 4, a quel punto ho pensato che potesse farcela, perché conosco quanto sia forte in quelle situazioni. Thomas ha un carattere vincente, si è visto sin dai suoi primi anni».

Capra tricolore 2018
La conquista del titolo italiano esordienti nel 2018 per Capra (foto Soncini)
Capra tricolore 2018
La conquista del titolo italiano esordienti nel 2018 per Capra (foto Soncini)
Com’era da ragazzino?

Ha sempre vinto tantissimo, più di altri nelle primissime categorie. Suo padre correva ai miei tempi, anche se rimase a livello dilettantistico. Posso anzi dire che sono più le corse che non ha vinto… Avevamo paura che, passando fra gli allievi, con un livello maggiore vincesse di meno e ne soffrisse, invece ha dimostrato di saper anche incassare le sconfitte e soprattutto di saper anche correre per i compagni, mettendo da parte le ambizioni personali.

Ha un difetto?

Diciamo che fa più fatica quando sente addosso la pressione, quando viene indicato come uno dei favoriti. Uno col suo talento avrebbe dovuto vincere titoli italiani di categoria in serie (anche se ne ha conquistati due, da esordiente 2° anno su strada e nell’omnium), invece in quelle gare soffriva quasi sempre. A Gand, partendo fra gli outsider, era nella condizione migliore e infatti i risultati sono arrivati.

Casagranda Capra 2022
Andrea Casagranda e Thomas Capra, entrambi in nazionale a Gand
Casagranda Capra 2022
Andrea Casagranda e Thomas Capra, entrambi in nazionale a Gand
Parliamo un po’ della società: quanti ragazzi ci sono?

Attualmente sono 45, fra giovanissimi, esordienti e allievi, ma siamo arrivati anche a più di 60, dai 6 ai 16 anni. La maggioranza è fatta da ragazzini, per loro il ciclismo è e deve essere un gioco, per questo cerchiamo di coinvolgere anche i genitori, perché per loro portare i bambini non deve essere un sacrificio, ma l’occasione per stare insieme. Infatti organizziamo molte occasioni d’incontro legate all’attività dei figli, in modo che si sentano coinvolti.

Veniamo alle categorie più grandi, dove avete conquistato nel complesso ben 7 titoli uno tra l’altro tuo, nel 1989 da allievo su strada…

Cerchiamo di procedere per gradi. Da esordienti iniziamo a far capire loro com’è il ciclismo agonistico, quali difficoltà comporti, che cosa richieda anche come allenamento. Da allievi iniziamo anche a farli correre non più come singoli, ma come squadra, aiutandosi l’uno con l’altro. Da noi non ci sono capitani: se una domenica si corre in favore di uno, quella dopo il leader sarà un altro e così via.

Una scuola che ha fruttato.

Beh, abbiamo avuto Matteo Trentin che ha militato con noi per 8 anni e conquistato due titoli italiani nel ciclocross, ma va ricordato anche Marco Andreaus, che sta facendo molto bene con il Cycling Team Friuli e che con noi ha vinto il tricolore allievi nel 2019. Non va dimenticato neppure Andrea Pasqualon, anche lui ha iniziato con noi. Abbiamo avuto un decennio di veri campioni e campioncini usciti dalle nostre fila. Ora però stiamo cercando di concentrarci più sui giovanissimi. Cerchiamo di fare proselitismo fra i più piccoli, chissà che non si nasconda il campione di domani.

Veloce Club Borgo 2022
Il folto gruppo del Veloce Club Borgo 2022, oltre 60 atleti in tutto
Veloce Club Borgo 2022
Il folto gruppo del Veloce Club Borgo 2022, oltre 60 atleti in tutto
L’attività viene svolta prevalentemente in zona?

Non solo. Ad esempio, con gli allievi, programmiamo sempre una trasferta in Slovenia, per ricambiare la presenza di un folto gruppo locale che partecipa sempre alla Coppa d’Oro. Inoltre partecipiamo a una gara a tappe di 3-4 giorni in Austria. Sono esperienze che per i ragazzi sono utilissime, sempre in quell’ottica che dicevo prima, correndo di squadra senza un leader predefinito.

Tra esordienti e allievi c’è un altro Capra?

Chissà, lo sapremo solo con il tempo, ma anche Thomas può e deve crescere tanto. Ricordo che da allievo era arrivato a 8 vittorie e voleva assolutamente raggiungere il mio record in società, 10 successi. Poi però si ruppe entrambe le clavicole e rimase fermo. Comunque in totale almeno una quindicina di vittorie anche nelle stagioni di magra le mettiamo insieme. Per questo devo dire grazie a tutti i tecnici, che lavorano con il cuore e per pura passione. Hanno l’unico obiettivo di veder crescere i ragazzi nella maniera giusta, e non parlo solo dal punto di vista ciclistico…

Daniele Bennati

Q36.5 accoglie nella propria famiglia Daniele Bennati

25.03.2021
3 min
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Q36.5 è un marchio di abbigliamento dedicato al ciclismo estremamente giovane, nato nel 2013 da un’idea di Luigi Bergamo, oltre vent’anni di esperienza ad alti livelli nel settore, desideroso di dare forma ad una propria visione dell’abbigliamento da ciclismo. Nella mente del suo ideatore Q36.5 non doveva infatti essere un semplice brand, quanto piuttosto un veicolo per una continua sperimentazione ed innovazione finalizzata alla realizzazione di capi da ciclismo di altissima qualità.

L’esperienza di Bennati

Sperimentazione ed innovazione passano anche dalla collaborazione con figure professionali in grado di portare idee nuove. Nasce così l’incontro con Daniele Bennati (foto di apertura Photo Credit @oureaproductions). Daniele Bennati porta in Q36.5 la propria esperienza di ciclista maturata in 17 anni di carriera ad alti livelli che gli ha permesso di essere apprezzato e riconosciuto da tutti per la propria professionalità e serietà. Bennati entra oggi a far parte del Q36.5 Veloce Club, una vera e propria community che unisce fra loro ciclisti di tutto il mondo accumunati dalla stessa voglia di pedalare e raggiungere risultati sia a livello individuale che collettivo, pedalando fisicamente insieme oppure anche sfidandosi virtualmente.

Daniele Bennati Q36.5
Daniele Bennati vanta una notevole esperienza (Photo Credit @oureaproductions)
Daniele Bennati Q36.5
Daniele Bennati vanta una notevole esperienza (Photo Credit @oureaproductions)

Una maglia unica

Per entrare nel Q36.5 Veloce Club è necessario acquistare una membership. L’acquisto dà diritto ad avere una maglia da ciclismo davvero unica. Si tratta infatti di un capo molto leggero, traspirante e altamente performante. Ogni membro del club avrà ricamati sulla maglia il proprio nome unitamente al numero e alla nazionalità. Non va poi trascurato il fatto che la maglia è realizzata con fibre riciclate seguendo uno dei principi cardine dell’azienda: innovazione e sostenibilità devono procedere di pari passo.
Per chi decide di entrare nella community del Q36.5 Veloce Club non mancano benefit come la possibilità di acquistare in anteprima nuovi prodotti Q36.5 e partecipare ad eventi in esclusiva. Sono infatti in programma nei prossimi mesi delle pedalate sulle Dolomiti e per l’autunno un evento gravel attorno al lago di Caldaro.

Q36.6 Veloce Club
La maglia del Q36.5 Veloce Club
Q36.6 Veloce Club
La maglia del Q36.5 Veloce Club è altamente tecnica e con ricamato il proprio nome

In arrivo anche le scarpe

Daniele Bennati entra quindi a far parte del Q36.5 Veloce Club. Il suo ruolo però non sarà solo quello di semplice ambassador. L’ex professionista toscano metterà infatti la propria esperienza a disposizione dell’azienda fornendo consigli e feedback utili a migliorare ogni nuovo capo. In questi giorni sta provando i primi prototipi della collezione invernale 2021/2022 ma soprattutto sta calzando un nuovo modello di scarpa prodotto da Q36.5 che sarà presentato ufficialmente il prossimo 1 Aprile.

Q come ricerca

Prima di chiudere, concludiamo con una curiosità e spieghiamo per chi non lo sapesse cosa si nasconde dietro la sigla Q36.5. Ebbene, Q deriva dal latino «quaerere» che significa ricerca. Mentre 36.5° indica la temperatura ideale di un corpo sano. In Q36.5 ritengono infatti che sia indispensabile mantenere stabile la temperatura corporea ideale durante un’uscita in bicicletta.

q36-5.com