Le Marche portano bene: Fidanza ritrova lo sprint

12.04.2021
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Sul traguardo di Schoten, al termine della Scheldeprijs sotto l’ennesima nevicata, Martina Fidanza aveva un diavolo per capello. Quattro giorni dopo, su quello di Civitanova Marche, la bergamasca che un po’ marchigiana l’è diventata per amore, ha trovato il modo per sorridere. Alle sue spalle nella volata del Trofeo Born to Win sono finite Letizia Paternoster (altra sopravvissuta alla sfida belga) e Alessia Michieletti, poi Zanardi, Barbieri, Magri, Carbonari e il resto di un ordine d’arrivo importante.

Al traguardo della Scheldeprijs, furiosa per l’occasione sfumata
Al traguardo della Scheldeprijs, furiosa per l’occasione sfumata
Perché eri tanto delusa in Belgio?

Perché negli ultimi chilometri fra tutti quei treni è stato un vero caos. Credevo di essere messa bene per la volata, avevo buone gambe e invece sono rimasta chiusa. Se la mattina, con quel gelo e il vento mi avessero detto che sarei arrivata 23esima, magari sarei stata anche contenta. Ma avere le gambe per giocartela e non poterlo fare…

Invece ieri?

Stavo bene. A parte il Trofeo Binda, cui sono arrivata con poche gare nelle gambe, sentivo di essere in crescita. E la volata di Civitanova è stata lineare e corretta, con la squadra che mi ha dato una grossa mano. Forse l’ultima compagna del treno mi ha lasciato un po’ troppo presto, così sono dovuta partire lunga. Ma ne avevo ed è andata bene.

Alcune tue compagne di nazionale hanno lamentato che nelle prime corse su strada il lavoro della pista le ha un po’ appesantite.

Appesantita non lo so, di certo il lavoro si è sentito e alla lunga ha fatto bene. Probabilmente mancava la distanza, che sta arrivando con il passare delle gare. In pista si fa grandissima intensità, tanto fuori soglia, ma per brevi intervalli di tempo. Dopo due o tre gare, mi sono sbloccata.

La squadra sta crescendo bene assieme alla sua capitana?

Stiamo andando molto bene (sorride, ndr). Nell’inizio di stagione, Baroni e Realini che venivano dal cross si sono mosse benissimo. Ieri Francesca ha anche vinto la classifica dei traguardi volanti. Ma ora stiamo venendo fuori. Vanno bene anche Gasparini, Eremita, Pisciali… Stiamo arrivando. Dietro c’è tanto lavoro per costruire il gruppo che comincia a dare i suoi frutti.

Dopo l’arrivo di Civitanova Marche, festa grande per la Isolmant-Premac (foto Instagram)
Dopo l’arrivo, festa per la Isolmant-Premac (foto Instagram)
Prossime gare?

Dal 16 al 18 aprile in pista, con la nazionale, al Belgian Open Track meeting. Poi correrò nuovamente nelle Marche a Corridonia e poi dovrebbe esserci il Giro di Campania. Nel frattempo, fra una corsa e l’altra, continuerò ad andare a Montichiari per due giorni a settimana. E alla fine, all’inizio dell’estate, ci sarà il Giro Rosa, anche se non ho idea delle tappe.

Dell’obiettivo superiore non parliamo per scaramanzia, ma è facile intuire che con il passare delle settimane l’avvicinamento alle Olimpiadi si farà più pressante. Il prossimo nodo da sciogliere sarà la partecipazione alla prova di Coppa del mondo di Hong Kong dal 13 al 16 maggio. Sarebbe il modo migliore per arrivare ai campionati europei di fine giugno. Nell’anno olimpico, si rischierà di arrivare a Tokyo senza i necessari riferimenti sulle avversarie. E non sarà per niente facile.