La nuova Polti-Kometa. Cambiamenti nel segno della continuità

09.11.2024
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Una delle principali voci dell’ambiente ciclistico in questa fase di passaggio tra la vecchia e la nuova stagione è legata alla Polti-Kometa. Può sembrare strano se consideriamo che ufficialmente ci sono solo 3 nuovi innesti, con il maltese Aidan Buttigieg insieme a due neopro’ (uno dei quali è Raccagni) a fronte di 4 partenze (una pesante, quella di Paul Double), ma il mercato e soprattutto l’evoluzione di una squadra non sono dati solo dai nomi di chi arriva e chi se ne va.

4 vittorie per la Polti-Kometa nel 2024: 2 con Piganzoli, una per Lonardi e Restrepo, tornato in Colombia
4 vittorie per la Polti-Kometa nel 2024: 2 con Piganzoli, una per Lonardi e Restrepo, tornato in Colombia

Ivan Basso non si tira indietro, quando gli viene riferito come i fari dell’attenzione siano più accesi che mai sulla sua creatura e misura bene le parole per tracciare i passi principali di quello che potrebbe essere un punto di svolta: «Io però più che chiamarlo così, vorrei che si parlasse di un processo di continua crescita che anche nel 2025 vedrà il team compiere passi avanti. Noi stiamo mettendo a punto strategie fatte di decisioni importanti, che riguardano non solo i corridori, ma anche lo staff e soprattutto tutta l’intelaiatura che tiene in piedi il nostro progetto. Ogni innesto deve essere attentamente considerato».

Da quel che si vede è in atto però un’opera di ringiovanimento, nel roster e non solo…

E’ il passo che stiamo facendo in questo periodo storico del nostro team. Cerchiamo di muoverci con attenzione guardando al budget ma anche ai nostri obiettivi. Per questo dico che avere trattenuto Piganzoli e Lonardi, ma anche Maestri significa avere mantenuto le colonne portanti del team e questo non può essere dato per scontato nel ciclismo che viviamo, perché è uno sforzo importante, che deve essere riconosciuto. Considerate che sono corridori profondamente rivalutati rispetto a 1-2 anni fa, con un valore molto diverso.

Piganzoli a destra, sul podio dell’Emilia con due mostri sacri come Pidcock e Pogacar
Piganzoli a destra, sul podio dell’Emilia con Pogacar
Sin dall’inizio il tuo progetto è stato molto seguito e attirava intorno a sé grandi speranze legate a tutto il ciclismo italiano. Ritieni di essere arrivato al punto che volevi per questo specifico momento?

Difficile da dire, ma posso ritenermi soddisfatto e orgoglioso, perché non conta solo dove vuoi essere, ma anche come ci arrivi. I processi di crescita non seguono sempre i tempi che uno ha preventivato, possono essere più o meno veloci. Io dico che di strada ne abbiamo fatta tanta, abbiamo una posizione consolidata, ma il processo di crescita è ancora molto lungo.

Una novità profonda nel vostro assetto è il voler dedicare un grande spazio all’attività juniores a discapito di quella under 23. Perché?

Abbiamo studiato la situazione, l’evoluzione del ciclismo e abbiamo capito che ciò che cercavamo è in quella fascia che copre allievi e juniores. Attenzione però, perché sappiamo anche noi che non sono tutti fenomeni a 17 anni, che per uno che emerge subito ce ne saranno altri che avranno bisogno di più tempo. Io penso ad esempio che la fascia under 23 abbia fatto il suo tempo, sia più indicato muoversi attraverso una fascia under 21, nella quale quei due anni post attività juniores permetterebbero ai ragazzi di continuare a crescere senza sentirsi troppo pressati. D’altro canto scendiamo nel dettaglio dell’attività di ragazzi di 17 e 18 anni e vedremo che attualmente ci troveremo di fronte a varie fasce di attività.

Per Lonardi tanta fiducia dal team, che ha deciso di rafforzare il suo treno per le volate
Per Lonardi tanta fiducia dal team, che ha deciso di rafforzare il suo treno per le volate
Quali?

Troverai quelli più bravi che vanno subito nel WorldTour, quelli che approdano nei devo team, quelli che vanno nelle professional e infine quelli che vanno nei team under 23. E’ un sistema che non mi piace, significa che questa categoria prende corridori di quarto livello. Io poi, di un corridore giovane, non voglio guardare solamente i risultati.

Che cosa cerchi allora?

Io devo avere un compendio molto ampio d’informazioni, dove i risultati hanno un peso, ma voglio sapere anche quali gare hanno fatto, quanta altura, quante ore di allenamento, che scuola frequentano, come si relazionano con i compagni. A proposito degli studi, il rendimento scolastico sarà una conditio sine qua non per gareggiare: se anche una sola materia non va bene, niente gare. Io voglio un team di ragazzi ai quali chiedo risposte non immediate, ma fra 3 anni. Solo così possiamo lavorare per costruire insieme il loro futuro.

Maestri, reduce da un’ottima stagione che l’ha portato in nazionale, sarà il regista del team
Maestri, reduce da un’ottima stagione che l’ha portato in nazionale, sarà il regista del team
Come mai finora vi siete mossi così poco?

Stiamo valutando tantissime situazioni, ma devono essere tutte funzionali alle nostre colonne di riferimento. Se vuoi davvero crescere come team, significa che quelli bravi devi tenerli e fare in modo che diventino bravissimi ed è questo il nostro obiettivo. Per farlo, devi avere le spalle coperte. Per me è motivo di grande soddisfazione avere coinvolto ancora la Polti che è un marchio storico nel ciclismo e che si è rilanciato prepotentemente, ma lo è anche sapere che Kometa dopo 7 anni al nostro fianco si è deciso a prolungare per altri 2 anni, o che abbiamo VisitMalta per altri 3, o ancora che abbiamo definito, è notizia di questa settimana, la sponsorizzazione di un marchio prestigioso come Yamamay.

Questo vi dà ulteriore spinta per il mercato?

Sicuramente, infatti oltre ai nomi già sicuri abbiamo definito l’approdo di un giovane di talento come Crescioli e di un corridore già strutturato e funzionale per il nostro team come Zoccarato. Mancano a nostro avviso ancora due innesti, ma stiamo valutando, non inseriremo nomi a caso.

Zoccarato è l’acquisto dell’ultim’ora, ancora non ufficializzato dalla squadra
Zoccarato è l’acquisto dell’ultim’ora, ancora non ufficializzato dalla squadra
Obiettivamente, rispetto a quando avete iniziato la vostra avventura imprenditoriale, le regole dell’UCI in continua evoluzione hanno rappresentato una difficoltà non prevista?

Questo è un tema molto delicato, per il quale ci vorrebbero ore di discussione… Possiamo dire che noi siamo d’accordo che ci sia un ranking che stabilisca le gerarchie, ma che queste hanno valore se c’è equità. Per il resto è un tema che ha mille sottotemi da affrontare. Magari lo faremo più avanti…

Il Team Polti Kometa a Malta: tra training e… esplorazione

04.11.2024
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Si è concluso da pochi giorni – con base l’arcipelago di Malta – il primo “training camp” dedicato alla preparazione della stagione 2025 del Team Polti Kometa (in apertura foto Maurizio Borserini). Questo evento non solo ha rappresentato un’importante opportunità per testare le nuove attrezzature, ma ha al tempo stesso offerto anche un momento di riflessione sulla stagione passata. L’evento si è svolto in un contesto di grande bellezza naturale, che Malta offre generosamente, rendendo questa esperienza non solo un momento di lavoro, ma anche di autentica esplorazione.

Uno dei momenti salienti di questo camp è stata la conferenza stampa prevista alla quale hanno partecipato le autorità maltesi, la direzione del team e i corridori. Durante l’incontro, sono state annunciate alcune novità importanti per il prossimo anno, consolidando ulteriormente il legame tra Polti Kometa e Malta. La squadra ha poi partecipato ad una social ride: un’occasione (riuscita!) per condividere la passione per il ciclismo con la comunità locale e promuovere l’attività fisica all’aperto.

Una destinazione ideale

«Siamo orgogliosi di accogliere nuovamente il Team Polti Kometa a Malta per il loro training camp prestagionale – ha dichiarato il Ministro del Turismo e della Pulizia Pubblica Clayton Bartolo – questa collaborazione in essere tra squadra e Visit Malta evidenzia l’attrattiva crescente della nostra isola come destinazione di primo piano per eventi sportivi di livello mondiale. Attraverso iniziative come questa, non solo sosteniamo lo sport d’elite, ma posizioniamo Malta come una meta privilegiata per il turismo attivo, contribuendo a rafforzare il nostro settore turistico per gli anni a venire».

«La sponsorizzazione del training camp del Team Polti Kometa da parte di Visit Malta – ha aggiunto Carlo Micallef, il CEO di Visit Malta – sottolinea il nostro impegno a promuovere l’arcipelago come destinazione ideale per il turismo sportivo e d’avventura. Ospitare team internazionali come Polti Kometa aumenta il profilo di Malta a livello globale. Questa collaborazione ci permette di coinvolgere nuovi pubblici internazionali, offrendo esperienze uniche agli atleti e mettendo in luce il potenziale turistico durante tutto l’anno».

Il campione nazionale maltese in carica Aidan Buttigieg
Il campione nazionale maltese in carica Aidan Buttigieg

Record di presenze turistiche

Malta si conferma come una delle destinazioni turistiche più ambite del Mediterraneo. Secondo i recenti dati della Malta Tourism Authority (MTA), nei primi sette mesi del 2024 si è registrato un incremento del 22,4% nel numero di visitatori, con quasi due milioni di presenze. Tra i mercati più performanti, l’Italia spicca con un aumento del 16,8% negli arrivi. Questi risultati evidenziano un trend positivo e attestano l’impatto del settore turistico sull’economia maltese, rendendo la collaborazione con il Team Polti Kometa un’importante opportunità per entrambi. 

Con la disponibilità di voli low cost e un’offerta turistica diversificata, Malta si sta posizionando sempre più come meta ideale per il turismo sportivo, creando così sinergie vincenti tra sport e turismo.

Visit Malta