Di Francesca Baroni vi raccontiamo qualcosa ogni tanto (anche perché la ragazza sta andando davvero forte!), ma dove sono finiti gli altri crossisti che d’estate corrono su strada? Dov’è ad esempio e cosa fa Bryan Olivo? Lo avevamo lasciato col tricolore conquistato a Lecce e ci eravamo poi fatti raccontare da Alessio Mattiussi del Cycling Team Friuli in che modo si sarebbe preparato per la stagione calda. Cosa dite se riallacciamo i fili?
Bryan è a casa e ha ricominciato a correre la scorsa settimana. Il ritardo è stato dovuto prima a un problema di iscrizioni eccessive che gli ha impedito di partire alla prima corsa, poi a un risentimento al ginocchio Superato tutto, la scorsa settimana il friulano ha riattaccato il numero.
E come va?
Bene, grazie. Dopo il cross ho fatto le due settimane di pausa di cui vi aveva parlato Mattiussi e poi ho ripreso. L’idea iniziale era di partire subito forte, avendo come obiettivi i mondiali su pista e la Roubaix, ma a causa del Covid non si sono fatti e allora abbiamo optato per una ripresa più soft. Avrei dovuto fare come Van der Poel e Van Aert (ride, ndr) che avevano subito gli obiettivi importanti, invece adesso è tutto spostato più avanti.
Allora andiamo con ordine. Dicci della pista…
Quando mi chiamano, vado giù a Montichari. L’anno scorso, avendo fatto gli europei, andavo a settimane alterne. Quest’anno, come è giusto che sia, sono molto concentrati sulle Olimpiadi, per cui per ora sto andando di meno. Mi piace molto l’inseguimento, individuale e a squadre. Mi piace fare fatica, sono un po’ masochista. Da esordiente non vedevo l’ora di fare le crono. Quei 20 minuti a tutta erano la cosa che preferivo. Ho l’agonismo addosso.
Roubaix e mondiali saltati, quali sono gli obiettivi?
Vincere gare, andare in nazionale, provare a vincere gli italiani crono e strada. E poi passare U23.
Sei già candidato a una maglia del CT Friuli, no?
Ma devo guadagnarmela, anche perché la squadra nel frattempo è diventata tanto prestigiosa e non ci sono passaggi automatici.
Farai gare a tappe?
Di sicuro il Giro del Friuli. Non so il Lunigiana, perché capita nei giorni dei mondiali pista che soni finiti a settembre.
C’è un momento della stagione in cui inizierà a mancarti il cross?
Quando sarà finita la stagione, come a fine cross inizia a mancarmi la strada. Ho messo in moto il meccanismo perfetto (ride, ndr). Quest’anno però il cross lo inizierò molto tardi, perché fino a ottobre voglio correre bene su strada, soprattutto il campionato italiano della cronosquadre che mi piace molto.
Dicesti che il cross è bello, ma per mangiare in Italia funzionano meglio strada e pista…
Lo confermo. Però è anche bello vedere dei professionisti di grande nome dedicarsi ad altre discipline, facendo capire che la multidisciplina è praticabile. Quando ci penso, non mi illudo di poter diventare come loro, ma forse quello che sto facendo alla lunga mi darà dei riscontri positivi.
Van der Poel e Pidcock correranno le Olimpiadi in mountain bike, a te in effetti manca…
Ho corso in Mtb fino agli esordienti, poi l’ho mollata perché la preparazione era troppo diversa da tutto il resto. Mi bastano le mie tre discipline, non credo che avrei posto per altro…