Una delle ultime tendenze tecniche è il montaggio di manubri integrati, ovvero con l’attacco e il manubrio in un pezzo unico. Abbiamo notato che però non tutti i corridori professionisti utilizzano la piega integrata, che sulla cartà da maggiori vantaggi aerodinamici. Abbiamo sentito Alessandro Confalonieri Responsabile Marketing di FSA e Vision per farci raccontare in base a cosa scelgono i loro corridori professionisti.
E’ una scelta personale
Come sappiamo i professionisti sono sempre alla ricerca delle migliori prestazioni e non sempre per raggiungerle utilizzano il materiale più recente, a volte qualcuno preferisce soluzioni diverse.
«Non c’è un criterio particolare di scelta di manubrio integrato o tradizionale – precisa subito Alessandro Confalonieri – è molto soggettivo. In generale il corridore è sempre alla ricerca della massima performance».
Obiettivo di tutta la squadra
E proprio la ricerca delle performance è un obiettivo anche della squadra: «Spetta a ogni team in collaborazione con i produttori di biciclette e componentistica, fornire il massimo in termine di tecnologia».
FSA ha il sistema di passaggio dei cavi interni ACR, che però come detto da Confalonieri deve trovare delle condizioni precise nelle misure del tubo sterzo del telaio per poter essere applicato.
Integrato per le tappe veloci
E per FSA qual è la scelta migliore? «Al momento l’integrazione gioca un ruolo chiave in termini di aerodinamica e quindi è più indicato per le tappe veloce e gli sprint. I manubri tradizionali garantiscono tuttavia più stabilità e maggiore possibilità di personalizzazione».
Paradossalmente bisognerebbe cambiare manubrio come si fa con le ruote in base al percorso che si affronta, ma è ovvio che è un’operazione un po’ complicata e lunga da fare: «Dipende molto anche dalla tipologia di percorso che si va ad affrontare, per le tappe di montagna è sicuramente più utilizzato il manubrio tradizionale, più rigido ed ergonomico in termini di presa».
Arriva il Super Compact
Abbiamo approfittato della disponibilità di Alessandro Confalonieri per chiedergli come mai non ci sono manubri di misura piccola, tipo da 38 centimetri che sarebbero molto apprezzati dalle donne: « Per le donne, ti anticipo che abbiamo a catalogo per il 2021 il nuovo manubrio Energy Super Compact, si tratta di un manubrio ridotto nelle dimensioni da 36 e 38 centimetri e più compatto anche in termini di Drop e Reach così da poter venire incontro alle esigenze di chi ha mani più piccole e spalle più strette».