Champions League, primo round: sentiamo la Zanardi

09.11.2021
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Il panorama del ciclismo si è arricchito di una nuovissima competizione. La Champions League della pista. La neonata creatura dell’Uci è iniziata sabato 6 novembre a Palma de Mallorca ed in programma ci saranno altri quattro round fino all’11 dicembre tra i velodromi di Panevezys (Lituania), Londra (due date) e conclusione a Tel Aviv.

A Mallorca, Harrie Lavreysen ha vinto le prove di velocità / ©SWpix.com
A Mallorca, Harrie Lavreysen ha vinto le prove di velocità / ©SWpix.com

All Star Game su pista

Un evento internazionale con un format moderno e coreografie spettacolari. Una concezione di ciclismo da puro entertainment in stile All Star Game dell’NBA. Una serata da trascorrere all’interno di un’arena dove in meno di tre ore si concentra uno show con i migliori interpreti della specialità. Un modo per promuovere il ciclismo su pista, avvicinare pubblico, anche quello meno appassionato, e farlo divertire.

Ricapitolando, il programma sarà lo stesso per ogni round, suddiviso in due discipline: sprint ed endurance. Ognuna di queste ha due tipi di gara in cui si prenderanno punti. Velocità e keirin nella prima categoria, eliminazione e scratch nella seconda. Maglia di leader per le quattro specialità. Un totale di 72 corridori tra i migliori al mondo distribuiti equamente tra maschi e femmine. Stesso discorso per i premi, divisi in modo uguale

De Rosa per Zanardi

Una delle protagoniste della Uci Track Champions League è Silvia Zanardi, in gara con il suo sgargiante body – che richiama i colori della nazionale, il logo della BePink e della manifestazione – e in attesa di ricevere per il round del 20 novembre una De Rosa con una livrea ad hoc

Dopo la prima giornata la 21enne piacentina è decima con 11 punti nella classifica guidata a quota 33 dalla fenomenale britannica Katie Archibald, oro europeo nella corsa a punti nel 2020 proprio davanti alla Zanardi.

«E’ una grande soddisfazione far parte di questo gruppo – racconta – sono una delle poche under 23 a gareggiare. Non me lo aspettavo. Prima dei mondiali di Roubaix mi avevano fatto avere un pre-invito, che io avevo accettato ben volentieri. La conferma mi è arrivata qualche giorno dopo».

Com’è andato questo primo round?

Benino, sapevo di non essere al top perché dopo il mondiale avevo staccato per un breve periodo. Ho tempo per recuperare nelle prossime giornate.

Per il primo round della Champions League, ecco la sua De Rosa. Per il prossimo si lavora a una livrea da campione d’Europa
Per il primo round, ecco la sua De Rosa. Per il prossimo si lavora a una livrea da campione d’Europa
Dal punto di vista invece della manifestazione cosa ci dici?

Mi è piaciuta tantissimo. Un bellissimo gioco di luci, spettacolare. L’ho vissuta dal vivo, ma me ne sono resa conto anche meglio riguardandola in tv. Avendo studiato grafica, osservavo tutto con ancora più curiosità. E’ una gara che ha tanti motivi di interesse.

Quali?

Attirare gli spettatori con una formula più semplice da capire, sia per chi corre sia per chi guarda. Infatti lo speaker spiega in modo chiaro le gare sia a noi che al pubblico. Le gare sono ridotte, veloci. Il totale dura come un film al cinema, quindi possono essere una valida alternativa per passare la serata. Poi serve anche per eguagliare i premi tra maschi e femmine, sperando che sempre più gare e organizzatori prendano esempio da questo. Infine è utile per fare ulteriore esperienza per crescere, anche perché qua bisogna sapersi arrangiare.

Spiegaci meglio.

Noi corridori viaggiamo da soli, senza lo staff della squadra o della nazionale. L’organizzazione mette a disposizione due/tre meccanici per tutti per sistemare la bici, però io prima di partire avevo chiesto a Walter (Zini, il suo team manager nella BePink, ndr) di farmi vedere meglio dove mettere le mani. Ho fatto tutto da sola, alla fine è stato piuttosto semplice.

I 72 atleti della Uci Champions League 2021 nel velodromo di Mallorca / ©SWpix.com
I 72 atleti della Uci Champions League 2021 nel velodromo di Mallorca / ©SWpix.com
Aerei, soggiorno e trasferimenti. Come è gestito tutto quanto durante quelle giornate?

Hotel e spostamenti sono a carico degli organizzatori. I voli invece ce li prendiamo noi. Il loro costo va a scalare da un bonus di partecipazione di 1.500 euro a persona che però ci daranno solo alla fine dei sei round. Abbiamo la possibilità di guadagnare punti e denaro, in base ai piazzamenti, durante le varie gare.

Che obiettivo ti sei data in questa manifestazione?

Vorrei riuscire ad entrare nelle prime cinque anche se non sarà semplice. Sono tra le più giovani, ma cercherò di farmi valere in gruppo.

Che effetto ti fa, dopo una stagione che ti ha vista vincitrice di tre titoli europei in pista ed uno su strada, essere stata chiamata per questa manifestazione?

Direi che è stata la classica ciliegina sulla torta. Far parte di questo ristretto gruppo di corridori chiamati mi riempie di orgoglio, anche perché di italiani ci sono solo Michele Scartezzini e Miriam Vece. E’ senza dubbio un bel modo di chiudere il 2021.