Ancora su Training Peaks, stavolta però nei panni del coach

05.11.2021
4 min
Salva

Torniamo a parlare di Training Peaks. Ieri lo abbiamo fatto dal punto di vista degli atleti, adesso lo facciamo da quello del preparatore. Per l’occasione abbiamo pensato di chiamare in causa Pino Toni, il tecnico toscano che probabilmente è stato il primo in Italia a fare riferimento a questa piattaforma. Ammesso sia corretto chiamarla in questo modo.

Ci si possono caricare gli allenamenti che si registrano con i propri dispositivi e anche importarli da altre App come Strava, Garmin, Polar… In base agli strumenti che si utilizzano. Quindi massima disponibilità, per un sistema davvero “open source”.

Joe Friel, tra gli ideatori di Training Peaks e autore de La Bibbia dell’allenamento ciclistico
Joe Friel, tra gli ideatori di Training Peaks e autore de La Bibbia dell’allenamento ciclistico
Pino, quando hai iniziato a lavorare con Training Peaks?

I primi contatti credo risalgano già al 2005, io ero responsabile dell’SRM in Italia e Schoberer aveva conosciuto la piattaforma in Colorado dove da poco aveva aperto la sede americana di SRM. Organizzò l’incontro con il Team Telekom del quale eravamo consulenti come azienda. Dirk Friel e Gear Fisher i fondatori s’incontrarono con l’allenatore, Sebastian Weber, e partecipai alla presentazione. Ho iniziato ad utilizzarla nel 2009 quando lasciata SRM mi sono dedicato al Coaching (Giuseppe dirige Cycling Project, ndr).

Perché di fatto è un portale. Non un software…

Esatto è un sito, il software è WKO, oggi arrivato alla quinta versione. Dirk è figlio dell’autore de La Bibbia dell’Allenamento Ciclistico, Joe Friel, quindi non creato a caso. Anche lui è stato un corridore. Era un compagno di Bobby Julich, correvano insieme nelle categorie giovanili.

Cosa ti piace in quanto preparatore di questo sito?

Sul piano dell’analisi dei dati non dà molto di più di altri, ma puoi trasferirci tutti i dati e questo è ottimo per il lavoro del preparatore e per la programmazione. Ci si possono mettere anche impressioni, feedback, note, e chiaramente i dati degli allenamenti. Senza contare che è facile da utilizzare. Ed è internazionale, va bene per tutti. Oggi quando prendi un atleta la prima cosa che gli chiedi è l’accesso a Training Peaks.

Il fatto che sia internazionale e che “omogenizzi” un linguaggio, immaginiamo possa aiutare molto…

Sì. Da quest’anno, per esempio, ho iniziato a collaborare con la Bardiani Csf Faizanè e la prima cosa che ho fatto nella riunione che abbiamo avuto è stata quella di portare, di suggerire Training Peaks. Non tutti lo utilizzavano. Su 24 corridori ci sono 14 coach. Io seguo otto corridori. Va da sé che avere una “piazza” comune sia importante. Anche per la squadra stessa, per mettere a conoscenza tutto lo staff non solo su ciò che si è fatto in allenamento, ma anche quello che si andrà a fare. E magari correggere il tiro se non si è convinti di qualche allenamento. Si discute di questo o quel lavoro da fare.

Pino Toni, al Cicalino spiega ai ragazzi della Bardiani come dovranno lavorare con Training Peaks
Pino Toni, al Cicalino spiega ai ragazzi della Bardiani come dovranno lavorare con Training Peaks
Il cuore di TrainingPeaks quindi è WKO?

E’ utile per la programmazione e consente di fare analisi dei dati più precise.

In questo periodo in cui gli atleti si allenano in modo blando per esempio a cosa dai maggiore attenzione?

A tutto! Scherzi a parte, si dà maggiore importanza a valutare bene i valori che indicano il recupero uno di questi l’HRV per esempio. HRV sta per Heart Rate Variability ed è la variazione della frequenza cardiaca tra un battito ed un altro. Faccio un esempio. In un minuto, quindi 60 secondi, ho 60 battiti. Si può dire un battito al secondo. In realtà non è proprio così. Perché si ha un battito dopo 0,98” e un altro dopo 1,02” e maggiore è questa differenza e più il fisico di quell’atleta è riposato. E’ l’incidenza tra il sistema simpatico e parasimpatico, parte attiva e parte passiva. Esistono molti accessori che aiutano in questo, anelli, bracciali e orologi, non tutti li usano ma io da anni lo consiglio.

Tanti dati dicevamo, ma tutto ciò in qualche modo “alfabetizza” anche gli atleti? Li rende consapevoli di ciò che stanno facendo, caricando e parlando?

Sì – risponde secco Toni – e questo a mio avviso è molto importante quando poi si vanno a fissare gli obiettivi. E questo ottimizza ulteriormente il lavoro, sia mio che dell’atleta. Creare un grafico dell’allenamento in base a valori di soglia permette di avere un quadro completo di quello che andiamo a consigliare all’atleta e avere subito una previsione di TSS (training stress score), IF (intensity factor), NP (normalized power) tutti termini comuni anche nel dialogare con gli atleti.

Vittoria Air Liner Road, un salvagente per i ciclisti

12.09.2021
3 min
Salva

Vittoria esporta la sua tecnologia nell’equipaggiamento da strada grazie ad Air Liner che permette di abbattere le forature e gli “stallonamenti” dovuti alla perdita di pressione. Questa tecnologia parte da lontano, le prime sperimentazioni sono nate sulle coperture da mountain bike.

Air Liner permette di abbattere le forature e gli stallonamenti dovuti alla perdita di pressione
Air Liner permette di abbattere le forature e gli stallonamenti dovuti alla perdita di pressione

Prestazioni e sicurezza al top

Lo pneumatico è una delle parti più importanti della bicicletta essendo a contatto con l’asfalto, preda degli ostacoli, dalle buche ai dossi. La tecnologia Air Liner road consente, in caso di guasti o perdite di pressioni, di tornare a casa in qualche modo grazie all’effetto run flat.

Studiato e disegnato per l’utilizzo con pneumatici tubeless, Air Liner road offre le stesse prestazioni senza discriminazione di marchio e modello. Il materiale di cui è composto è studiato per non ingombrare e per non assorbire il sigillante, il suo funzionamento è molto semplice ma estremamente efficace.

Con Air Liner road è possibile, in caso di guasti o perdite di pressioni, tornare in tranquillità a casa grazie all’effetto run flat
Con Air Liner road è possibile, in caso di guasti o perdite di pressioni, tornare in tranquillità a casa grazie all’effetto run flat

Stessa pressione

Rispetto allo stesso funzionamento in altri campi, il Vittoria Air Liner Road garantisce la stessa pressione di gonfiaggio rispetto al normale tubeless. Inserendo aria all’interno della copertura, l’Air Liner si compatta riducendo il suo volume, non influendo in maniera negativa sull’attrito della massa rotante.

Quando la pressione scende l’Air Liner funziona da salvagente, gonfiandosi attiva la sua tecnologia run flat. Questo strumento innovativo ed estremamente utile garantisce un minimo di 50 chilometri di autonomia, perfetti per “salvarsi” in una situazione di emergenza.

Air-Liner Road è disponibile in tre misure. La small è per coperture da 25 millimetri, si adatta a canali da 21 millimetri e il suo peso è di 24 grammi. La medium è per coperture da 28 millimetri, si adatta a canali da 23 millimetri e pesa 31 grammi. Infine la large è per un copertone da 30 millimetri, richiede un canale da 26 millimetri e pesa 39 grammi.

Air-Liner Road è in 3 misure: small, medium e large e queste vanno bene per coperture da 25 millimetri a 30 millimetri
Air-Liner Road è in 3 misure: small, medium e large e queste vanno bene per coperture da 25 millimetri a 30 millimetri

Per l’installazione?

Vittoria fornisce un kit di montaggio, composto da una pinza e sei clip, davvero efficace. La pinza, appositamente brevettata da Vittoria, permette una presa sicura e stabile sul copertone. Inoltre ha dei manici pensati per non danneggiare il cerchio nella fase di montaggio e smontaggio della copertura stessa.

L’azienda bergamasca pensa anche al lattice sigillante, fornendolo in diverse confezioni e formati da diversi millilitri a seconda dell’esigenze di utilizzo, (80, 150, 250, 500, 1000).

Vittoria

Sram Rival eTap AXS: 12 velocità e tanta tecnologia

21.04.2021
3 min
Salva

Il nuovo gruppo Sram Rival eTap Axs è stato progettato seguendo la più innovativa tecnologia wireless. Ogni modifica apportata rispetto al modello precedente serve a rendere più fluido possibile il cambio di rapporto. Rapido e determinato, lo scatto della trasmissione accompagna il colpo di pedale in perfetta sintonia con la spinta, senza provocare sgradevoli salti di catena. Per approfondire il discorso e capire quanto ci sia da sapere del nuovo gruppo Sram, abbiamo sentito Stefano Faustini, Responsabile dell’Ufficio Tecnico di Amg Srl, distributore per l’Italia del marchio americano.

Le leve del nuovo gruppo Sram Rival sono in alluminio
Leve del nuovo gruppo Sram Rival sono in alluminio
Quali sono i vantaggi che si traggono dall’utilizzo dello Sram Rival eTap Axs?

La trasmissione è molto semplice, per cominciare. Inoltre un gruppo senza fili, secondo il mio punto di vista, agevola la manutenzione. Un altro particolare interessante potrebbe essere il pulsante della leva, ha una superficie di appoggio abbastanza larga, sicuramente non ci si può sbagliare nel cambiare rapporto.

Abbiamo letto anche di un’applicazione per gli smartphone, a cosa serve?

Le principali funzioni dell’applicazione Sram Axs offrono la possibilità di personalizzare i comandi, ma non è tutto, ci sono ancora altri vantaggi.

Ad esempio?

Uno dei vantaggi dell’applicazione Sram Axs è che tutte le funzioni sono raggiungibili tramite l’applicazione. Inoltre si possono attivare i sistemi di cambiata avanzata: il sequenziale e il recovery. La differenza tra questi due è semplice. Il recovery, consigliato per gli agonisti, permette di gestire meglio e più rapidamente anche passaggi multipli da un pignone all’altro. Il sequenziale rispetta il funzionamento tradizionale. Queste funzioni si attivano tramite l’applicazione. Una volta attivate, le puoi anche disattivare tramite i pulsantini interni alla leva.

I freni a disco del nuovo Sram Rival eTap Axs
I freni a disco del nuovo Sram Rival eTap Axs
C’è qualche informazione in più che si può vedere nei file dell’allenamento tramite l’app Sram Axs?

Assolutamente sì, è possibile vedere tutte le volte che si è cambiato rapporto. Ma non è finita qui, si potranno vedere anche i watt espressi in un determinato segmento con quel rapporto.

Ci sono delle accortezze da prendere per la manutenzione e la pulizia del gruppo?

I prodotti Sram sono omologati e resistono alla pressione di un’atmosfera per un ora, è uno standard internazionale. Da evitare assolutamente è l’idropulitrice. Il suo getto d’acqua è troppo potente. Io consiglio i prodotti semplici, uno spray sgrassatore e un pennello, sono ben graditi.

Quali regolazioni

Come avviene la regolazione del deragliatore e del cambio?

Vengono regolati entrambi in fase di montaggio, dopodiché non ci sarà molto da metterci mano. In linea di massima il deragliatore se montato correttamente non andrà piu regolato, salvo una caduta o una botta. Per quanto riguarda il cambio, la procedura importante è sempre quella eseguita dal meccanico. Il ciclista comunque potrà fare delle microregolazioni tramite i pulsanti nella leva, laddove lo ritenga necessario.

Non è il top di gamma, nonostante questo si possono usare le migliori funzioni…

Rispetto al Red e al Force è completamente in alluminio, certo questo influisce notevolmente sul peso. Tuttavia le funzioni wireless sono le stesse dei nostri top di gamma. Ovviamente costa meno, però mi permetto di dire che il rapporto tra qualità e prezzo è impressionante. Un ottimo gruppo che costa poco e garantisce tutte queste funzionalità? E’ un’occasione.

Per le specifiche sui pesi del Rival eTap Axs si può consultare il sito di Sram. Il prezzo del gruppo completo è di 1.688 euro

www.sram.com